bambini e inquinamento

GIOVENTÙ INQUINATA - OLTRE 20 MILIONI DI BAMBINI CHE VIVONO NEI 39 PAESI DELL'OCSE E DELL'UNIONE EUROPEA HANNO LIVELLI ELEVATI DI PIOMBO NEL LORO SANGUE - IL PAESE CON IL MAGGIOR NUMERO DI PROBLEMI DI SALUTE LEGATI ALL'INQUINAMENTO È IL MESSICO, CON UN CALO DELL'ASPETTATIVA DI VITA DI 3,7 ANNI, MENTRE LA FINLANDIA E IL GIAPPONE HANNO IL PIÙ BASSO, A 0,2 ANNI - PREOCCUPANO I LIVELLI DI ESPOSIZIONE A MUFFE E PESTICIDI...

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Da www.ansa.it

 

Oltre 20 milioni di bambini che vivono nei 39 Paesi dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) e dell'Unione Europea hanno livelli elevati di piombo nel loro sangue, una delle sostanze tossiche ambientali più pericolose. È quanto si evince dall'ultima Report Card pubblicata oggi dal Centro di Ricerca UNICEF Innocenti.

 

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La Finlandia, l'Islanda e la Norvegia si posizionano nel primo terzo della classifica nel fornire un ambiente sano per i loro bambini ma finiscono nell'ultimo terzo nella classifica per quanto riguarda "Il mondo in generale", con alti tassi di emissione, rifiuti elettronici e consumi. In Islanda, Lettonia, Portogallo e Regno Unito, 1 bambino su 5 è esposto a umidità o muffa a casa, mentre a Cipro, in Ungheria e Turchia più di 1 bambino su 4 ne è esposto.

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Molti bambini respirano aria tossica sia fuori che dentro le loro case. Il Messico è uno dei paesi con il maggior numero di anni di vita in buona salute persi a causa dell'inquinamento dell'aria, equivalente a 3,7 anni per 1.000 bambini, mentre la Finlandia e il Giappone hanno il più basso, a 0,2 anni. In Belgio, Repubblica Ceca, Israele, Paesi Bassi, Polonia e Svizzera oltre 1 bambino su 12 è esposto a elevato inquinamento da pesticidi. L'inquinamento da pesticidi è stato collegato al cancro, compresa la leucemia infantile, e può danneggiarne i sistemi nervoso, cardiovascolare, digestivo, riproduttivo, endocrino, sanguigno e immunitario.

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Per questo Unicef chiede ai governi a livello nazionale, regionale e locale di migliorare l'ambiente in cui vivono oggi i bambini, riducendo i rifiuti, l'inquinamento dell'aria e dell'acqua e garantendo abitazioni e quartieri di alta qualità; migliorare le condizioni ambientali dei bambini più vulnerabili.

 

I bambini delle famiglie povere tendono ad essere maggiormente esposti ai danni ambientali rispetto ai bambini delle famiglie più ricche; garantire che le politiche ambientali siano a misura di bambino; coinvolgere i bambini, i principali soggetti interessati del futuro; i governi e le imprese devono intraprendere subito azioni efficaci per onorare gli impegni presi per ridurre le emissioni di gas serra entro il 2050.  

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La maggior parte dei Paesi ricchi sta creando condizioni malsane, pericolose e nocive per i bambini di tutto il mondo. E' quanto si evince dalla nuova Report Card 17. 'Luoghi e Spazi - Ambiente e benessere dei bambini' pubblicata oggi dal Centro di Ricerca UNICEF Innocenti che mette a confronto i risultati ottenuti da 39 Paesi dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) e dell'Unione Europea (UE) nel fornire ambienti sani ai bambini.

 

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 Il rapporto presenta indicatori come l'esposizione a inquinanti nocivi, tra cui aria tossica, pesticidi, umidità e piombo; l'accesso alla luce, agli spazi verdi e a strade sicure; il contributo dei Paesi alla crisi climatica, al consumo di risorse e allo smaltimento dei rifiuti elettronici; e afferma che se tutti i cittadini del mondo consumassero le risorse al ritmo dei paesi dell'OCSE e dell'UE, sarebbe necessario l'equivalente di 3,3 pianeti Terra per mantenere i livelli di consumo. Se tutti consumassero le risorse al ritmo di Canada, Lussemburgo e Stati Uniti, sarebbero necessari almeno 5 pianeti Terra.

 

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"La maggior parte dei Paesi ricchi non solo non riesce a fornire ambienti sani ai bambini all'interno dei propri confini, ma contribuisce anche alla distruzione degli ambienti in cui vivono i bambini in altre parti del mondo", ha dichiarato Gunilla Olsson, Direttore del Centro di Ricerca UNICEF Innocenti. "In alcuni casi, vediamo che i Paesi che forniscono ambienti relativamente sani per i bambini nel proprio paese sono tra i maggiori responsabili dell'inquinamento che distrugge gli ambienti dei bambini all'estero".

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