nave diciotti

I MEDICI ORDINANO LO SBARCO DALLA NAVE DICIOTTI PER 16 MIGRANTI PER RAGIONI SANITARIE: TRE CASI SOSPETTI DI TUBERCOLOSI E DUE DI POLMONITE - NEL POMERIGGIO È ATTESA UNA GRANDE MANIFESTAZIONE ANTIRAZZISTA- E LE ONG RICORRONO AL TAR

Da repubblica.it

 

nave diciotti

Sedici persone saranno sbarcate dalla nave Diciotti per ragioni sanitarie: è stato deciso in seguito all'ispezione sanitaria effettuata questa mattina a bordo. A scendere dalla nave saranno alcune donne e cinque eritrei: al gruppo appartengono anche due persone che saranno ricoverate per sospetta tubercolosi.

 

Per i 150 migranti era trascorsa l'ennesima notte all’aperto sul ponte della nave Diciotti. E ancora da Roma nessuna comunicazione. Ieri sera dal comando dell’imbarcazione della Guardia costiera è stata inviata al Viminale l’ennesima richiesta di autorizzazione allo sbarco. Nel documento si segnala che alcuni dei migranti hanno comunicato l'intenzione di attuare lo sciopero della fame, che militari della nave hanno intercettato la richiesta di esporre un cartello dal pattugliatore con la scritta in inglese 'Please, help us' (per favore aiutateci).

 

nave diciotti

 

La tensione a bordo sale di giorno in giorno: “ Molti chiedono assistenza psicologica, sono stressati, stanche e privati “, racconta Paola Ottaviano che si occupa di dare assistenza legale si migranti e ieri è salita sulla Diciotti con l’ex deputato Stefano Fassina.

 

Oggi al porto di Catania è in programma una grande manifestazione antirazzista: “facciamoli scendere”, lo slogan del raduno organizzato dalla Rete antirazzista, Legambiente, Pax Christi, Cobas, Arci, Anpi, No Muos e centri sociali.

 

Ma forse oggi sarà anche il giorno in cui il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che continua a vietare lo sbarco, potrebbe provare a mettere in atto la soluzione che lui ha proposto ieri annunciandola a Zapping, la trasmissione radio Rai: “Sto valutando la possibilità di fare procedure di identificazione e riconoscimento per individuare profughi veri, che sono la minoranza, dai finti profughi prima ancora che le persone sbarchino”.

 

migranti a bordo della diciotti

Il ministro pensa cioè di effettuare in nave le verifiche che normalmente richiedono mesi nei centri di identificazione: la procedura del riconoscimento dell’eventuale diritto è infatti necessariamente lunga e complessa. Ma qui a Catania si attendono comunicazioni ufficiali dal Viminale, ad oggi mai arrivate: nemmeno lo stop allo sbarco è stato deciso con un atto formale e su questo sta indagando la procura di Agrigento .

laura boldrini a bordo della diciotti

 

Intanto un avvocato molisano, Salvatore Di Pardo, ha presentato ricorso urgente al Tar di Catania per conto delle Ong: secondo il legale trattenerli a bordo è illegale perché i migranti sono già in territorio nazionale, e perché non si conoscono gli atti formali che impedirebbero lo sbarco.

 

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