wanda ferragamo

ADDIO A WANDA MILETTI FERRAGAMO, LA “SIGNORA DELLE SCARPE” AVEVA 96 ANNI - E’ STATA PRESIDENTE CON PIENI POTERI E PUGNO DI FERRO FINO A POCHI ANNI FA, QUANDO HA PASSATO IL TIMONE DELL'AZIENDA AL FIGLIO FERRUCCIO, CONTINUANDO PERÒ SEMPRE A OCCUPARSI DI TUTTO DA PRESIDENTE ONORARIO

Eva Desiderio per “il Giorno”

 

WANDA FERRAGAMO

«A Wanda che ho cercato in tutto il mondo e che ho trovato nel mio villaggio natio». È questa la dedica alla moglie Wanda Miletti Ferragamo che apre l' autobiografia di Salvatore Ferragamo, ' Il calzolaio dei sogni', e che racconta più di ogni altra cosa l' amore infinito tra due anime che sono state insieme per venti anni e che non si sono mai lasciate, nonostante la morte del grande creatore di calzature nel 1960.

 

Parole che toccano il cuore di tutti quelli che hanno conosciuto e avuto l' onore di avere l' affetto e la stima di questa imprenditrice infaticabile e visionaria che è scomparsa ieri nella casa di famiglia, il Palagio, sulla collina di Fiesole circondata dall' affetto dei figli, Ferruccio presidente di Salvatore Ferragamo Spa, Giovanna, Leonardo, mentre Massimo, l' ultimogenito che alla morte del padre aveva solo due anni, sta tornando da New York.

 

WANDA FERRAGAMO

Avrebbe compiuto 97 anni il prossimo dicembre la Signora Wanda come la chiamano tutti in azienda, e si è spenta nel sonno, nella casa dei sogni che guarda Firenze dove era entrata giovanissima sposa nel 1940 e dove ha cresciuto i sei figli: perché Fiamma di Sangiuliano Ferragamo, la primogenita, è scomparsa nel 1998 e Fulvia Visconti Ferragamo nell' aprile scorso, riempiendo di lacrime i suoi occhi sempre sorridenti e pieni di intelligenza. Dolori immensi che non hanno mai scalfito la sua compostezza.

 

«Quando camminavamo per Firenze Salvatore mi diceva che avrebbe voluto un giorno vestire le donne dalla testa ai piedi», raccontava con incredibile nostalgia del marito amatissimo e del genio della moda italiana che aveva fatto successo a Hollywood, re delle scarpe per le dive e i divi del cinema ma anche cultore dell' anatomia del piede umano. Un sogno questo del total look che proprio lei ha saputo realizzare, sedendosi alla scrivania di Salvatore il 1 settembre 1960 e mettendosi subito al lavoro, lei che fino al giorno prima si era occupata solo dei ragazzi e della casa. «Gli operai mi si fecero intorno, mi fecero coraggio e mi dissero. Signora, l'aiutiamo noi ad andare avanti!».

 

WANDA FERRAGAMO

E così è stata ricordava Wanda anche di recente seduta a quella stessa scrivania in quello stesso studio dove nulla è mai cambiato, salvo la collezione di antichee preziose bottiglie di profumo, come pure il ritratto del grande stilista delle calzature più belle del mondo che gli fece Pietro Annigoni e che lei ha carezzato con gli occhi ogni giorno.

 

SOLO martedì scorso ha salito per l' ultima volta le scale di Palazzo Feroni Spini la 'casa' nobilissima della maison fiorentina che ha nel mondo 4.000 dipendenti e porta avanti un messaggio di qualità e bellezza nella moda con pochi uguali, dove tutto parla di lei, del suo coraggio e della sua tenacia.

 

WANDA E SALVATORE FERRAGAMO

Presidente con pieni poteri e pugno di ferro fino a pochi anni fa, quando ha passato il timone dell' azienda al figlio Ferruccio, continuando però sempre a occuparsi di tutto da presidente onorario, a voler essere informata, a presenziare ai consigli di amministrazione con le sue belle perle al collo, i capelli perfetti, le scarpe col tacco di 7 centimetri come quel primo paio che le aveva fatto su misura il marito. Una condottiera per l' azienda ma sempre una madre attenta, affettuosa anche se severa, dolcissima coi tanti nipoti e bisnipoti che radunava a palazzo una volta l' anno per raccomandare loro di «essere sempre in armonia con tutto ciò che è buono e gradito al Signore».

 

TANTE le onorificenze, alcune lauree honoris causa, Cavaliere del Lavoro dal 1987, fondatrice del Museo Salvatore Ferragamo nel 1995 da una felice intuizione della figlia Fiamma, un amore sconfinato per Firenze con tanta attenzione alla città, ai fiorentini che il marito aveva scelto negli anni Trenta perché magnifici artigiani, ai suoi musei e alle opere di beneficenza, solidarietà, con contributi per la ricerca sulle malattie, sempre con quello stile di riservatezza che l' ha contraddistinta.

 

LO ZIO prete padre Alessandro Ferragamo nel 1940 aveva accompagnato il nipote Salvatore rientrato pieno di successi e di dollari a casa del medico del paese natio, Bonito (Avellino), il dottor Miletti che aveva una giovanissima figlia, Wanda, «bruna, giovane e slanciata» come la ricordava nell' autobiografia. «Zio, la voglio sposare». Fu amore a prima vista, un amore senza fine, fino a ieri pomeriggio. E per la moda italiana è un altro pezzo di storia che se ne va.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…