“AMANDA KNOX NON MI HA MAI CHIESTO SCUSA” - PATRICK LUMUMBA ASPETTA AL VARCO “FOXY KNOXY”, CONDANNATA IN APPELLO A TRE ANNI PER AVERLO ACCUSATO DELL'OMICIDIO DI MEREDITH KERCHER PER SAPENDO CHE ERA INNOCENTE: “CREDO NELLA GIUSTIZIA ITALIANA: HA SBAGLIATO, MI HA CALUNNIATO E MI ASPETTO CHE QUESTA CONDANNA SIA CONFERMATA”. OGGI IN CASSAZIONE È ATTESA L’UDIENZA DEL PROCESSO CONTRO LA KNOX E… - LA RISPOSTA DELL'IMPUTATA: "NON SONO UNA CALUNNIATRICE"
(ANSA) - "Credo nella giustizia italiana: Amanda ha sbagliato, mi ha calunniato e anche se lei non mi ha mai chiesto scusa, mi aspetto che questa condanna sia confermata". E' quanto afferma Patrick Lumumba entrando in Cassazione dove oggi è in programma l'udienza che vede imputata Amanda Knox.
La donna è stata condanna a tre anni per avere accusato Lumumba pur sapendolo innocente dell'omicidio di Meredith Kercher.
''Speriamo che oggi si metta fine a questa storia e la condanna accompagni Amanda per tutta vita", ha aggiunto l'uomo. Dal canto suo l'avvocato Carlo Pacelli ha aggiunto: "dopo la povera Meredith, Lumumba è la seconda vittima di questa vicenda giudiziaria. Noi chiediamo giustizia".
Meredith: Knox, ho fatto come Tony Soprano e sono svenuta. 'Non sono una bugiarda, non sono una calunniatrice' scrive su X
(ANSA) - "Ho fatto come Tony Soprano e sono svenuta": a scriverlo su X è Amanda Knox. Che in un altro passaggio rivendica: "non sono una bugiarda. Non sono una calunniatrice. Non ero presente a casa quando Meredith è stata assassinata". Lo fa in una serie di post pubblicati nella notte italiana alla vigilia della decisione della Cassazione sulla condanna a suo carico per calunnia a Patrick Lumumba in uno dei procedimenti scaturiti dall'indagine sull'omicidio di Meredith Kercher.
"Non stavo guardando le anatre - scrive Knox riferendosi allo svenimento -, stavo solo fissando il verdetto che mi arriverà dalla Corte suprema d'Italia. Non diventa più facile, non importa quante volte ci sono passato" "Ho combattuto contro questa accusa di diffamazione - scrive ancora Knox - sin dalla mia prima condanna nel 2009. Quando sono stata assolta dall'accusa di omicidio nel 2015, questa accusa è stata confermata, quindi ho fatto ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo nel 2019, che si è pronunciata a mio favore.
L'Italia ha ribaltato questa condanna e mi ha rimandato indietro per un nuovo processo l'anno scorso. Mi hanno dichiarato di nuovo colpevole e ora questo è il mio ultimo tentativo di riabilitare il mio nome una volta per tutte". "Ciò che mi fa davvero in... - scrive ancora - è che questa accusa minore è stata quella su cui si è basato l'intero processo per omicidio. Amanda è una bugiarda. Si è comportata come una persona colpevole, quindi deve essere colpevole di omicidio. Il mio interrogatorio, che i tribunali italiani hanno ritenuto illegale, ha fatto deragliare tutto. Patrick è stato trattenuto per due settimane e ha perso la sua attività.
Raffaele e io siamo stati ingiustamente condannati e mandati in prigione (poi definitivamente assolti - ndr). Il vero assassino, Rudy Guede, se l'è cavata con una condanna leggera. La famiglia Kercher è stata privata di certezze e di una conclusione". "Ancora oggi, la condanna continua a condizionarmi..." sostiene ancora Knox. "Di recente ho dovuto annullare un viaggio in Australia perché non potevo ottenere un visto. Perché? A causa del mio background 'criminale'" rivela.
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