
ALTA TENSIONE A MILANO DURANTE IL CORTEO DEL 25 APRILE, DOVE LA BRIGATA EBRAICA È STATA DURAMENTE CONTESTATA CON CORI E GRIDA DA PARTE DI UN GRUPPO DI PRO PAL – A DIFFERENZA DELL’ANNO SCORSO, NON CI SONO STATI SCONTRI, GRAZIE ALLE TRATTATIVE CON GLI ORGANIZZATORI E LA SCORTA DELLA POLIZIA E DEI “CITY ANGELS” - ROMANO, DIRETTORE DEL MUSEO DELLA BRIGATA EBRAICA: “MA QUANDO POTREMO SFILARE SENZA LA SCORTA DELLA POLIZIA, QUANDO IL 25 APRILE TORNERÀ A ESSERE ‘LIBERO’?”
Estratto dell'articolo di Matteo Castagnoli per il "Corriere della Sera"
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[…]È finita dov’era iniziata un anno fa. Lo striscione della Brigata ebraica viene steso sotto il McDonald’s di piazza Duomo. Questa volta, però, le aste delle bandiere non si trasformano in bastoni per ferire e i volontari dei City angels sorridono, non devono difendere i manifestanti dall’aggressione dei pro Pal, da quei giovani che avevano sfoderato anche un coltellino. «Ce l’abbiamo fatta», sospirano liberando la tensione accumulata negli ultimi giorni e poi lungo quasi due chilometri di corteo, tra contestazioni e cori, da Porta Venezia al centro di Milano. Applausi. Abbracci.
Foto di gruppo: «Siamo riusciti a sfilare senza nessuno scontro. E abbiamo celebrato un 25 Aprile tutt’altro che sobrio», esulta Davide Romano, direttore del museo della Brigata ebraica, che risponde così all’invito del governo dei giorni scorsi.
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Eppure la tensione alla vigilia era tanta. Ieri polizia e carabinieri con scudi e caschi, insieme ai City angels, hanno cinturato lo spezzone di corteo milanese da cui spuntavano le bandiere di Israele. Un paio d’ore prima della partenza, 200 pro Pal si sono dati appuntamento insieme alla rete «No ddl Sicurezza» per prendersi la testa della manifestazione. […] Le trattative con gli organizzatori, però, hanno portato a un accordo: davanti a tutti, dieci bandiere palestinesi, poi il blocco si sarebbe dovuto aprire lasciando spazio all’Anpi, ai sindacati e ai partiti politici.
Come da tradizione. Di fatto sono passati solo i primi. E così, Brigata ebraica e pro Pal si sono trovati a poche centinaia di metri. Per qualche istante, lo spettro che potessero ricapitare le scene di un anno fa, di quell’aggressione alla comunità ebraica davanti al McDonald’s, c’è stato. Ma subito il cordone di City angels e forze dell’ordine ha sigillato le bandiere di Israele e quelle dell’Ucraina […]
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Le contestazioni hanno però segnato la marcia della comunità ebraica e ucraina. Le prime grida sono volate quando la Brigata s’è inserita nel corteo dei «90 mila» (stima dell’Anpi), un centinaio di metri dopo la partenza. I pro Pal: «Israele Stato terrorista». «Vergogna, uccidete i bambini, fate schifo. Fuori i fascisti». Le risposte dalle fila dei manifestanti: «Fuori Hamas dal corteo. Siete dei criminali. Liberate gli ostaggi», rilanciano tenendo in mano cartelli con scritto «Resistenza all’uso di scudi umani».
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[…] Anche se non ci sono stati scontri, se il corteo del 25 Aprile milanese ha superato la paura delle tensioni, Romano riflette: «Ma quando torneremo alla normalità? Quando potremo sfilare senza la scorta della polizia, che ringraziamo per essere stata perfetta nel tenere a bada i soliti fanatici? Quando il 25 Aprile tornerà a essere “libero”?».
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