CHI HA AMMAZZATO SHARON VERZENI? LE TELECAMERE PUBBLICHE HANNO RIPRESO DUE SAGOME CHE SI MUOVEVANO A PASSI SVELTI VICINO AL LUOGO IN CUI È STATA UCCISA LA BARISTA 33ENNE A TERNO D’ISOLA, IN PROVINCIA DI BERGAMO – LA RAGAZZA STAVA FACENDO JOGGING QUANDO È STATA RAGGIUNTA DA QUATTRO COLTELLATE: PER GLI INVESTIGATORI L’ASSASSINO CONOSCEVA I SUOI SPOSTAMENTI. NON HA UCCISO PER RAPINARLA, VISTO CHE LA VITTIMA AVEVA ANCORA IL CELLULARE IN MANO QUANDO È STATA RITROVATA IN UNA POZZA DI SANGUE, MA…
Estratto dell'articolo di Massimo Pisa per www.repubblica.it
Almeno un paio di ombre si muovono a passi svelti nel buio che avvolge il paese, poco prima o poco dopo l’una di notte. Non hanno ancora un volto e non è detto che non si stessero muovendo per fatti propri nei dintorni di via Castegnate e piazza 7 Martiri.
Ma è un punto di partenza per i carabinieri del Nucleo investigativo di Bergamo alle prese col rovello del delitto di Sharon Verzeni, accoltellata a morte nella notte tra lunedì e martedì con almeno quattro fendenti letali (l’autopsia in programma stamattina darà risultati più precisi) nella stretta via che taglia in due Terno d’Isola. Gli obiettivi delle telecamere pubbliche finora visionate non hanno inquadrato il momento dell’aggressione ma gli investigatori stanno raccogliendo le memorie elettroniche di impianti di videosorveglianza privati, tra banche, villette e locali, alla ricerca di sequenze significative […]
Sergio Ruocco, il compagno della 33enne barista — ieri la pasticceria Vanilla di Brembate, il luogo dove lavorava Sharon, era chiuso per lutto — è a Seriate da alcuni familiari. I sigilli sulla porta e sul cancello dell’appartamento di via Merelli, sequestrati come l’auto che la ragazza utilizzava per i suoi spostamenti, gli impediscono di tornare a casa e c’è anche il suo cellulare da analizzare, oltre a quello con cui la vittima ha lanciato il suo disperato Sos al 112, una volta che il pm Emanuele Marchisio disporrà la copia forense.
I carabinieri vogliono approfondire le conoscenze della coppia, sviluppare le ultime chiamate in entrata e in uscita così come le chat. Per questo l’elettricista verrà convocato nuovamente in caserma. Gli investigatori vogliono mettere a fuoco l’abitudine delle passeggiate notturne di Sharon Verzeni e i motivi per cui il fidanzato lunedì sera non l’ha accompagnata, a differenza del solito: stanchezza da lavoro mischiata ad afa, come spiegato dal ragazzo, o altro. Ruocco non è indagato e il sospetto di un suo coinvolgimento nel delitto non sfiora i familiari di Sharon Verzeni: «Assolutamente — dice papà Bruno dal citofono della sua villetta alla periferia di Bottanuco — anzi martedì era a cena da noi, è un ragazzo a posto. L’uscita dopo cena era un’abitudine, la dietologa le aveva chiesto di farlo per perdere qualche chilo e faceva sempre lo stesso giro».
Il sospetto degli inquirenti è che anche il killer ne conoscesse i movimenti. E che abbia aggredito non per derubare (il cellulare di Sharon era l’unico potenziale obiettivo, visto che il portafoglio lo aveva lasciato a casa, e le è rimasto in mano) ma per uccidere. Una persona conosciuta, capace di covare rancore per motivi ancora ignoti, o uno degli sbandati che a tarda ora popolano le panchine in centro. […]
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