ghiacciaio planpincieux-8

ALLARME A COURMAYEUR PER UNA MASSA DI GHIACCIO IN BILICO DEL VOLUME DEL DUOMO DI MILANO: IL SINDACO HA FATTO SCATTARE IL PIANO DI EMERGENZA DISPONENDO L’EVACUAZIONE DI 75 PERSONE – I 510MILA METRI CUBI DI MASSA POTREBBERO STACCARSI ENTRO TRE GIORNI A MENO CHE NON DIMINUISCANO LE TEMPERATURE - NEL CORSO DI MEZZO SECOLO LA SUPERFICIE DEI GHIACCIAI ITALIANI È PASSATA DA 527 CHILOMETRI QUADRATI AGLI ATTUALI 370… - VIDEO

 

Giacomo Nicola per "Il Messaggero"

 

ghiacciao courmayeur 2

Un luglio anomalo, il terzo più caldo di sempre con il 2016 e il 2019, mette a rischio i ghiacciai ovunque. A Courmayeur, in Valle D'Aosta, il Planpincieux corre verso il crollo. In bilico c'è una massa di ghiaccio del volume del Duomo di Milano. Ed è scattato il piano d'emergenza. Il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi,ha disposto che 75 persone tra residenti e turisti lasciassero le loro case della bassa Val Ferret, che è stata poi interdetta al transito.

 

ghiacciao courmayeur 1

Il fronte del ghiacciaio nei giorni scorsi ha ripreso a muoversi di quasi un metro al giorno, ma a preoccupare sono gli ultimi parametri rilevati. Per i tecnici della Fondazione Montagna Sicura e dell'assessorato regionale alle Opere pubbliche, si è delineato un nuovo settore, una seraccata separata dal ghiacciaio, che rischia di crollare. Ha un volume di 510mila metri cubi. Lo scorso anno, a fine settembre, l'allerta era scattata per una porzione stimata in 250mila metri cubi.

 

ghiacciao courmayeur 5

LE ZONE La nuova zonizzazione delle aree a rischio ne prevede una rossa che potrebbe essere travolta dalla massa densa della valanga prodotta dal crollo del ghiacciaio, e un'altra gialla che sarebbe raggiunta dalla nube di aerosol del crollo. Entrambe sono state sgomberate per precauzione: la situazione di rischio è ridotta nel tempo ma stimata in almeno tre giorni.

 

ghiacciao courmayeur 4

Tempo entro il quale potrebbe esserci il crollo, a meno che un nuovo calo delle temperature renda più forte il ghiacciaio. I residenti della zona gialla - che comprende Montitaz Damon, Montitaz Desot, e la parte bassa di Planpincieux escluso il nucleo storico del villaggio - erano 15, più circa 60 turisti.

 

ghiacciao courmayeur 3

Secondo il glaciologo di Fondazione Montagna Sicura, Fabrizio Troilo, «c'è un rischio di crollo istantaneo». La situazione, rispetto all'anno scorso, è diversa perché «ora c'è un corpo enorme di ghiaccio appoggiato alla roccia, slegato dalla dinamica a monte». Le dimensioni fanno impressione.

COURMAYEUR

 

«È stata evidenziata una porzione, rispetto al suo contorno, di circa mezzo milione di metri cubi ha detto Valerio Segor, dirigente dell'assessorato della Valle d'Aosta alle Opere pubbliche . È il volume del Duomo di Milano. Un campo da calcio con sopra 80 metri di ghiaccio. Nella sua caduta è in grado di fare notevoli danni e di fare anche molta strada».

 

LA SITUAZIONE Una situazione drammatica quanto estrema, che purtroppo è condivisa da tutti i ghiacciai alpini. «Fondono più rapidamente e in modo più intenso ormai sia per le temperature sempre più alte provocate dai gas serra sia per il darkening, cioè lo scurimento dovuto all'inquinamento industriale, alla fuliggine degli incendi, ai detriti e alle polveri, per cui riflettono meno le radiazioni del sole - spiega Guglielmina Adele Diolaiuti, docente di Geografia nel Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell'Università Statale di Milano ed esperta di Glaciologia e Climatologia Alpina- È una condizione pluridecennale, come dimostrato dal telerilevamento fatto per 40 anni attraverso i satelliti Landsat che hanno evidenziato il fenomeno anche in Groenlandia».

courmayeur

 

L'ultimo Catasto dei ghiacciai italiani, pubblicato nel 2015, documenta che nel corso di mezzo secolo la superficie dei ghiacciai italiani è passata da 527 chilometri quadrati agli attuali 370, ovvero è diminuita di quasi un terzo perdendo un'area pari al Lago di Como. Già alla fine dell'estate 2019 per le Alpi si confermava una generalizzata tendenza al regresso dei ghiacciai.

ghiacciaio planpincieux 7

 

Nelle scorse settimane il team del Corpo di Sorveglianza specializzato nel monitoraggio dei ghiacciai ha dato avvio alle rilevazioni sui 57 ghiacciai controllati all'interno del Parco Nazionale Gran Paradiso. Gli esiti sono stati negativi sia sul ghiacciaio del Ciardoney in Valle Soana, che in quello Grand Etret, in Valsavarenche. È un'agonia diffusa, ormai in fase di accelerazione

ghiacciaio planpincieux 10ghiacciaio planpincieux 1ghiacciaio planpincieux 5ghiacciaio planpincieux 11ghiacciaio planpincieux 2ghiacciaio planpincieux 3ghiacciaio planpincieux 4ghiacciaio planpincieux 6

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA