donald trump fondazione feltrinelli massimiliano tarantino

“ABBIANO VOGLIA DI MOSTRARE CHE L’EUROPA NON È ALL’ULTIMA SPIAGGIA” – MASSIMILIANO TARANTINO, DIRETTORE DI FONDAZIONE FELTRINELLI, IL 15 MARZO SARÀ IN PIAZZA PER L’UCRAINA, A ROMA, CON IL “PATRON” CARLO FELTRINELLI: “SE ABBIAMO LASCIATO CHE L’EUROPA FOSSE PERCEPITA COME RETE DI BUROCRAZIE O BANCHE, ORA DOBBIAMO SENTIRCI RESPONSABILI TUTTI E MOBILITARCI” – “LE PERSONE HANNO VOTATO IN MASSA TRUMP PERCHÉ NELLE CRISI SI SCEGLIE LA VIA PIÙ FACILE. PERCIÒ NOI DOBBIAMO RISPONDERE CON UN PENSIERO POLITICO CONCRETO, NETTO, MA ANCHE COMPRENSIBILE A TUTTI”

Estratto dell’articolo di Conchita Sannino per www.repubblica.it

 

https://www.repubblica.it/politica/2025/03/04/news/massimiliano_tarantino_fondazione_feltrinelli_manifestazione_serra-424040682/

 

 

Massimiliano Tarantino - direttore Fondazione Feltrinelli

«Penso che tanti abbiano voglia di mostrare che l’Europa non è all’ultima spiaggia, che è arrivata l’ora di rispondere. E reagire comincia sempre da un’azione: esserci». Massimiliano Tarantino è direttore di Fondazione Feltrinelli e il 15 marzo sarà a Roma, in piazza, con il “patron” Carlo Feltrinelli.

 

Tarantino, non sarà l’ultima spiaggia, ma la Ue è parsa un pugile suonato: convincere gli scettici?

«Sono tanti gli errori commessi. Ma se abbiamo lasciato che l’Europa fosse percepita come rete di burocrazie o banche, per usare una retorica diffusa e purtroppo fondata, e non come l’Unione delle culture e dei cittadini dobbiamo sentirci responsabili tutti, correre ai ripari con un’onda di mobilitazione».

 

donald trump - unione europea

Come ha scritto Michele Serra: non è desiderio, ma necessità?

«Sì, dell’intuizione di Michele condivido l’urgenza, oltre che l’impianto di apertura, colto non a caso da sensibilità diverse. Perché c’è un doppio pericolo alle porte: da est o da ovest, per usare una sintesi estrema, vogliono colpirci e dividerci. Non c’è tempo da perdere: e niente scalda il cuore come guardarsi negli occhi, sotto quella bandiera comune, che ha dentro le nostre radici».

 

Una piazza può riavvicinare l’Europa a chi la vive?

«C’è bisogno di un largo e reciproco riconoscersi che vada anche al di là dei torti: i cittadini contro la politica, la politica contro l’economia, e così via. Il senso del legame muove le cose: l’Europa non è solo casa, ma è la nostra vocazione culturale, l’idea di mondo maturata sul sedimento di divisioni e macerie. [...]».

 

carlo feltrinelli foto di bacco

Con lo scrittore americano Richard Sennet avete appena analizzato l’effetto Trump. Esistono anticorpi per i manipolatori?

«Richard mi ha detto una cosa semplice ma illuminante: le persone hanno votato in massa Trump perché nelle crisi si sceglie la via più easy, la più facile. Perché scegliere è faticoso. Perciò noi dobbiamo rispondere con un pensiero politico concreto, netto, ma anche comprensibile a tutti».

 

Occorre uno sforzo di chiarezza?

«Chiarezza, ma soprattutto empatia: una dimensione che non va lasciata ai campioni della mistificazione».

 

DONALD TRUMP VS URSULA VON DER LEYEN - IMMAGINE CREATA CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI GROK

Feltrinelli dialoga con milioni di giovani. Difficile vederli in piazza?

«Le do un dettaglio. Per la Stagione delle Scelte 2025 della Fondazione, in copertina, abbiamo la foto di un ragazzo che si copre gli occhi con le mani: per non guardare...».

 

I giovani hanno paura?

«Vivono delle fragilità, e rischiano l’immobilismo. Ma noi su quelle mani abbiamo appiccicato due grandi occhi aperti: la cultura spinge alla curiosità, all’ascolto e ti fa, sul serio, vedere. Ma anche noi abbiamo bisogno di loro: ho formato un comitato scientifico under 18 che mi aiuta. Spero di vederli in piazza il 15.[...]» [...]

Massimiliano Tarantino - direttore Fondazione Feltrinelli

Ultimi Dagoreport

nicola calipari giuliana sgrena nicolo pollari

DAGOREPORT – PIENONE DI AUTO BLU STASERA ALL’AUDITORIUM DI ROMA: DA MELONI E MANTOVANO A GIULI E BERNINI, TUTTI IN FILA PER ASSISTERE ALLA PRIMA DE “IL NIBBIO”, IL FILM ISPIRATO ALLA MORTE IN IRAQ DELL’AGENTE DEL SISMI, NICOLA CALIPARI, UCCISO NEL 2005 MENTRE STAVA RIPORTANDO IN ITALIA LA GIORNALISTA DEL “MANIFESTO”, GIULIANA SGRENA - A VENT’ANNI DALLA TRAGEDIA, RENDE OMAGGIO A CALIPARI ANCHE SERGIO MATTARELLA: “LE SPIEGAZIONI DELLA SUA MORTE PERMANGONO TUTTORA NON ESAURIENTI” - ESSÌ, LA VERITÀ NON È MAI VENUTA FUORI. SE IL SOLDATO AMERICANO HA SPARATO PER ERRORE, È ALTRETTANTO VERO CHE NESSUNO L’AVEVA AVVERTITO DEL PASSAGGIO DELLA TOYOTA - QUINDI, LA DOMANDA: COME MAI LA NOTTE DEL 4 MARZO 2005 LA TOYOTA SU CUI VIAGGIAVANO CALIPARI E SGRENA NON ERA STATA SEGNALATA DALL’INTELLIGENCE ITALIANA AGLI ALLEATI AMERICANI? LA RAGIONE PIÙ PROBABILE È QUESTA….

donald trump giorgia meloni vertice europeo

DAGOREPORT - ADDIO ALLA LOVE-STORY CON TRUMP, MELONI DOVRÀ ACCONTENTARSI DI UN POSTO DI SECONDA FILA DIETRO A MACRON E STARMER - COME NELLA FOTO UFFICIALE DEL SUMMIT DI LONDRA: SBATTUTA IN UNA POSIZIONE "PERIFERICA" (MA GIÀ ALL’INSEDIAMENTO DI TRUMP ROSICO' PER ESSERE STATA RELEGATA IN FONDO ALLA SALA, ACCANTO AL BOSS ARGENTINO JAVIER MILEI) -E QUANDO, PRIMA DEL SUMMIT DI LONDRA, LA DUCETTA HA TELEFONATO A KING DONALD PER UN INCONTRO ALLA CASA BIANCA (AL PARI DI MACRON E STARMER) E' STATA RIMBALZATA CON UN "SE VEDEMO": IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, CHE HA IN MENTE DI MOLLARE NATO E ONU, SE NE FOTTE DI ASCOLTARE PIPPE SUL "TENERE UNITA LA NATO" E "MANTENERE IL DIALOGO USA-UE” - SE PER L’UCRAINA SI FA DURISSIMA DOPO LO STOP AI RIFORNIMENTI DI ARMI, ANCHE PUTIN HA I SUOI GUAI: I GIOVANI RUSSI SONO SEMPRE PIÙ RESTII A FARSI AMMAZZARE PER IL DONBASS...

alessandro giuli arianna meloni fabia bettini federico mollicone fazzolari giovanbattista giovan battista

DAGOREPORT - E’ SCOPPIATO UN NUOVO “CASO GIULI”, ACCUSATO DA “LA VERITÀ” DI ESSERE “STATO DAVVERO GENEROSO CON LE INIZIATIVE CINEMATOGRAFICHE DELLA SINISTRA ITALIANA”. A PARTIRE DA FABIA BETTINI, ATTIVA DA OLTRE 15 ANNI NEL CINEMA, REA DI ESSERE LA SORELLA DI GOFFREDO (CI SONO SORELLE E SORELLE), PER FINIRE AI FONDI PER “VIDEOCITTÀ” DI FRANCESCO RUTELLI - GIULI QUERELA “LA VERITÀ” MA IL GIORNO DOPO RINCULA, ‘’COMMISSARIATO’’ DA PALAZZO CHIGI - UNO SCAZZO CHE FA VENIRE A GALLA UNA LOTTA INTERNA AI ‘’CAMERATI D’ITALIA’’ CHE HANNO SEMPRE BOLLATO GIULI COME CORPO ESTRANEO ALLA FIAMMA, CACCIATO A SUO TEMPO DAI “GABBIANI” DI COLLE OPPIO (GODE MOLLICONE CHE SOGNAVA IL MINISTERO DELLA CULTURA) - LA “MERITOCRAZIA”, DI CUI SI RIEMPIVA LA BOCCUCCIA LA DUCETTA, È STATA SEMPLICEMENTE SPAZZATA VIA DALL’APPARTENENZA POLITICA: SEI CON NOI, OK; SE SEI CONTRO, NIENTE FONDI - MENTRE SI SCRIVONO MINCHIATE SUI “COMUNISTI DEL CIAK”, IL MINISTERO DELLA SANTANCHÉ È FINITO AL CENTRO DELLE INDAGINI DELL’ANAC, L’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, PER FONDI DESTINATI A FESTIVAL DI CINEMA ORGANIZZATI DA TIZIANA ROCCA E GABRIELLA CARLUCCI…

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…