vittorio feltri natale

“COSA FARÒ A NATALE? UN CAZZO DI NIENTE. ODIO IL NATALE” – VITTORIO FELTRI SOTTO LE FESTE SI FA ANCORA PIÙ CINICO E CATTIVO: “I NIPOTI? NON SO NEANCHE QUANTI NE HO. A NATALE VENGONO A ROMPERE I COGLIONI!” – “FINCHÉ SARÒ IN GRADO, SCRIVERÒ. HO GUADAGNATO UN BOTTO DI SOLDI. SE QUELLI DELLA FINANZA MI FANNO UN CONTROLLO IN BANCA MUOIONO D’INVIDIA” – “I VECCHI PIACCIONO SEMPRE. FORSE ADESSO A FORZA DI ROMPERE I COGLIONI IN TELEVISIONE PIACCIO DI PIÙ...”

Estratto dell’articolo di Matteo Calzaretta per “Novella 2000”

 

VITTORIO FELTRI A DONNE SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI

Vittorio Feltri non si tira indietro quando si tratta di dire ciò che pensa, nemmeno riguardo al Natale, festività che non esita a definire “un impiccio”. “Le odio,” dichiara con una sincerità disarmante. Eppure, la sua casa milanese, dove lo incontriamo, è già decorata a festa. Evidentemente la moglie Enoe, con cui è sposato da 57 anni, non condivide il fastidio del giornalista per il Natale. […]

 

Direttore, come sta?  

«Parzialmente vivo».

 

Lei ed Enoe siete sposati da oltre mezzo secolo, qual è il momento più felice che ricorda? 

«Senza dubbio quando è nata la nostra seconda figlia, Fiorenza. Ho quattro figli, più uno adottivo, ma quando ho preso in braccio la mia ultima femmina è stato un momento di gioia immensa».

  

vittorio feltri

E un momento difficile in cui sua moglie le è stata accanto? 

«Quando sono stato malato. Mi è sempre stata vicina, anche nell’ultimo ricovero di un anno e mezzo fa. È bello avere qualcuno accanto».

 

Parliamo di famiglia: che rapporto ha con i suoi figli e nipoti? 

«Con i figli direi buono. I nipoti? Non so neanche quanti ne ho, ma li vedo volentieri, diciamo».

 

Vengono a trovarla per Natale?

«Vengono a rompere i coglioni!» (ride).

 

Torniamo al Natale. Perché lo odia così tanto? 

«Mi dà fastidio, è solo un impiccio. Non ho mai sopportato queste feste, non fanno per me». 

 

vittorio feltri 2

[…]

 

Cosa lascerà Vittorio Feltri in eredità all’Italia?

«Eredità? Che parolona. Penso che si dimenticheranno in fretta di me, ma non mi preoccupa la cosa. Forse qualcuno si ricorderà di un giornalista un po’ sopra le righe, ma nulla di più».

 

La morte la spaventa?

«No, però mi spaventano le modalità con cui spesso arriva la morte cioè tramite sofferenze fisiche e questo mi dà preoccupazione».

 

Piace più adesso di vent’anni fa?

«I vecchi piacciono sempre. Forse adesso a forza di rompere i coglioni in televisione piaccio di più».

ALESSANDRO SALLUSTI - VITTORIO FELTRI

 

Fino a quando lavorerà?

«Finché sarò in grado. Io oggi scrivo un articolo al giorno, a volte due, sabato e domenica compresi, non mi pesa, lo faccio volentieri, il lavoro è la mia vita; poi devo anche dire una cosa sgradevole che non dice nessuno: ho guadagnato un botto di soldi. Se quelli della finanza mi fanno un controllo in banca muoiono d’invidia!».

 

Ha un erede professionale? 

«Ho assunto tanta di quella gente, le mie direzioni sono state tante. Ogni volta che compare un giornalista in televisione mi dico: “Quello l’ho assunto io”. Un numero sterminato. Mi viene in mente Mario Giordano, Alessandro Sallusti, Mario Sechi. Poi altri…».

 

E a Natale, quindi, cosa farà? 

«Un cazzo di niente».

VITTORIO FELTRI

 

 E il compleanno, lo festeggia?

«Auguri! Stop. Sono piuttosto orso io, ecco se vuoi scriverlo mi piacciono gli orsi… e anche i lupi».

 

Cosa ne pensa dell’abbattimento degli orsi?

«Sono contrario, io amo tutti gli animali, non mangio carne e non mangio pesce...».

 

È vegetariano?

«Non mi do un’etichetta… non mangio carne né pesce da sempre, per questo sono ancora vivo».

vittorio feltri melania rizzoli

 

Ogni volta che veniamo a trovarla ha sempre di fianco a sé il suo gattone grigio, da quanti anni siete insieme?

«Ciccio è con me da 15 anni, Viviamo in simbiosi».

vittorio feltri con il suo gatto VITTORIO FELTRI

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)