
“ABBIAMO FALLITO NELL’IMPEDIRE IL MASSACRO DEL 7 OTTOBRE” - LO SHIN BET, L'AGENZIA PER LA SICUREZZA INTERNA ISRAELIANA, SI COSPARGE IL CAPO DI CENERE: “AGENDO DIVERSAMENTE, SIA NEGLI ANNI PRECEDENTI CHE NELLA NOTTE DELL'ATTACCO, IL MASSACRO AVREBBE POTUTO ESSERE IMPEDITO” – UNO SCENARIO CHE FA INCAZZARE ANCORA DI PIÙ LE FAMIGLIE DELLE VITTIME CHE PUNTANO IL DITO CONTRO IL GOVERNO DI NETANYAHU: SI È SCOPERTO CHE, NEI GIORNI PRIMA DELL’ASSALTO DI HAMAS, ALCUNE SOLDATESSE DI BASE A NAHAL OZ, AVEVANO LANCIATO L’ALLARME AI GENERALI, MA…
1. INCHIESTA SHIN BET, 'ABBIAMO FALLITO NELL'IMPEDIRE IL 7/10'
'AGENDO DIVERSAMENTE AVREMMO POTUTO IMPEDIRE IL MASSACRO'
attacco di hamas al kibbutz di be eri 1
(ANSA-AFP) - Lo Shin Bet, l'agenzia per la sicurezza interna israeliana, ha riconosciuto il suo fallimento nell'impedire l'attacco senza precedenti di Hamas del 7 ottobre 2023, affermando a seguito di un'inchiesta che se avesse agito diversamente avrebbe potuto impedire il "massacro".
"L'indagine rivela che se lo Shin Bet avesse agito diversamente, sia negli anni precedenti l'attacco che nella notte dell'attacco, sia in termini professionali che manageriali, il massacro avrebbe potuto essere impedito", ha affermato l'agenzia in un riassunto delle conclusioni condivise con i media.
gli israeliani recuperano frammenti di ossa al kibbutz di be eri
2. L’INCHIESTA SUL 7 OTTOBRE E L’ORDINE DI HAMAS: «COLPIRE NAHAL OZ IN UN QUARTO D’ORA». SULLA DIFESA DELLA BASE «FALLIMENTO SISTEMICO»
Estratto dell’articolo di Davide Frattini per il “Corriere della Sera”
[…] I risultati dell’inchiesta sui massacri del 7 ottobre 2023 vengono presentati un giorno dopo l’altro dagli ufficiali agli abitanti delle comunità coinvolte, ai sopravvissuti e a chi ha perso gli amati.
Gli analisti dell’esercito si sono concentrati sulle ore cruciali per la base di Nahal Oz, perché avrebbe dovuto essere un avamposto protetto, a soli 800 metri da Jabalya, dall’altra parte della barriera con Gaza.
Più che ore minuti: i comandanti di Hamas avevano dato ordine ai terroristi di invadere la postazione nel primo quarto d’ora dall’inizio dell’assalto, sapevano che lì dentro stavano gli occhi di tutte le forze armate, le osservatrici davanti ai monitor per sorvegliare i movimenti sul perimetro attorno alla Striscia. «I fondamentalisti — scrive Amos Harel sul quotidiano Haaretz — hanno identificato Nahal Oz come un obiettivo vitale e allo stesso tempo vulnerabile. Si sono addestrati per anni alla cattura».
Fino a ricostruirne la disposizione delle baracche, delle camerate — l’attacco è avvenuto all’alba — e soprattutto dei bunker anti-razzo. Le giovani donne sono quasi tutte disarmate, ma nella base sono dispiegati una novantina di fanti della brigata Golani. In totale alle 6.29 del sabato nero sono presenti 162 soldati.
Quando i colpi di mortaio e gli ordigni cadono a centinaia, seguono la procedura ed entrano nelle stanze protette: di fatto diventano ciechi a quello che succede fuori e con loro tutta la Divisione Sud.
benjamin netanyahu bezalel smotrich
Nella battaglia cadono in 53 […] altre 6 ragazze vengono sequestrate, una salvata dalle forze speciali, le altre rilasciate alla fine di gennaio.
«Stiamo parlando ¬— commenta il colonnello Ido Kas, che ha guidato l’indagine — di un fallimento sistemico». Anche perché i rinforzi non arrivano e a mezzogiorno il centro con tutte le apparecchiature elettroniche di sorveglianza viene dato alle fiamme
[…] I familiari delle soldate uccise sono ancora di più infuriati con il governo di Benjamin Netanyahu perché nelle settimane successive agli attacchi pianificati da Yahya Sinwar — il capo dei capi di Hamas, ammazzato alla metà di ottobre dell’anno scorso — è emerso che dalla base erano stati lanciati allarmi ai generali: le giovani avevano notato quei movimenti sospetti dall’altra parte, avevano capito che i jihadisti stavano preparando qualche brutale sorpresa.
Non sono state ascoltate.
proteste contro benjamin netanyahu 6
L’inchiesta dell’esercito, l’ammissione degli errori commessi, non sembra aver ancora cambiato l’atteggiamento degli ufficiali verso le osservatrici. Al punto che le reclute chiedono di non venire assegnate a questi ruoli: richiedono test allo stesso livello delle unità combattenti e ancora nessun riconoscimento.
parenti degli ostaggi israeliani festeggiano la liberazione
proteste contro benjamin netanyahu 5
assalto kibbutz hamas
miliziani di hamas durante la cerimonia di rilascio degli ostaggi
benjamin netanyahu
miliziani di hamas tra la folla festante di gaza 2
la marcia dei miliziani di hamas dopo l accordo sul cessate il fuoco 4
proteste contro benjamin netanyahu 4
il kibbutz di be’eri, assaltato il 7 ottobre da hamas foto di micol flammini 2