
ALTOFORNO, BASSI ISTINTI - IMPRENDITORE SCOMPARSO A BRESCIA, NIPOTI ACCUSATI DI OMICIDIO. LA PROCURA CHIUDE L'INDAGINE SULLA SCOMPARSA DI MARIO BOZZOLI, SVANITO DALLA SUA FONDERIA DOPO AVER CHIAMATO LA MOGLIE. INDAGATI PER FAVOREGGIAMENTO DUE OPERAI - NEI GIORNI DOPO LA SCOMPARSA ERA STATO TROVATO MORTO SUICIDA UNO DEI DIPENDENTI, GHIRARDINI
(ANSA) - La Procura generale di Brescia ha chiuso le indagini sul delitto di Mario Bozzoli, l'imprenditore di Marcheno svanito nel nulla l'8 ottobre 2015 nella fonderia di cui era proprietario con il fratello. Il procuratore generale Pier Luigi Maria Dell'Osso ha firmato la chiusura indagini con l'accusa di omicidio per Alex e Giacomo Bozzoli, nipoti dell'imprenditore scomparso, e per favoreggiamento nei confronti degli operai Oscar Maggi e del senegalese Abu. La Procura generale di Brescia un anno fa aveva avocato l'inchiesta.
La chiusura dell'indagine sulla scomparsa di Mario Bozzoli arriva quasi quattro dopo la sera dell'otto ottobre 2015, quando l'imprenditore bresciano svanì nel nulla. Le nuove indagini hanno escluso quella che inizialmente sembrava l'ipotesi principale, ovvero che Bozzoli fosse finito nel forno. Gli accertamenti hanno escluso la presenza di tracce negli impianti della fonderia. Bozzoli sarebbe stato portato fuori dall'azienda.
giacomo bozzoli
fonderia bozzoli
alla ricerca del cadavere di giuseppe ghirardini
alex e adelio bozzoli
bozzoli
ghirardini
l auto ritrovata di giuseppe ghirardini
l arrivo di giacomo bozzoli alla caserma dei carabinieri