OLTRE ALL’OMICIDIO DI LUCA SACCHI ARRIVANO NUOVE ACCUSE CONTRO DEL GROSSO (CONDANNATO A 27 ANNI PERCHE' RITENUTO ESECUTORE MATERIALE DEL DELITTO) E PIRINO (PRESENTE SUL LUOGO DELL’OMICIDIO): I DUE SONO STATI SORPRESI CON IL CELLULARE NELLA CELLA DEL CARCERE DI REBIBBIA - I TELEFONINI SAREBBERO STATI TROVATI DURANTE UNA PERQUISIZIONE CHE HA PORTATO AL SEQUESTRO DEI DISPOSITIVI...
Estratti da Il Messaggero
LUCA SACCHI E ANASTASIA KYLEMNIK
Oltre all'omicidio di Luca Sacchi, ucciso con un colpo di pistola alla testa nella notte tra il 23 e il 24 ottobre 2019 davanti a un pub nella zona di Colli Albani, ora sono a processo per il reato di accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti, previsto dall'articolo 391 ter del codice penale.
Durante una perquisizione nella loro cella di detenzione nel carcere di Rebibbia, sarebbero stati trovati in possesso di un telefono.
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Un nuovo processo che arriva dopo appena dieci giorni dalla decisione della Cassazione che ha reso definitiva la pena di 27 anni per Del Grosso, ritenuto esecutore materiale dell'omicidio. Mentre per gli altri imputati accusati di concorso in omicidio la Suprema Corte ha disposto un appello bis - per aumentare la pena, come chiesto dalla procura generale. Si tratta appunto di Pirino, presente sul luogo del delitto, e Marcello De Propris, accusato di aver fornito l'arma con cui è stato ucciso Sacchi, entrambi condannati a 25 anni in primo grado, fortemente ridotti (14 anni e 8 mesi) in appello.
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