UNA 25ENNE DI CAGLIARI ANNUNCIA IL SUICIDIO SU FACEBOOK E IN RETE SCATTA LA CORSA PER SALVARLA - MA LA RAGAZZA RIESCE A LANCIARSI DAL QUARTO PIANO DEL PALAZZO E ORA E’ RICOVERATA IN GRAVI CONDIZIONI: “DI CHI È LA COLPA? DI NESSUNO, È SOLO UN GESTO DI SALVEZZA E DI RINASCITA PENSATO DA TROPPO TEMPO...”

Alberto Pinna per il “Corriere della Sera”

 

Bellissima, modella, tanti amici, vita senza pensieri (apparentemente). Ma: «Quest'ultimo anno è stato per me pieno di cambiamenti, sfide, delusioni e dolori...dolori troppo forti... irrisolvibili... Ricordatemi con il sorriso. Vi saluto con questa ultima foto».

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Così M., 25 anni, ha postato su Facebook alle 19.25 di ieri sera e mentre sulla rete era una corsa per salvarla (chiamate alla polizia, decine di messaggi: «Fermati, non sei sola...», «Non farlo: chiamami, ti prego, parliamone») lei si è lanciata dal balcone di casa, quarto piano. Si era appena schianta al suolo quando è arrivata l'ambulanza. Ha trascorso la notte in rianimazione, fra la vita e una morte che ha cercato disperatamente.

 

Ha scritto M.: «Di chi è la colpa? Di nessuno, è solo un gesto di salvezza e di rinascita pensato ormai da troppo tempo... Non ho la forza di prolungarmi oltre. Famiglia mia papà mio P., mamma adorata, piccola A. vi amo e vi amerò sempre...». Poi l' ultimo saluto agli amici più cari; li elenca uno per uno: «Grazie per esserci stati... grazie di tutto...Un consiglio... Amatevi forte, abbracciatevi e non litigate perché tutto questo ci rende troppo deboli nel tempo anche se facciamo finta di essere forti»

 

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Il messaggio di M. ha innescato l'angoscia degli amici: «Mi si è fermato il respiro», «Ti prego rispondi al telefono», «Il telefono è spento», «Non posso crederci: è uno scherzo, vero?», «Chiamate l' ospedale...i carabinieri», «Sto andando a casa sua», «Combatti e non mollare», «Prego per te».

 

Decine ieri sono corsi a casa e poi all' ospedale. Una vita intensa e tragica, un impiego sicuro a Cagliari, fino allo scorso giugno, quando la persona con cui collaborava è scomparsa prematuramente. Era rimasta scossa e si era confidata con le amiche: «Sono stanca».

 

Nelle righe del suo post qualcosa di più spiega la sua disperazione, una lunga storia d'amore, chiusa: «Grazie anche a te A. per questi bellissimi 10 anni, anche se finiti male....: io sono esausta... La mia testa sta scoppiando vi sorveglierò dal cielo insieme a P. C. e a tutti quelli che se ne sono andati troppo presto.. . Ma per me ora è troppo tardi... scusatemi... ho provato a respirare, ma non ce l' ho fatta... non da sola e non è giusto dover sempre contare su qualcuno... ora voglio pensare a me».

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