fedez fabiano capuzzo cristian rosiello emis killa

LA CASA DEL RAPPER EMIS KILLA È UN'ARMERIA: SETTE COLTELLI, TRE TIRAPUGNI, UN MANGANELLO, UN TASER E 40 MILA EURO IN CONTANTI - E' CIO' CHE HANNO TROVATO GLI AGENTI NELLA VILLA IN BRIANZA DEL CANTANTE DURANTE LA PERQUISIZIONE NELL'AMBITO DELL'INCHIESTA DELL'ANTIMAFIA SUGLI ULTRAS MILANESI (EMIS KILLA NON È INDAGATO) - IL CANTANTE, IL CUI VERO NOME E' EMILIANO RUDOLF GIAMBELLI, È IN AFFARI CON UNO DEGLI ARRESTATI: OLTRE A ESSERE AMICO DI LUCA LUCCI, CAPO ULTRAS DEL MILAN, È CO-PROPRIETARIO DI UNA BARBERIA A MONZA DI FABIANO CAPUZZO, TRA I VICE DI LUCCI...

Articoli correlati

RIME BACATE - LA PERQUISIZIONE DEL RAPPER EMIS KILLA (NON INDAGATO), NELL'INCHIESTA MILANESE ...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Estratto dell'articolo di Andrea Siravo per "La Stampa"

 

Fedez Fabiano Capuzzo Cristian Rosiello Emis Killa

C'è la passione per il Milan a unire rapper e ultrà. La comune fede calcistica si trasforma in rapporti di amicizia e in opportunità di business. Come nel caso di Emiliano Rudolf Giambelli, in arte Emis Killa. Vicino al leader indiscusso della Curva Sud, Luca Lucci, tanto da dividere con lui lo Skybox allo stadio San Siro lo scorso 17 agosto quando i rossoneri hanno giocato la prima di campionato contro il Torino e a Fabiano Capuzzo, tra i vice capi di Lucci, con cui è co-proprietario della barberia «Italian Ink» a Monza.

 

Il marchio registrato da una società dal «Toro», il soprannome di Lucci, con Marianna Tedesco, che viene riproposto sulle insegne di una serie di negozi in franchising in varie parti d'Italia. Tutti gestiti dai suoi sottoposti nell'organigramma del direttivo. «La cosa bella è che io non ci metto un soldo, sono gli altri che me li devono dare», avrebbe detto il capo della Sud.

emis killa

 

Lucci, Capuzzo e altri sono stati arrestati lunedì all'alba dalla Squadra mobile e la Scisco della polizia per associazione per delinquere finalizzata ad aggressioni e alle estorsioni. Nell'inchiesta dell'antimafia milanese è entrato anche Emis Killa. Con ruolo al momento da attore non protagonista. L'altro ieri mentre avvenivano le catture è stato perquisito «presso terzi», ovvero da non indagato, dai poliziotti della sezione Criminalità organizzata della mobile, diretti da Alfonso Iadevaia e Nicola Lelario.

 

Uno dei quasi sessanta bersagli individuati dai pm della Dda Paolo Storari e Sara Ombra che stanno dentro o gravitano attorno alle curve di Milan e Inter. Nella sua villa a Bernareggio, nella Brianza monzese, sono stati sequestrati quarantamila euro in contanti, sette coltelli, tre tirapugni, uno sfollagente telescopico e un taser. Né per i soldi né per le armi è scattata la denuncia. Il suo nome, però, compare nell'ordinanza di custodia cautelare per diciannove indagati emessa dal gip Domenico Santoro.

luca lucci

 

[...] Uno di quelli - come annota il gip - che servono all'attuale direttivo «a mantenere e a rafforzare la capacità intimidatrice dell'associazione», rivelandone «l'elevatissima pericolosità dei componenti della stessa». Era l'11 aprile e si giocava in notturna il quarto di Europa League Milan-Roma. Al Gate 14, quello dove entra la tifoseria organizzata del Milan, due ultrà - come consuetudine - hanno provato a fare la «doppietta», il passaggio contemporaneo al tornello con un solo biglietto. L'addetto ai controlli subito dietro avrebbe provato a bloccarli, ma uno dei capi lo avrebbe interrotto afferrandogli un braccio.

 

luca lucci matteo salvini

«Subito dopo - ha messo a verbale la vittima - sono intervenuti in mio soccorso i colleghi in servizio ed il mio responsabile, loro si sono posti intorno a me per proteggermi da un gruppo di tifosi del Milan che mi avevano circondato». C'erano Francesco Lucci, fratello di Luca, a Islam Hagag e Christian Rosiello, gli amici di Fedez, e Capuzzo. Tra loro c'era anche Emis Killa. [...]

 

«Come per la Curva Nord, la tranquillità della società passava per la tolleranza del sistema, così anche la Curva Sud giovava della medesima concessione da parte dell'Ac Milan», osserva il giudice.

ultra milan luca lucci e christian rosiello

 

christian rosiello fedez islam hagagluca lucciIslam Hagag Christian Rosiello FEDEZfedez lazza

fedez e emis killa

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?