affetti da long covid

FINE COVID MAI - ANCHE CHI GUARISCE DAL VIRUS PUÒ RIMANERE INTRAPPOLATO NELL'INCUBO DEI SINTOMI, TANTO CHE GLI SPECIALISTI VOGLIONO METTERE IN PIEDI STRUTTURE ADATTE AI COSIDETTI MALATI DI "LONG COVID" - RISCHIO DI ICTUS, DOLORE AL TORACE, MANCANZA DI RESPIRO, FATICA, INSONNIA E DEPRESSIONE SONO ALCUNI DEI GUAI CHE NON SE NE VANNO, MA ANCHE MAL DI TESTA, FORMICOLII, ANNEBBIAMENTO E LA FAMIGERATA PERDITA DI GUSTO E OLFATTO...

Antonio Caperna per "il Giornale"

 

LONG COVID

Il coronavirus lascia una traccia nelle persone anche quando il tampone è ormai negativo. Si moltiplicano, infatti, i casi di malessere a distanza di settimane, che possono interessare ogni parte del corpo, tanto che gli specialisti si stanno interrogando se metter in piedi strutture adatte per il cosiddetto «Long Covid».

 

sintomi da long covid

È quanto emerge da una revisione di più studi, realizzata dalla prestigiosa Columbia University, secondo la quale è il momento di avere «Centri Covid-19 dedicati con un approccio multidisciplinare».

 

AFFETTI DA LONG COVID

Nel nostro Paese ci sono diversi esempi già attivi in questo senso e si richiede un sistema standardizzato e reso fruibile a tutti indipendentemente dall'area di residenza. I ricercatori americani hanno scoperto che nel 20% dei casi resta il dolore toracico anche a 6 settimane di distanza dal contagio, così come possono manifestarsi malattie non scoperte precedentemente a cominciare dal diabete e, in molti giovani, dalle aritmie.

 

long covid

Il tutto è non sempre correlato alla gravità dell'infezione. Il battito irregolare può portare a ictus, insufficienza cardiaca e danni di lunga durata al cuore. Si tratta di gravi complicazioni che, nel caso proprio di ictus e infarti, posso esser legati a coaguli di sangue, causati da una persistente risposta immunitaria nei vasi sanguigni.

 

effetti da long covid

È quanto affermano i ricercatori della LKCMedicine, Nanyang Technological University di Singapore. «Durante le fasi iniziali dell'infezione, Sars-CoV-2 può attaccare il rivestimento dei vasi sanguigni e innescare infiammazione e una risposta immunitaria», spiega la dottoressa Florence Chioh.

 

con il long covid i sintomi non passano

I ricercatori hanno raccolto il sangue di persone dopo un mese dall'infezione e hanno scoperto che, rispetto agli individui sani, c'era nel sangue il doppio delle cellule danneggiate dei vasi sanguigni e ancor di più nelle persone diabetiche e ipertese. Inoltre hanno trovato molte proteine infiammatorie e un alto numero di cellule T, quindi «un sistema immunitario iperattivo, la probabile causa di danni ai vasi sanguigni, osservati in alcuni Long-Covid.

 

covid malati neurologici

Questo può causare «perdite» nei vasi sanguigni con aumento del rischio di coaguli di sangue. Pertanto i pazienti dovrebbero esser seguiti anche dopo l'infezione, per identificare i casi ad alto rischio», conclude la ricercatrice.

 

covid malati neurologici

Invece tra i sintomi neurologici più comuni a distanza di tempo ci sono il mal di testa, formicolii, annebbiamento e la ben nota perdita di gusto e olfatto, secondo quanto affermano i ricercatori della Northwestern Medicine in uno studio, pubblicato su «Annals of Clinical and Translational Neurology», dove l'85% riferisce di solito 4 sintomi contemporaneamente. E tra i malesseri duraturi non di carattere neurologico più comuni ci sono mancanza di respiro, dolore al torace, fatica, insonnia e depressione.

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)