“ALL’EPOCA L’AD DI AUTOSTRADE ERA TOMASI, PERCHÉ NON SI È INDAGATO SU DI LUI?” – È IL MOMENTO DEI VELENI DEGLI EX NEI PROCESSI CHE RIGUARDANO LA PASSATA GESTIONE DI AUTOSTRADE – PER IL CROLLO DELLA GALLERIA BERTÈ IN A26 DEL 2019, L'EX AD GIOVANNI CASTELLUCCI TIRA IN BALLO TOMASI, LA CUI POSIZIONE E' STATA ARCHIVIATA – L'INCHIESTA, CHE VEDE 47 IMPUTATI, RIGUARDA I FALSI REPORT SULLO STATO DEI VIADOTTI E IL MANCATO RISPETTO DELLE NORME EUROPEE PER LA SICUREZZA NELLE GALLERIE – LA STOCCATA DEI LEGALI DI CASTELLUCCI E LA REPLICA DI ASPI
Estratto dell'articolo di www.repubblica.it
crollo del soffitto di una galleria sulla a26 1
Arriva il momento dei veleni degli ex nei processi che coinvolgono la passata gestione di Autostrade. Nel 2019, anno in cui è crollata una parte della volta della galleria Bertè in A26, era amministratore delegato Roberto Tomasi.
"Ebbene, parrebbe lecito domandarsi il motivo per cui per l'anno 2019, la cui attenzione in riferimento ai controlli asseritamente inadeguati è stata indubbiamente maggiore rispetto agli anni pregressi soprattutto a seguito dei drammatici fatti del ponte Morandi, alcuna contestazione è stata mossa nei confronti del soggetto che è succeduto all'odierno imputato, vale a dire Roberto Tomasi".
A metterlo nero su bianco sono gli avvocati Carlo Longari e Lorenzo Contrada che assistono l'ex ad Giovanni Castellucci (per lunghi anni potente uomo di fiducia della famiglia Benetton) nel procedimento bis, quello nato dopo il crollo del ponte Morandi. Tomasi era stato sentito e la procura aveva ritenuto attendibili le sue dichiarazioni tanto da archiviare la sua posizione riconoscendo il cambio di passo della società.
L'inchiesta, che vede 47 imputati, riguarda i falsi report sullo stato dei viadotti, le barriere antirumore pericolose, il crollo della galleria e il mancato rispetto delle norme europee per la sicurezza nei tunnel.
roberto tomasi ad di autostrade
[…]
La risposta di Aspi
In riferimento alle dichiarazioni dei legali di Giovanni Castellucci nell’ambito del cosiddetto procedimento bis, nato in seguito al tragico evento del Morandi, i legali di Aspi affermano: “ […] Il rinvio a giudizio non riguarda solo il crollo della Galleria Bertè, bensì in generale il tema delle manutenzioni degli anni pregressi, periodo in cui l’Ingegner Castellucci era a capo dell’azienda”.
crollo del soffitto di una galleria sulla a26
I legali di Aspi ricordano altresì che “nell’ambito del filone bis, Roberto Tomasi è stato sentito non in veste di amministratore delegato, bensì proprio per il ruolo rivestito negli anni precedenti. In questo contesto Tomasi si è subito messo a disposizione dell’Autorità, chiarendo la sua posizione. La Procura nel merito ha giudicato le sue dichiarazioni attendibili e ha quindi stralciato e archiviato la sua posizione già in quella fase di indagine […]”.
giovanni castellucci 9giovanni castellucci 8roberto tomasi autostrade per l'italiagiovanni castellucciroberto tomasi 2roberto tomasi 1crollo del soffitto di una galleria sulla a26