“ADESSO SCAPPO, COSÌ MI SPARATE E FINISCE TUTTO” - LE PRIME PAROLE ALLA POLIZIA DI ALFREDO ZENUCCHI, 57 ANNI EDICOLANTE BERGAMASCO, CHE HA UCCISO LA MOGLIE ROSSELLA COMINOTTI, 53 ANNI, IN UNA CAMERA D’ALBERGO IN LIGURIA: LE HA TAGLIATO LA GOLA CON UN RASOIO – L’UOMO HA RACCONTATO CHE VOLEVANO UCCIDERSI INSIEME, MA POI LUI NON HA AVUTO IL CORAGGIO DI SUICIDARSI - IL MOTIVO DELLA DECISIONE PARE FOSSE ECONOMICO: I DEBITI ACCUMULATI PER L’ACQUISTO DELL’EDICOLA E ALTRI AFFARI FINITI MALE - I DUE SI ERANO SPOSATI NOVE MESI FA: I VICINI PARLANO DI UNA COPPIA SCHIVA CHE...
1. UCCISA DAL MARITO CON UN RASOIO LUI: «VOLEVAMO MORIRE INSIEME»
Estratto dell’articolo di Marco Gasperetti per il “Corriere della Sera”
«Adesso scappo, così mi sparate e finisce tutto». Alle 13.30 Alfredo Zenucchi, 57 anni edicolante bergamasco, è appena uscito dalla sua Citroen C3 bianca. I carabinieri lo stanno per ammanettare: è lui l’assassino della moglie, Rossella Cominotti, 53 anni, nata in provincia di Mantova, un passato da parrucchiera.
L’ha uccisa sei ore prima, in una camera dell’Antica Locanda Luigina a Mattarana, una piccola località della Val di Vara, entroterra ligure, turistica d’estate ma deserta d’inverno. Alfredo sembra in stato confusionale davanti ai militari, però ha pianificato con razionalità la fuga. Poteva imboccare la vicina autostrada ma invece sceglie le tortuose strade che collegano la Liguria con la Toscana sperando di evitare telecamere, caselli, auto della polstrada. E invece a una curva ad aspettarlo ci sono i carabinieri della compagnia di Pontremoli. Lo cercavano da ore e geniale è la decisione di istituire un posto di blocco proprio nella zona più impensabile. [...]
Il movente, o i moventi, sono ancora tutti da decifrare. Alfredo è stato interrogato per ore dal pm Elisa Loris e dal maggiore Marco Di Iesu. Ha pianto ripetutamente, ha raccontato che quello doveva essere «il nostro ultimo viaggio perché volevamo ucciderci insieme, ma io non ce l’ho fatta, non ho avuto il coraggio».
Il motivo della decisione pare fosse economico: i debiti accumulati per l’acquisto dell’edicola e altri affari finiti male. Ipotesi tutte ancora da verificare, perché la modalità del delitto (la donna è stata uccisa con un colpo di rasoio alla gola), è molto anomala per una coppia che decide, insieme, di farla finita. Il corpo di Rossella è stato trovato ieri mattina intorno alle 8 da una donna delle pulizie dell’albergo [...] La donna era riversa sul letto, la gola squarciata, sangue dappertutto.
[...] I due coniugi avevano deciso di trascorrere il ponte dell’Immacolata in Val di Vara, dove erano arrivati una settimana fa in auto senza mai lasciare l’albergo, per festeggiare il compleanno di lui (che cadeva giovedì) ma anche di lei che aveva compiuto gli anni pochi giorni fa, il 27 novembre. Una data fatidica perché il giorno dopo, il 28, entrambi avevano deciso di chiudere l’edicola di Bonemerse, nel Cremonese. Pare che gli affari andassero male ma nessuno aveva avvertito amici e familiari e soprattutto i fornitori. Avevano appeso all’edicola un avviso «Alle 16.30 chiudiamo» ma nei giorni a seguire l’esercizio era rimasto serrato con pacchi e pacchi di giornali che si accumulavano sul selciato.
Ed è stato questo a insospettire il sindaco di Bonemerse, Luca Ferrarini. «[...] Ho interpellato i vicini di casa che mi hanno detto che non vedevano la coppia da un po’ di tempo. Nemmeno i familiari sapevano niente. Il 2 dicembre sono andato alla caserma dei carabinieri e ho raccontato che cosa stava accadendo». Giovedì 7 dicembre una cugina della vittima aveva poi lanciato un appello sui social.
2. ROSSELLA, L’EX PARRUCCHIERA CHE AMAVA VASCO E I CANI LE NOZZE SOLO NOVE MESI FA
Estratto dell’articolo di Francesca Morandi per il “Corriere della Sera”
Innamorata dei cani, fan di Vasco Rossi, non si perdeva una festa di paese quando le band suonavano le canzoni del suo mito. Erano queste le due grandi passioni di Rossella Cominotti, nata e cresciuta a Rivarolo Mantovano (Mantova), dove abitano l’anziana madre Sandra, la sorella Sabrina e la zia Francesca.
Da molti anni Rossella, 53 anni compiuti il 27 novembre, aveva lasciato il paese per Cremona. Qui aveva lavorato come parrucchiera in un salone in via Manzoni, in pieno centro storico. Persona «gentile, molto brava nella sua professione. Non dava molta confidenza, parlava poco», racconta di lei un ex collega che l’aveva poi persa di vista. [...]
Due grandi occhi azzurri, sorriso dolce, Rossella era «magrissima, perché ha sempre avuto problemi alimentari, una volta fu ricoverata in ospedale», continua l’amico.
Da qualche tempo la donna si era messa insieme ad Alfredo Zenucchi, 57 anni compiuti due giorni fa, lui nativo di Peia, paese in val Gandino, nella bergamasca, [...]
A gennaio di quest’anno la coppia aveva rilevato «Il cappellaio matto», l’edicola cartolibreria in via Roma a Bonemerse, paese a sei chilometri da Cremona, una comunità sgomenta, ora. Perché «erano persone molto gentili, disponibili, carine con i clienti — spiega la signora Benedetta Soldati —. Avevamo le attività vicine quindi ci vedevamo tutti i giorni. Due parole davanti al caffè, poi loro andavano in edicola». Il sindaco di Bonemerse, Luca Ferrarini, li aveva sposati il 9 marzo scorso.
Una cerimonia semplice, un bicchiere di prosecco offerto al bar del paese. [...] Coppia schiva, i Zenucchi. «Non li abbiamo mai sentiti urlare, non abbiamo mai assistito a liti particolari. Erano un po’ strani», dicono i vicini di casa a Cavatigozzi. «Lui non lo abbiamo praticamente mai visto, con lei avremo parlato tre volte in tutto. E per dire buongiorno o buonasera. Da mesi la casa sembrava come abbandonata. L’erba del giardino è cresciuta in maniera smisurata e abbiamo provveduto a tagliarla noi».
Pare che Rossella fosse in arretrato con le spese condominiali, irreperibile ai solleciti. Amava i cani, ma usciva di casa e li teneva giorno e notte, d’estate e d’inverno, in giardino, facendo storcere il naso ai condomini. Per questo, due animali le sono stati tolti: l’ultimo, un meticcio di nome Jolly, è stato affidato a un vicino. Un altro sarebbe scappato e non più tornato a casa.