ponte morandi genova

TESTE DI PONTE – IL 14 DICEMBRE SI CONOSCERÀ IL NOME DELL’AZIENDA CHE RICOSTRUIRA' IL VIADOTTO MORANDI: UNA QUINDICINA I PROGETTI PRESENTATI, MA IL FAVORITO È QUELLO DELLA CORDATA "SALINI-IMPREGILO-FINCANTIERI" SUI DISEGNI DI RENZO PIANO – TRA LE ALTERNATIVE STA INCONTRANDO MOLTI FAVORI QUELLA DEI FRIULANI DI "CIMOLAI", CHE HANNO INGAGGIATO CALATRAVA. POI CI SONO I CINESI DI "CCCC": ECCO TEMPI E COSTI

1 – Due grandi favoriti per il nuovo ponte Ecco tutti i progetti

Estratto dell’articolo di Tommaso Fregatti e Marco Menduni per “la Stampa”

ponte morandi genova

 

A quattro mesi esatti dal crollo, il prossimo 14 dicembre si conoscerà il nome dell' azienda chiamata a ricostruire il ponte Morandi, a Genova. (…) Una quindicina i progetti presentati, contando quelli per demolire, per ricostruire o per fare entrambi i lavori: due sfidanti e tanti outsider. Non è un mistero che esista una favorita d' obbligo, la squadra composta da Salini Impregilo e Fincantieri, con il supporto di Italferr, società di ingegneria del gruppo Fs. (…)

 

LEGGI L’INTEGRALE SUL SITO DE “LA STAMPA” 

 

2 –  LE PROPOSTE SUL TAVOLO DEL COMMISSARIO

Roberto Sculli per “la Stampa”

 

FINCANTIERI

Il viadotto nel segno di Piano

il progetto di fincantieri per il ponte di genova

 

La proposta della cordata Salini Impregilo-Fincantieri è la favorita per la ricostruzione, anche perché benedetta dalla maggioranza gialloverde di governo. Il progetto prevede un viadotto classico, ispirato al disegno donato alla città dall’architetto Renzo Piano.

 

Il costo supera di poco i 200 milioni di euro, il tempo di costruzione è 12 mesi tuttavia non comprensivi della demolizione. La progettazione, infine, è in capo a un’altra azienda di Stato, Italferr, la società di ingegneria del gruppo Ferrovie dello Stato.

 

CIMOLAI

Quattro idee in crescendo con Calatrava

 

il progetto di cimolai per il ponte di genova

Le proposte della specialista friulana Cimolai sono quattro: una più elementare e altre tre di crescente complessità, costo e impatto estetico, tutte firmate dall’architetto Santiago Calatrava.

I tempi di realizzazione oscillano fra gli undici e i diciannove mesi, i costi partono da 200 milioni, crescendo sensibilmente per le ipotesi più ardite.

 

Le due soluzioni più impegnative prevedono un ponte strallato e uno ad arco. Quest’ultimo è battezzato Porta Mediterranea II.

 

PIZZAROTTI

Carreggiate sovrapposte non affiancate

 

il progetto di pizzarotti per il ponte di genova

L’azienda emiliana Pizzarotti ha proposto due soluzioni: una prevede di realizzare il nuovo viadotto esattamente nello spazio occupato dal vecchio Morandi, con la stessa successione delle pile e la costruzione di un arco-telaio (la carreggiata è retta dal basso) in luogo delle torri strallate.

 

L’altra soluzione va in variante rispetto all’attuale percorso per demolire e costruire in parallelo. In questo caso le carreggiata sarebbero sovrapposte e non affiancate. Il tutto in dodici mesi. Costo previsto: 200 milioni.

il progetto di italiana costruzioni per il ponte di genova

 

ITALIANA COSTRUZIONI

Il “Morandi” rovesciato è in acciaio

 

La società romana Italiana Costruzioni ha proposto una ricostruzione a basso impatto ambientale. Quasi interamente in acciaio, il nuovo viadotto, di linea classica, si presenta con degli ampi “puntoni” diagonali per sostenere l’impalcato dal basso, una sorta di Morandi rovesciato. Una delle pile del vecchio ponte sarà conservata per farne un memoriale. Tra le particolarità, impianti fotovoltaici e un mini eolico. Il costo: inferiore a 250 milioni.

 

CCCC - SALC

il progetto di cccc salc per il ponte di genova

Un ponte strallato con due torri

 

Il colosso cinese CCCC e l’italiana Salc hanno proposto più di una soluzione. La più rapida consentirebbe di svincolare la fase di demolizione e quella di ricostruzione, consentendo così di riaprire al traffico veicolare entro 11 mesi. Tra le idee c’è anche una versione strallata, che comprende due grandi torri e cavi di sostegno per superare il parco ferroviario e il torrente Polcevera.

 

il progetto di ricciardello per il ponte di genova

RICCIARDELLO

Il recupero di un troncone fa risparmiare

 

La società messinese Ricciardello ha proposto una soluzione conservativa, che permetterebbe di recuperare il troncone ovest del Morandi. Quello est sarebbe invece soppiantato da tre torri strallate a “V”. I punti di forza della proposta sono i tempi e i costi: poco più di nove mesi e 122 milioni di euro, comprensivi di un grande parco della memoria dedicato alle vittime del crollo che ha sconvolto la città.

giovanni toti marco bucci ponte morandiPONTE MORANDI GENOVAponte morandi genova 2ponte morandi genova 7ponte morandi genova 1toti sopralluogo ponte morandi

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump jd j.d. vance

DAGOREPORT - ZELENSKY È CADUTO IN UN TRANELLO, STUDIATO A TAVOLINO: TRUMP E JD VANCE VOLEVANO MORTIFICARLO E RIDURLO ALL’IMPOTENZA CON LA SCENEGGIATA NELLO STUDIO OVALE, DAVANTI AI GIORNALISTI E ALLE TELECAMERE - D’ALTRO CANTO LA VERA DIPLOMAZIA NON SI FA CERTO “ON AIR”, DAVANTI ALLE TELECAMERE E A MICROFONI APERTI - TRUMP E JD VANCE HANNO CONSEGNATO UN ‘PIZZINO’ IN STILE CAPOCLAN: TACI, PERCHÉ SENZA DI NOI SEI FINITO. DUNQUE, OBBEDISCI. E DIRE CHE GLI SHERPA UCRAINI E STATUNITENSI AVEVANO TROVATO PERSINO UN ACCORDO DI MASSIMA SULLE VARIE QUESTIONI APERTE, COME L’ACCORDO-CAPESTRO PER KIEV SULL’ESTRAZIONE DELLE TERRE RARE (UN TRATTATO CHE DI FATTO AVREBBE PERMESSO AGLI USA DI SPOLPARE IL SOTTOSUOLO UCRAINO PER GLI ANNI A VENIRE)… - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagirone philippe donnet andrea orcel unicredit generali

DAGOREPORT – GENERALI DELLE MIE BRAME: L’AGO DELLA CONTESA POTREBBE ESSERE ANDREA ORCEL, BANCHIERE IRRAGGIUNGIBILE NEL CAMPO DELLE ACQUISIZIONI E FUSIONI. L’AD DI UNICREDIT, CHE HA IN TASCA IL 5,2% DEL LEONE DI TRIESTE (UN ALTRO 5 SAREBBE NEL CASSETTO) ASPETTERÀ L’ULTIMO MINUTO PER DECIDERE CON CHI STARE, IN BASE A QUALI VANTAGGI OTTERREBBE UNICREDIT (BANCA GENERALI? BPM? MEDIOBANCA?) – ALTRO NODO: IL 4,82% DI BENETTON - IN CASO DI SCONFITTA DEL DUO FILOGOVERNATIVO CALTA-MILLERI SUL LEONE DI TRIESTE, DIPENDERÀ IL FUTURO DI MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS. POTREBBE ANCHE SUCCEDERE L’ARRIVO DI UN CAVALIERE BIANCO (BANCA INTESA? UNICREDIT?) CON UNA CONTRO OPA…

antonella antonia rosa costanzo - ex moglie di paolo berlusconi vittorio feltri

DAGOREPORT - ALLA VENERANDA ETÀ DI 81 ANNI, VITTORIO FELTRI ANCORA IGNORA CHE IL GALANTUOMO GODE E TACE. COME QUANDO HA SPIFFERATO IL MOTIVO DELLE SUE DIMISSIONI DALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE”: “ME LA FACEVO CON LA MOGLIE DELL’EDITORE”, ALIAS PAOLO BERLUSCONI - OVVIAMENTE LA REAZIONE DI ANTONELLA COSTANZO NON SI È FATTA ATTENDERE. E VITTORIONE HA PENOSAMENTE RINCULATO: “IL NOSTRO RAPPORTO ERA DI SIMPATIA E AMICIZIA” - DA PARTE SUA ANTONELLA COSTANZO CI TIENE A FAR SAPERE A DAGOSPIA LA SUA VERSIONE DEI FATTI… – VIDEO

milan gerry cardinale zlatan ibrahimovic marcella verini giorgio furlani pierdonato vercellone donato

DAGOREPORT – ALTA TENSIONE AL MILAN TRA IL SENIOR ADVISOR IBRAHIMOVIC E L’AD FURLANI. LA SOCIETA’ E’ SPACCATA IN DUE FAZIONI: DA UNA PARTE CARDINALE, IBRA E LA POTENTISSIMA COMUNICATRICE DI RED BIRD E ELLIOTT MARCELLA VERINI, DALL’ALTRA FURLANI E IL CAPO DELLA COMUNICAZIONE DEL CLUB PIERDONATO VERCELLONE. LE DUE ANIME SI RIMBALZANO LA RESPONSABILITA’ DEL MANCATO INGAGGIO IN ESTATE DI ANTONIO CONTE – FURLANI GODE DELLA FIDUCIA DI PAUL SINGER, CHE CON ELLIOTT È DI FATTO IL PADRONE OMBRA DEL MILAN. È PROBABILE CHE IN ESTATE QUALCUNO SALTERÀ, SE NON TUTTI…

maurizio gasparri simona agnes

FLASH! - MAI DIRE RAI: PER IL FORZISTA MAURIZIO GASPARRI, MEMBRO DELLA COMMISSIONE VIGILANZA, SIMONA AGNES NON ESISTE, FDI SE NE FOTTE E SONO INIZIATE LE PRESSIONI SU GIANNI LETTA PER CONVINCERE LA SUA PROTETTA, SIMONA AGNES, PLURI BOCCIATA PER LA PRESIDENZA DEL CDA RAI, A DIMETTERSI LIBERANDO COSI' UN POSTO A UN NOME CHE POSSA OTTENERE I VOTI ANCHE DELL'OPPOSIZIONE... – LA REPLICA DI GASPARRI A DAGOSPIA: “OVVIAMENTE LA NOTIZIA CHE AVETE PUBBLICATO SU ME E SULLA AGNES È L’ESATTO CONTRARIO DELLA VERITÀ”

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT - LA "SPECIAL RELATIONSHIP" DI GIORGIA MELONI CON DONALD TRUMP ERA SOLO NELLA TESTOLINA BIONDA DELLA DUCETTA: QUANDO SI TRATTA DI COLPIRE L'EUROPA, IL TYCOON NON FA DISTINZIONI (LE TARIFFE AL 25% COLPIRANNO ANCHE L'ITALIA, MENTRE IL REGNO UNITO SARÀ ESENTATO) E LA PRESUNTA AMICIZIA CON LA "MERAVIGLIOSA LEADER" ITALIANA VA A RAMENGO - L'HANNO CAPITO ANCHE A DESTRA: BASTA SBIRCIARE IL TITOLONE DI PRIMA PAGINA DEL "GIORNALE" DI OGGI ("TRUMP, I PRIMI DUBBI DELLA LEGA") E ASCOLTARE LE PAROLE DEL MINISTRO URSO (FRATELLI D'ITALIA): "L'AMERICA PUNTA A DIVIDERE GLI ALLEATI EUROPEI" - LA "THATCHER DELLA GARBATELLA" E' INSOFFERENTE PER L'ATTIVISMO DI MACRON E STARMER MA I DUE SONO LEADER DI PAESI "PESANTI", CON ARMI NUCLEARI - PRIMA O POI L'UNDERDOG DOVRÀ ACCORGERSI CHE BACIARE LA PANTOFOLA DI "KING TRUMP" NON È STATA UNA BUONA IDEA...