funerali franco battiato

ADDIO MAESTRO – L’ULTIMO SALUTO A FRANCO BATTIATO NELLA CAPPELLA ANNESSA A VILLA GRAZIA, A MILO: AMMESSI SOLO UN CENTINAIO DI PARENTI, AMICI, COLLEGHI TRA I QUALI CARMEN CONSOLI, LUCA MADONIA E UN GRUPPO DI COMPAGNI BUDDISTI – FUORI DALLA CASA UNA FOLLA DI AMMIRATORI HANNO SALUTATO CON UN LUNGO APPLAUSO IL PASSAGGIO DEL FERETRO – E PERSINO L’ETNA HA VOLUTO RENDERE OMAGGIO AL FIGLIO DELLA SUA TERRA… -VIDEO

 

 

Felice Cavallaro per "www.corriere.it"

 

i funerali di franco battiato 8

La lettura di un brano del Libro della Sapienza e di un passo del Vangelo, le Beatitudini, hanno segnato l’ultimo saluto di parenti e amici a Franco Battiato, scomparso martedì a 76 anni, nella cappella annessa a Villa Grazia, questo gioiello verde che il maestro aveva scelto come suo buen retiro. Qui, sotto l’Etna, a Milo, in una giornata di sole sarebbero arrivati a migliaia, ma la famiglia, il fratello Michele, sua figlia Grazia, hanno scoraggiato tutti optando per un rito privato. Con l’ingresso del giardino aperto solo ad amici cari come i musicisti più legati a lui, Alice, Carmen Consoli, Luca Madonia, Giovanni Caccamo e pochi altri.

franco battiato 1

 

I compagni buddisti

Ma c’era anche un gruppo di “compagni buddisti” ad ascoltare l’omelia di padre Guidalberto Bormolini, il sacerdote arrivato da Prato, presidente di TuttoèVita, una antica frequentazione con Battiato, e del parroco di Linguaglossa, don Guidalberto Bormolini, monaco e teologo, che tratteggia il trasporto mistico del poeta tante volte incontrato: «Un sincero e onesto ricercatore spirituale, un artista che aveva fatto della ricerca del divino uno scopo di vita».

 

Il saluto dell’Etna

i funerali di franco battiato 11

Un rito concluso mezz’ora dopo mezzogiorno quando dal cancello del giardino è comparsa fra gli applausi la macchina funebre con la bara di Battiato coperta da un cuscino di rose gialle. Ultimo viaggio con ritorno perché, dopo la cremazione, l’urna sarà collocata nella villa intitolata alla madre di Battiato. Espressa volontà del cantautore che tanti ammiratori avrebbero voluto raggiungere sotto l’Etna, il gigante buono dal quale Battiato trovava ispirazione e che a suo modo ha voluto salutare questo mistico artista.

 

L’ha fatto a mezzanotte con una eruzione leggera, quasi educata, come la descrive il vulcanologo Boris Behncke in un post su Facebook: «Sarà come dicono da queste parti che l’Etna abbia voluto mandare il suo saluto al grande maestro defunto. Lo ricorderemo così, non come parossismo numero 18’ (o ‘numero 22’ se si conta dal 13 dicembre 2020). In maniera del tutto sorprendente, intorno alla mezzanotte, si è riattivata la ‘Bocca della sella’ al cratere di Sud-Est, e fino all’alba ha dato uno spettacolo sublime...».

carmen consoli ai funerali di franco battiato 2

 

La folla degli ammiratori

Un po’ di cenere è arrivata a lambire Villa Grazia, una carezza del gigante attorno alla dimora dove è stata chiamata una agenzia specializzata per il servizio d’ordine. Ma è risultata discreta la presenza di carabinieri, agenti privati, vigili urbani, tutti sull’attenti al passaggio del feretro. Come è stata discreta la folla dei cronisti che rispetta le distanze e il momento limitandosi a qualche domanda rivolta agli ammessi. «Amici stretti?», chiede una giornalista. E un signore con i capelli grigi: «Amici da una vita». Non arrivano potenti, ma persone semplici, qualche parente. Un centinaio in tutto. Bussano al citofono e attendono perché ogni nome, ogni volto va controllato dal fratello Michele, da sua moglie o da Said, lo storico autista tuttofare, intristito come Anna la governante.

 

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Il ritorno del poeta

Un dolore riflesso nel manifesto del «lutto cittadino» proclamato dal sindaco Alfio Cosentino, negli striscioni per strada, sul cartello affisso all’inferriata della villa: «Ora guarirai da tutte le malattie». Dall’interno, un bimbo si affaccia incuriosito da parabole e telecamere, scruta dalla balaustra del passaggio rialzato, in giacca blu, giocando con una pallina da tennis, accanto a un gazebo dove si raccolgono amici, parenti, colleghi del maestro che nel buen retiro di Milo tornerà presto, senza andare più via.

 

 

 

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