NON È UN PAESE PER GIORNALISTI – ALESSANDRO SALLUSTI È STATO CONDANNATO PER DIFFAMAZIONE NEI CONFRONTI DI NAPOLITANO – VITTORIO FELTRI: “SOLAMENTE IN QUESTO PAESE DI POLITICI DALLA MENTALITÀ ANTIQUATA, CHI DIFFAMA QUALCUNO RISCHIA LA GALERA. SOLO DALLE NOSTRE PARTI UN GIORNALISTA È TRATTATO COME UN CRIMINALE DA INCARCERARE” – LA PRECISAZIONE: "SALLUSTI È STATO CONDANNATO AL PAGAMENTO DI 30MILA EURO E NON ALLA GALERA. ANZI, FU PROPRIO IL PRESIDENTE NAPOLITANO NEL 2012 A CONCEDERE LA GRAZIA A SALLUSTI"
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Caro Dago,
avete pubblicato l'articolo odierno di Vittorio Feltri su Libero, che parla della sentenza del Tribunale di Roma di condanna di Sallusti per diffamazione del Presidente emerito Giorgio Napolitano.
Devo precisare che Sallusti è stato condannato al pagamento di 30.000 euro, oltre alle spese di lite, somma che verrà devoluta in beneficenza, e non alla galera, come si potrebbe capire da quanto scrive Feltri. Anzi, ricordo che fu proprio il Presidente Napolitano nel 2012 a concedere la grazia a Sallusti, commutando il carcere in pena pecuniaria.
Cordiali saluti
Il Portavoce del Presidente emerito Giorgio Napolitano
Giovanni Matteoli
Ieri il Tribunale di Roma ha depositato la sentenza, resa il 9 aprile 2021, con la quale condanna Alessandro Sallusti per diffamazione a mezzo stampa nei confronti del Presidente emerito Giorgio Napolitano. È quanto si legge in un comunicato della segreteria di Napolitano.
Vittorio Feltri per "Libero quotidiano"
Ci risiamo con una condanna penale inflitta a un giornalista il quale avrebbe diffamato l' ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Roba vecchia in ogni senso. Il collega punito dal tribunale di Roma è Alessandro Sallusti, direttore del Giornale, sul quale uscirono a suo tempo degli articoli critici contro il Capo dello Stato.
La sentenza parla di illecito civile e penale. E qui risiede la assurdità di tutta la vicenda. Perché solamente in questo Paese di politici dalla mentalità antiquata, direi fascista in senso spregiativo, chi diffama qualcuno rischia la galera.
In altre nazioni democratiche ed evolute, chi offende al massimo riceve una pena pecuniaria. Come accade per gli incidenti stradali. Tu se mi rompi la macchina mi risarcisci i danni, ma non vai in prigione.
Solo dalle nostre parti, dove le istituzioni fanno ribrezzo, un giornalista è trattato come un criminale da incarcerare. Tutto questo è incivile. Tanto è vero che non c' è un partito che proponga la modifica delle legge.
vittorio feltri alessandro sallustiSALLUSTI E FELTRIGIORGIO NAPOLITANO DISCORSOil presidente emerito giorgio napolitano (3)alessandro sallusti ph massimo sestiniSALLUSTI E FELTRIalessandro sallusti ph massimo sestini 1