donald trump zelensky vladimir putin russia ucraina

POVERO ZELENSKY - SOLO IL 10% DELLA POPOLAZIONE EUROPEA CREDE CHE LA RUSSIA POSSA ESSERE SCONFITTA NELLA GUERRA IN UCRAINA - È IL RISULTATO DI UN SONDAGGIO PUBBLICATO SUL “GUARDIAN” - PER GLI INTERVISTATI, LA FINE PIÙ PROBABILE DEL CONFLITTO AVVERRÀ CON UN "ACCORDO DI COMPROMESSO" CHE RICHIEDERÀ UN APPROCCIO PIÙ "REALISTICO" DA PARTE DEI POLITICI - IL PESSIMISMO DEGLI EUROPEI E’ ALIMENTATO DAGLI SCARSI RISULTATI DELLA CONTROFFENSIVA UCRAINA E DALLA PROSPETTIVA DI UN SECONDO MANDATO DI TRUMP: IL 56% DEGLI EUROPEI TEME IL SUO RITORNO…

SONDAGGIO, NELL'UE SOLO IL 10% CREDE IN UNA SCONFITTA DI MOSCA

voldymyr zelensky emmanuel macron vladimir putin

 (ANSA) - ROMA, 21 FEB - Il sostegno all'Ucraina tra gli europei rimane ampio, ma a quasi due anni dall'invasione solo il 10% circa della popolazione crede che la Russia possa essere sconfitta: è quanto emerge da sondaggio condotto a livello europeo e pubblicato sul Guardian. A questo punto, secondo lo studio commissionato dal think tank European Council on Foreign Relations (Ecfr), la fine più probabile del conflitto avverrà con un "accordo di compromesso" che richiederà un approccio più "realistico" da parte dei politici, centrato quindi sulla definizione di cosa debba effettivamente significare una pace accettabile.

PUTIN BIDEN TRUMP2

 

"Per giustificare il continuo sostegno europeo all'Ucraina, i leader dell'Ue dovranno cambiare il modo in cui parlano della guerra", ha affermato il coautore del sondaggio, Mark Leonard dell'Ecfr. Il sondaggio sottolinea che il pessimismo sull'esito della guerra viene alimentato da una controffensiva ucraina che non ha dato i risultati attesi, dai crescenti timori di un cambiamento della politica statunitense e dalla prospettiva di un secondo mandato presidenziale americano per Donald Trump.

 

Trump e Putin

In tutti i Paesi, secondo il sondaggio, l'opinione più comune - condivisa da una media del 37% degli intervistati - è che la guerra si concluderà con un "accordo di compromesso", anche se alcuni Paesi sono più favorevoli a questo risultato rispetto ad altri. Quanto agli aiuti all'Ucraina, in Svezia (50%), Portogallo (48%) e Polonia (47%) gli intervistati sono più propensi a sostenere che l'Europa dovrebbe continuare ad assistere militarmente il Paese, mentre in Ungheria (64%), Grecia (59%), Italia (52% ) e Austria (49%) preferiscono spingere Kiev ad accettare un accordo. In Francia, Germania, Paesi Bassi e Spagna le opinioni sono più equamente divise.

meeting normandia voldymyr zelensky vladimir putin emmanuel macron

 

STUDIO, 'IL 56% DEGLI EUROPEI TEME IL RITORNO DI TRUMP'

 (ANSA) - BRUXELLES, 21 FEB - Gli europei sono scoraggiati dal possibile ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Secondo un rapporto pubblicato dal Consiglio europeo per le relazioni esterne (Ecfr) il 56% degli intervistati nel mese di gennaio nei dodici Paesi Ue oggetto dello studio (tra cui l'Italia) sarebbe "abbastanza deluso" o "molto deluso" se Donald Trump fosse rieletto presidente degli Stati Uniti. L'Ungheria rappresenta l'unica eccezione: il 27% ha dichiarato che sarebbe "soddisfatto" di questo risultato, mentre solo il 31% sarebbe "deluso".

volodymyr zelensky joe biden incontro alla casa bianca 2

 

Coloro che sperano in una vittoria di Trump costituiscono la maggioranza tra i sostenitori di un solo grande partito politico, Fidesz, nei Paesi esaminati. Tra gli altri gruppi di destra, che in precedenza erano solidali con l'ex Presidente, ora solo un terzo dei sostenitori dell'AfD in Germania, del FPÖ in Austria o di Fratelli d'Italia in Italia vedono con favore il suo ritorno, e il sentimento è ancora più debole tra i sostenitori del Rassemblement National francese e del partito polacco Diritto e Giustizia.

 

JOE BIDEN E VOLODYMYR ZELENSKY AL VERTICE NATO DI VILNIUS

Il 43% degli europei, in media, pensa che una seconda presidenza Trump renderà "meno probabile" la vittoria dell'Ucraina, mentre solo il 9% ha espresso il parere contrario. Il 41% degli europei, in media, ritiene che l'UE dovrebbe "incrementare" o "mantenere" il proprio sostegno all'Ucraina, nel caso di un ritiro degli aiuti americani causato dalla presidenza Trump.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...