vittorio feltri soldi giovani

“IL CONFLITTO TRA GENERAZIONI È ALIMENTATO DAL POTERE ECONOMICO DEGLI ANZIANI” - IL 77ENNE VITTORIO FELTRI SI SENTE ACCERCHIATO DALL’INVIDIA DEI GIOVANI: “I VECCHI SONO AVVERSATI POICHÉ IN MOLTI CASI GODONO DI UN BUON REDDITO, ASSAI SUPERIORE A QUELLO DEI RAGAZZONI, DISPONGONO DI ABITAZIONI AMPIE E COMODE, MANTENGONO I FIGLI, I QUALI SI SENTONO UMILIATI DAL FATTO DI DIPENDERE DAI GENITORI. ESSI IN PRATICA PREFERIREBBERO CHE PAPÀ E MAMMA ANDASSERO ALL'ALTRO MONDO…”

Vittorio Feltri per “Libero quotidiano”

 

vittorio feltri

Era opinione diffusa che dopo l'esperienza drammatica del Covid, gli italiani sarebbero diventati più buoni, disponibili nei confronti del prossimo, meno aggressivi. Come spesso avviene, le previsioni ottimistiche si sono rivelate false. Stando alla ricerca di un ente importante, il CENSIS, in realtà gli abitanti della penisola, soprattutto i giovani, sono incazzati neri. E la loro rabbia colpisce in particolare le persone di una certa età, che a loro giudizio hanno rotto l'anima, pretendendo di essere assistiti e strappati alla malattia.

 

Vittorio Feltri

Come dire: sarebbe stato meglio lasciare che crepassero, riservando ogni cura, per altro costosa, a chi era sotto i 40 anni, cioè gente più utile, in grado di contribuire allo sviluppo del Paese. Insomma i vecchi rompono le balle a chi vecchio non è benché speri di diventarlo a costo di cambiare parere una volta incanutitosi. Lo studio sociologico è pieno zeppo di percentuali che dimostrano ciò che abbiamo già scritto, ma noi vi risparmiamo le cifre, talmente incasinate da complicare il discorso e renderlo oscuro. Il punto è questo.

 

Gli anziani sono avversati poiché in molti casi godono di un buon reddito, assai superiore a quello dei ragazzoni, dispongono di abitazioni ampie e comode, mantengono i figli, i quali si sentono umiliati dal fatto di dipendere dai genitori. Essi in pratica preferirebbero che papà e mamma andassero all'altro mondo, magari con l'aiuto del virus, e consegnassero loro in eredità i propri beni non trascurabili. La sensazione è che l'odio sociale si stia estendendo alle famiglie, e questo non giova alla concordia necessaria ai fini di favorire una esistenza tranquilla tra le mura domestiche.

 

vittorio feltri 4

Il conflitto tra generazioni è alimentato prevalentemente dal potere economico dei vegliardi e dalla loro capacità di spesa. In pratica succede tra babbi e mamme e i loro discendenti quello che accade tra le diverse classi sociali: i ricchi sono invidiati, e l'invidia è il motore della vendetta. Purtroppo è così.

 

Per cui non sorprende che a seguito della pandemia si siano accentuati taluni attriti determinati da vari motivi: l'isolamento, l'impossibilità da parte dei giovanotti di sfogare fuori di casa le loro pulsioni, la costrizione inflitta a chiunque di non vivere normalmente si sono presto trasformati in una sorta di risentimento dei più freschi verso chi li ha generati. Pure la tutela della salute, secondo i nostri ex bambini, è stata eccessiva a favore dei nonni, troppo salata, e ciò ha sottratto risorse ai signorini bisognosi di guadagnare di più, magari alle spalle di coloro che hanno prodotto e producono maggiormente. Viva i vecchi.

vittorio feltri 7

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI