remuzzi

“LA MALATTIA SI TRASMETTE TRA LE MURA DOMESTICHE, NON AL RISTORANTE” - ANCHE IL DIRETTORE DELL’ISTITUTO MARIO NEGRI, GIUSEPPE REMUZZI, FA CAPIRE CHE IL DPCM DI CONTE NON SERVE A UN CAZZO: “È UNA FORMA DI LOCKDOWN, SENZA ESPLICITARLO. SE NON SI PUÒ FARE NULLA NESSUNO ESCE DI CASA. MA CHIUDERE TUTTO DALLE 18 PENALIZZA UN MILIONE DI LAVORATORI CHE DEVONO PUR POTER VIVERE” - “QUESTO VIRUS NON SI PROPAGA NÉ CON L’ACQUA NÉ CON GLI ALIMENTI..."

Tobia De Stefano per “Libero Quotidiano”

 

GIUSEPPE REMUZZI

A marzo era stato tra i primi a lanciare il grido d' allarme, a spiegare che la situazione sanitaria non era più sotto controllo e che al pronto soccorso di Bergamo stava accadendo qualcosa di enorme, arrivavano quasi solo pazienti in condizioni serie con «polmoniti che si aggravano giorno dopo giorno».

CORONAVIRUS - OSPEDALE

 

A maggio, invece, da quello stesso osservatorio "privilegiato" - anticipando ciò che poi sarebbe apparso evidente al mondo - aveva parlato di «una malattia meno grave senza che il virus fosse mutato», di contagiati che si presentavano in ospedale con sintomi talmente lievi da non rendere necessaria l' ospedalizzazione... Il tutto guardandosi bene dal definire "morta" l' epidemia e dall' invitare i cittadini ad abbassare la guardia, anzi.

LA CHIUSURA DEI RISTORANTI BY GIUSEPPE CONTE

 

E anche oggi Giuseppe Remuzzi, direttore dell' Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, non si unisce né al coro dei catastrofisti né a quello dei "permissivisti", ma si chiede che senso abbia chiudere teatri, cinema, palestre e piscine quando è dimostrato che «il Covid si trasmette soprattutto tra le mura domestiche», così come si interroga sul rischio che in alcuni casi «il rimedio possa essere peggio del male» visto che la serrata alle 18 di bar, pub, gelaterie e ristoranti penalizza circa un milione di lavoratori.

 

Sempre fedele al suo mantra che parte dall' uso della mascherina, arriva al distanziamento e al lavaggio delle mani. «Il rispetto di queste semplici regole - non si stanca mai di spiegare - sarebbe sufficiente a invertire la curva dei contagi».

coronavirus effetto sui polmoni 1

 

Professore siamo ritornati a marzo?

«Le differenze stanno nei numeri. A marzo venivano effettuati pochi tamponi ma c' erano tanti infetti e quasi 33.000 malati in ospedale. Oggi si è superata anche la soglia dei 180 mila tamponi giornalieri e abbiamo 13 mila persone in ospedale.

 

Se poi consideriamo i ricoveri in terapia intensiva, si va dai quasi 4.000 del 3 aprile ai 435 di fine maggio per risalire e arrivare ai 1.284 ricoveri di lunedì. Teniamo presente, come ho sempre detto anche in passato, che questa analisi si riferisce al momento in cui sto parlando, le cose fra due settimane potrebbero cambiare completamente».

 

coronavirus bergamo

Che differenza c' è tra i pazienti che arrivano al pronto soccorso oggi rispetto a quelli di 6 mesi fa?

«Oggi insieme ad ammalati indubbiamente gravi arrivano anche persone con pochi sintomi che non avrebbero bisogno dell' ospedale. Non solo, spesso chi si ricovera ha una malattia insorta da pochi giorni, quindi più facile da curare. Rispetto a marzo, gli studi più recenti concordano sul fatto che la mortalità ospedaliera sia ridotta e lo è dappertutto, anche negli Stati Uniti e persino fra i pazienti più anziani».

 

CORONAVIRUS - BARE A BERGAMO

Di fronte alla fase due, il governo prima "ha confuso" le acque con Dpcm "vuoti" e poi ha imposto una stretta che sembra preparare il terreno a un secondo lockdown. È d' accordo?

«Non sono sicuro che ci sia un rapporto tra provvedimenti più o meno light e diffusione dell' infezione. I provvedimenti dovrebbero essere indirizzati a proteggere i più fragili (persone sopra i 70 anni specie se con altre patologie) e a scoraggiare comportamenti che oggi sappiamo essere fonti di contagio.

 

effetti del coronavirus sui polmoni 5

C' è un dato appena pubblicato su Science: la malattia si trasmette soprattutto tra le mura domestiche, dove si è comunque vicini l' uno all' altro, la trasmissione si riduce man mano che aumenta lo spazio tra gli individui e il rischio relativo di contagio in comunità come ristoranti e supermercati non è ancora stato stabilito con certezza».

 

Eppure sono stati chiusi teatri e piscine?

MEME SU GIUSEPPE CONTE

«Cultura (teatro e cinema) e attività sportive (palestre e piscine) fatte in sicurezza non mi pare debbano essere negate. Ma c' è un principio generale che va tenuto presente, e che forse è ancora più importante dei provvedimenti: questo virus non si propaga né con l' acqua né con gli alimenti; se tutti imparassero a prendere le precauzioni giuste - distanziamento, mascherina e il lavarsi le mani - tutto questo basterebbe per evitare la stragrande maggioranza delle infezioni.

 

IL DPCM DI CONTE - MEME

Può darsi però che i provvedimenti presi dal governo siano una forma di lockdown fatta senza esplicitarlo, se non si può fare nulla nessuno esce di casa».

 

Per adesso siamo al coprifuoco...

«Che brutto termine coprifuoco! È come se fossimo in guerra: non lo siamo e dovremmo tutti abbandonare immagini come: "trincea", "prima linea", "battaglia", "caduti" e cose del genere; sono espressioni che spaventano ma a mio parere i cittadini non vanno spaventati ma coinvolti in comportamenti virtuosi che finiranno per essere quelli più efficaci.

 

Chissà, forse chiudere alle 18 serve per aiutare la gente a prestare attenzione a ciò che ciascuno può fare per proteggersi e per proteggere gli altri. È importante comunque non dimenticare che chiudere tutto dalle 18 penalizza categorie di lavoratori - che se non sbaglio mi sembra siano almeno un milione - che devono pur poter vivere.

 

GIUSEPPE REMUZZI

"Attenzione a non fare che i rimedi siano peggio del male" scrivono i medici belgi in un documento recente. Condivido. Se poi le misure prese in questi giorni serviranno davvero a fermare l' epidemia lo vedremo tra 15-20 giorni e sarebbe una gran cosa».

 

Se fosse al governo quale sarebbe la priorità? Quale provvedimento prenderebbe immediatamente, da domani?

«Non succederà, ma se posso dare un mio piccolo suggerimento chiederei di dedicare gli ospedali di più piccole dimensioni - che oggi sono sotto utilizzati - a pazienti Covid non gravi che non possono stare a casa perché lì non sarebbero assistiti abbastanza ma non sono nemmeno così gravi da essere ricoverati nei grandi ospedali.

 

coronavirus ristorante 13

Parlo di strutture già dotate di medici e infermieri che possono imparare in pochissimo tempo ad assistere gli ammalati di Covid non gravi e a cui si possono affiancare i giovani medici che hanno appena superato l' esame di ammissione alla specialità».

 

Professore secondo lei il nostro sistema sanitario in questo momento ha bisogno dei soldi del Mes?

«Certamente».

 

CORONAVIRUS - TERAPIA INTENSIVA

Un grande tema di divisione è la capacità degli asintomatici di trasmettere il virus. Lei cosa ne pensa?

«Delle persone positive al tampone il 95% non ha sintomi ("a-sintomatici", appunto) si tratta di persone che sono venute in contatto col virus ma non è detto che siano capaci di trasmetterlo ad altri. Ci sono asintomatici che non diffondono il virus, e altri che ne diffondono moltissimo... La variabilità della diffusione dell' infezione da una persona all' altra è impressionante, su 10 persone per esempio 9 non passeranno il virus a nessuno mentre il decimo potrebbe infettare fino a 20 persone».

CORONAVIRUS - CAMICI PER GLI OSPEDALI

 

I cosiddetti superdiffusori?

«Appunto. La letteratura più recente dice che il 20% delle infezioni è causato dal 2% delle persone, ma c' è anche un altro fenomeno che si chiama "overdispersion" ed è stato descritto dai ricercatori di Baltimora in uno studio pubblicato su Science tre giorni fa, secondo il quale esiste un grande numero di persone che non trasmette il virus a nessuno mentre il 10% di infetti è responsabile dell' 80% dei contagi.

 

SPERIMENTAZIONE VACCINO CORONAVIRUS

Insomma, si tratta di una materia estremamente complessa, nessuno degli studi in questo campo può ritenersi definitivo. Si sente dire che gli scienziati sono divisi, la verità è che quello che non sappiamo è così tanto che è impossibile avere le idee chiare».

 

GIUSEPPE REMUZZI

Professore ci dia una speranza. È credibile che le prime dosi di vaccino possano arrivare per fine anno?

«Per fortuna ce ne sarà più di uno, ma ci vorranno ancora molti mesi perché possano essere disponibili per tutti quelli che ne hanno più bisogno. Va detto però che nessun vaccino sarà sicuro al 100%, efficace al 100% e disponibile per tutti quelli che ne avranno bisogno (e non ci siamo solo noi, c' è anche chi vive in paesi più poveri)».

 

Si riferisce agli anziani?

«Teniamo presente che in quella che chiamiamo "fase tre" i vaccini sono testati su migliaia di volontari sani e giovani, ma chi ne avrà più bisogno sono appunto gli anziani che non si sa come potranno rispondere al vaccino perché il nostro sistema immune con l' età si indebolisce.

CORONAVIRUS VACCINO

 

E qui c' è una buona notizia anche se preliminare e non pubblicata: il vaccino di Oxford-Astra Zeneca ha dimostrato di saper produrre una risposta immune in persone sopra i 55 anni. È incoraggiante, vedremo se sarà confermato e se sarà vero anche per altri vaccini. Comunque non sarà il vaccino da solo a farci ritornare alla vita di prima, le precauzioni saranno necessarie anche dopo e per molto tempo».

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)