carcere detenuti prigione santa maria capua vetere

“52 MELE MARCE? ABBATTIAMO L’ALBERO!” - DOPO I PESTAGGI E LE TORTURE NEL CARCERE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE, ARRIVANO MINACCE ANARCHICHE A TUTTO IL CORPO DELLA POLIZIA PENITENZIARIA - UNO STRISCIONE CONTRO I “SECONDINI” È COMPARSO SOPRA UN PONTE ROMANO, I SINDACATI LANCIANO L’ALLARME: GLI AGENTI ORMAI VANNO AL LAVORO IN BORGHESE PERCHÉ HANNO PAURA DI ESSERE RICONOSCIUTI E ESSERE ASSOCIATI AI PICCHIATORI DELLA PRIGIONE CAMPANA...

Luca Fazzo per “il Giornale

 

le violenze dei poliziotti sui detenuti a santa maria capua vetere 5

Dopo la manette e lo scandalo, arrivano le minacce. Sulla Polizia penitenziaria, investita dalle polemiche per i pestaggi e le torture nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, arriva il momento peggiore: quello in cui le colpe di un gruppo, per quanto incredibilmente folto, di colleghi si riversa sull'intero corpo.

 

E si dà la stura a aggressioni pubbliche, al punto che i sindacati del settore denunciano: gli agenti ormai vanno al lavoro in borghese perché hanno paura di essere riconosciuti come dipendenti della Penitenziaria e di essere associati ai picchiatori del carcere campano.

 

le violenze dei poliziotti sui detenuti a santa maria capua vetere 4

Le avvisaglie c'erano già state nei giorni scorsi, quando sui profili social della sinistra radicale erano fioriti post carichi di insulti e di odio: non solo contro i 52 agenti del carcere «Uccella», protagonisti di violenze ingiustificabili, ma contro tutti i «secondini», gli uomini che nelle carceri italiane hanno l'ingrato e duro compito di mantenere l'ordine. E ieri arriva l'attacco pubblico: lo striscione che su un ponte romano, siglato con un logo anarchico, indica l'intero corpo come nemico da abbattere.

 

LO STRISCIONE CONTRO LA POLIZIA PENITENZIARIA

«52 mele marce? Abbattiamo l'albero!», si legge sul lungo lenzuolo apparso di buon mattino su un cavalcavia della Capitale. Ed è chiaro che l'«albero» da abbattere è la Polizia penitenziaria nel suo complesso.

 

VINCENZO CACACE

Un corpo cui, anche nel pieno della bufera scatenata dagli arresti, il ministro della Giustizia Marta Cartabia ha riconosciuto l'abnegazione con cui - soprattutto nei mesi drammatici dell'emergenza Covid - ha fornito un contributo indispensabile alla vivibilità delle carceri e alla tenuta del sistema penitenziario.

 

D'altronde le carte dell'inchiesta sulle violenze all'«Uccella» raccontano in pieno le dinamiche che hanno portato ai pestaggi: una sorta di impazzimento collettivo, per alcuni aspetti simile ai fatti di Bolzaneto durante il G8, in cui alla esasperazione della «base» si è unito l'invito dei vertici, a partire dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, a ripristinare l'ordine nell'istituto, messo a soqquadro dalle rivolte dei detenuti. Una pressione che ha finito per suonare come un via libera a regolare i conti con i reclusi senza andare per il sottile.

 

le violenze dei poliziotti sui detenuti a santa maria capua vetere 10

Ora di quei tre giorni di follia rischiano di pagare le conseguenze i 36mila agenti di custodia di tutta Italia. «I colleghi vengono fatti oggetto di insulti per strada - dicono i portavoce del sindacato - è giusto che chi ha sbagliato paghi ma tra noi ci sono tantissimi colleghi che onorano la divisa e che ora temono per la propria incolumità».

 

Secondo l'Usspi, uno dei sindacati di categoria, lo striscione di Roma arriva dopo giorni in cui sui siti venivano diffuse foto, nomi e a volte indirizzi di agenti della penitanziaria. E si tratta spesso di uomini e donne che nulla hanno a che fare con i fatti di Santa Maria Capua Vetere.

 

le violenze dei poliziotti sui detenuti a santa maria capua vetere 6

E dopo l'apparizione dello striscione arrivano gli endorsement della politica a favore della Penitenziaria: «Lo striscione - dice Edmondo Cirielli di Fratelli d'Italia - è la conseguenza della campagna denigratoria di questi giorni contro il corpo della Polizia penitenziaria. È inaccettabile che servitori dello Stato vengano presi di mira su giornali e televisioni senza avere la possibilità di difendersi».

 

le violenze dei poliziotti sui detenuti a santa maria capua vetere 11

E Nadia Ginetti, senatrice di Italia Viva, chiede che l'accertamento della verità sui fatti del carcere «Uccella» non infanghi servitori dello Stato che operano «con turni di lavoro disumani e sotto retribuiti».

le violenze dei poliziotti sui detenuti a santa maria capua vetere 2le violenze dei poliziotti sui detenuti a santa maria capua veterele violenze dei poliziotti sui detenuti a santa maria capua vetere 8le violenze dei poliziotti sui detenuti a santa maria capua vetere 9le violenze dei poliziotti sui detenuti a santa maria capua vetere Matteo Salvini al carcere di Santa Maria Capua Vetere Matteo Salvini al carcere di Santa Maria Capua Veterele foto usate per il depistaggio sulle violenze a santa maria capua vetere 2le violenze dei poliziotti sui detenuti a santa maria capua vetere 3le foto usate per il depistaggio sulle violenze a santa maria capua vetere 3le foto usate per il depistaggio sulle violenze a santa maria capua vetere 1le foto usate per il depistaggio sulle violenze a santa maria capua vetere 4le foto usate per il depistaggio sulle violenze a santa maria capua vetere 7le foto usate per il depistaggio sulle violenze a santa maria capua vetere 14le foto usate per il depistaggio sulle violenze a santa maria capua vetere 6le foto usate per il depistaggio sulle violenze a santa maria capua vetere 5le foto usate per il depistaggio sulle violenze a santa maria capua vetere

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!

roberto tomasi – andrea valeri blackstone – gianluca ricci macquarie – scannapieco – salvini autostrade

DAGOREPORT - DUE VISIONI CONTRAPPOSTE SUL FUTURO DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA (ASPI) SI SONO CONFRONTATE AL CDA DI QUESTA MATTINA. DA UNA PARTE CDP (51%), DALL’ALTRA I FONDI BLACKSTONE (24,5%) E MACQUARIE (24,5%). IN BALLO, UN PIANO CHE HA COME PRIORITÀ LA MESSA IN SICUREZZA DELLA RETE AUTOSTRADALE. ALLA RICHIESTA DEI DUE FONDI DI VARARE UN SOSTANZIOSO AUMENTO DELLE TARIFFE, CHE PORTEREBBERO A UNA IMPENNATA DEI PREZZI SU OGNI GENERE DI MERCI E UN TRACOLLO DI CONSENSO PER IL GOVERNO MELONI, OGGI IN CDA CDP HA RISPOSTO CON UN CALCIONE DECIDENDO CHE NON SARANNO PIÙ DISTRIBUITI DIVIDENDI PARI AL 100% DELL’UTILE: PER L'ESERCIO 2024 SI LIMITERANNO AL 60% - CHE FINE FARA' IL CEO ROBERTO TOMASI?