VIVA LE COUGAR! – LA 60ENNE ARGENTINA (MA CON RADICI ITALIANE) ALEJANDRA RODRIGUEZ HA FATTO LE SCARPE ALLE RAGAZZE DI 20 ANNI E HA VINTO IL TITOLO DI MISS UNIVERSO DELLA PROVINCIA DI BUENOS AIRES:ERA LA PRIMA VOLTA CHE NEL CONCORSO NON C’ERANO LIMITI DI ETÀ. C’ERANO CONCORRENTI DAI 18 ANNI FINO ALLA PIÙ ANZIANA CHE AVEVA 73 ANNI. C’È UN PREGIUDIZIO SOCIALE SULL’ETÀ, PERÒ AVEVO ANCHE MOLTA VOGLIA DI PROVARE QUALCOSA DI NUOVO…”

 

Estratto dell’articolo di Laura Lucchini per www.repubblica.it

 

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La vita scorreva tranquilla per Alejandra Rodriguez, tra l’attività di consulente legale per un ospedale di La Plata, in Argentina, e quella di legale d’ufficio per le cause famigliari, nella città di Brandsen. Eppure a 60 anni sentiva il prurito di gettarsi in una nuova avventura.

 

Pensava al giornalismo di viaggio, alla fotografia…Fino a che un’amica l’ha spinta a provare con un concorso di bellezza. Ma non uno qualsiasi, proprio Miss Universo che da questa edizione ha eliminato i limiti di età, peso e altezza.

 

Il 21 aprile scorso ha sfilato sulla passerella della provincia di Buenos Aires circondata da ventenni statuarie e n’è uscita con la corona. “A volte la vita cambia da un giorno all’altro, ma non pensavo succedesse proprio a me”, racconta ora a La Repubblica. La sua vittoria è una prima assoluta e sta già ispirando molti.

 

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Il suo “caso” ha fatto clamore...

“La risonanza è stata enorme. Il giorno successivo mi hanno chiamato praticamente tutti i programmi televisivi argentini. Poi dagli Usa. Ora addirittura dall’Europa. E tutto questo per aver vinto Miss Universo della provincia di Buenos Aires in Argentina”.

 

Sono pur sempre 16 milioni di abitanti. Come interpreta questo successo?

“Il successo ha a che vedere con la mia età. Era la prima volta che nel concorso non c’erano limiti di età. C’erano concorrenti dai 18 anni fino alla più anziana che aveva 73 anni.

 

E sono stati tolti anche i limiti fisici: l’altezza, il peso, la taglia. È stato un concorso totalmente inclusivo. Io mi sono iscritta un po’ per caso. Mi dicono spesso che sembro più giovane di quello che sono. E il premio ricevuto, così come la decisione stessa del concorso di modificare le regole, indicano che la società è pronta a nuovi canoni di bellezza, più inclusivi e che rispondono meno agli stereotipi”.

 

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Lei è avvocata, come è arrivata ad iscriversi a un concorso di bellezza?

“Sono avvocata e giornalista. Ho una laurea in giornalismo ottenuta all’Università de La Plata. Per un periodo ho esercitato la professione prima di decidere di studiare legge e diventare avvocato. Mi sono dedicata in particolare al diritto familiare. […]”

 

Aveva già partecipato a corsi di bellezza?

“Solo una volta alle scuole medie. Un po’ spinta dalle mie compagne, mi sono iscritta al concorso e ne sono uscita come prima principessa, che non è la regina. Più avanti nella vita è capitato spesso che gli amici e i conoscenti mi dicessero che dovevo fare la modella, ma mi sono sempre sentita piuttosto timida e non l’ho mai preso sul serio. Inoltre in casa mia vigeva l’imperativo dello studio”.

 

Dunque cosa l’ha spinta?

“Qui c’è un’accademia per modelle molto inclusiva che accetta donne di tutte le età. Ho un’amica che ha 56 anni e si è iscritta e ha iniziato a fare la modella a 53 anni. Un giorno è stata lei a comunicarmi che erano aperte le iscrizioni per Miss Universo e che tutte potevano partecipare.

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Ho avuto molti dubbi: c’è un pregiudizio sociale sull’età, ma io stessa ho questo pregiudizio. A maggior ragione perché era una competizione con donne molto giovani. Però avevo anche molta voglia di provare qualcosa di nuovo e quindi ho preso il coraggio a due mani. E alla fine ho vinto”.

 

Cosa è successo da quel giorno?

“Il premio è stato il 21 di aprile. Dal 22 non mi sono fermata un secondo. Mi ha cambiato la vita, sono diventata famosa in una notte. Io pensavo che queste cose non succedessero davvero e invece è successo a me”.

 

Che messaggio porta questa vittoria?

“Il messaggio sta nelle risposte di molte persone che mi scrivono. Dicono che non osavano fare determinate cose per la loro età e il mio esempio serve di ispirazione. Perché l’età non sia un limite. Perché vengano superati gli stereotipi riguardo all’età che prevedono che tu, con quel numero, debba comportarti in un determinato modo ed evitare certe cose. […]”

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So che ha radici italiane.

“Mia madre è nata a Fiume, prima che diventasse Rijeka. I miei nonni con mia madre e mio zio ancora piccoli emigrarono in Argentina per fuggire alla guerra. La sorella di mio nonno era già emigrata a la Plata e mio nonno decise di raggiungerla e ottenne un posto di lavoro qui a La Plata. Nel 2019 sono stata a Rijeka e poi ho viaggiato per tutta l’Italia. Mi sono innamorata di Sorrento”. […[

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