“LA POLITICA OGGI AGLI ITALIANI APPARE IMPREPARATA E SENZA VISIONE” - L’ANALISI DI ALESSANDRA GHISLERI: “GLI INTERVENTI DEL GOVERNO PER QUESTA SECONDA ONDATA SONO STATI DEFINITI TARDIVI DAL 64% DEGLI INTERVISTATI, CON UN PICCO DEL 67,3% NELLE REGIONI DIVENUTE SUBITO ROSSE - NON DOVREBBERO ESSERCI INCERTEZZE, MA REGOLE CHIARE PER AVERE ALMENO UNA VISIONE SU CIÒ CHE POTRÀ ESSERE”
Alessandra Ghisleri per “la Stampa”
La fine dell' anno è sempre un momento importante in cui fare una riflessione sui 366 giorni appena trascorsi, e sì perché il 2020 è stato pure bisestile. I pensieri corrono veloci tra i ricordi e coincidono -quasi- sempre con il forte desiderio di trovare un importante riscatto nel tempo che si schiude con una nuova desinenza da ricordare che marca il + 1.
Si sostituisce il calendario formulando i famosi buoni propositi e augurandosi un anno migliore. Speranze e aspettative si fondono nel termine di questo 2020 che vorremmo rimpiazzare con qualcosa di meglio. Una simile speranza l' abbiamo vissuta all' inizio dell' estate quando «sembrava» che il virus stesse piano piano scomparendo dalle nostre vite, ma purtroppo era solo un miraggio nel grandangolo della luce estiva. Oggi siamo tornati alle limitazioni quotidiane.
GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA
Ma un po' più blande, dettate da un nuovo tipo di lockdown regionale stabilito dal 20° Dpcm dell' anno. Regioni Rosse, arancio o gialle ma è ancora forte la paura del contagio che è tornata a superare il timore di avere problemi con il lavoro e con la propria situazione economica (60,6% vs 25,1%), come nel periodo del primo lockdown.
Ora è il nostro amico ad essere contagiato, il vicino di casa, il compagno di lavoro. Non è più lontano e senza forma ora il virus è tra noi e con noi.
Rispetto all' inizio di questo 2020 oggi i cittadini italiani guardano il nostro Paese preoccupati sia per l' aspetto sanitario sia per l' aspetto economico lavorativo che risultano ugualmente in difficoltà con una maggiore -netta- preoccupazione per quelle aree che, con l' algoritmo, sono state riconosciute zone arancioni (aspetto sanitario nazionale 48,8 vs 45,6% aspetto economico/lavorativo). Gli interventi del governo per questa seconda ondata sono stati definiti tardivi dal 64% degli intervistati, con un picco del 67,3% nelle regioni rosse dalla prima rappresentazione del colore.
La politica - oggi - agli italiani appare impreparata e senza visione, perché una delle caratteristiche angoscianti della crisi attuale è sicuramente l' incertezza su ciò che potrà accadere. L' insicurezza per quanto riguarda tutte quelle situazioni attinenti le questioni importanti della vita di ciascuno è capace di mettere in atto importanti situazioni di stress a cui qualcuno dovrà dare risposte.
Perché tutte le condizioni di difficoltà rendono ancora più complicato il futuro che si dovrà affrontare. Peraltro, ogni decisione non appare mai limpida, chiara e trasparente. Tutto ha sempre un velo di mistero come, ad esempio, la suddivisione per colore nelle tre zone rosse arancio e giallo, per cui per il 47,9% si è ceduto a ragioni politiche piuttosto che ad un metodo scientifico basato su chiare analisi di dati aggiornati.
Tutti vogliamo salvare il Natale e i suoi significati che appartengono al valore della famiglia, al ritrovarsi, allo stare insieme, ma soprattutto alla nascita. Il pericolo verso cui corre il pensiero è che non si trasformi solo in una mera illusione come quella di questa estate, dove sembrava tutto bello e dove il virus appariva lontano e sedato, ma al ritorno ci ha riportato indietro di cinque mesi, nuovamente nel pieno della pandemia.
Organizziamoci adesso. Sì, perché augurandoci buon Natale desideriamo prepararci ad una nuova rinascita che è quella a cui tutti aspiriamo -soprattutto in questo nefasto 2020-. Ben il 53,1% è concorde con le nuove restrizioni, anche se questa convinzione trova i maggiori supporters nelle zone arancioni e gialle, minori in quelle rosse.
attilio fontana stefano bonaccini
Siamo tutti disponibili a maggiori sacrifici ora, se riuscissimo a salvare il valore del Natale in famiglia pure allargata non solo di primo grado. Tuttavia, non dovrebbero esserci incertezze, ma regole chiare per avere almeno una visione su ciò che potrà essere. La politica non ha nulla da perdere, ma tutto da guadagnare se avesse solo un po' più di coraggio e buon senso senza nascondersi dietro affermazioni scontate. Potrebbe veramente riuscire a fare alzare i calici agli italiani con una nuova speranza condivisa che non raccolga i sogni e tutti i sacrifici e i dolori dell' anno appena passato, ma che sia un vero brindisi ad una nuova Vita!