“NETANYAHU HA SISTEMATICAMENTE MINATO LA POSSIBILITÀ DELLA SOLUZIONE DEI DUE STATI” – NEL SUO LIBRO DI MEMORIE ANGELA MERKEL PUNZECCHIA IL PREMIER ISRAELIANO, ACCUSANDOLO NON SOLO DI AVER SABOTATO LA POSSIBILITÀ DI RISOLVERE IL CONFLITTO IN MEDIO ORIENTE, MA DI AVER INCORAGGIATO L’INSEDIAMENTO DEI COLONI – L’EX CANCELLIERA HA RIVELATO DI AVERE UN RAPPORTO “MIGLIORE” CON IL PREDECESSORE DI “BIBI”: “MI PIACEVA EHUD OLMERT PERCHÉ POTEVO PARLARE CON LUI IN MODO DIRETTO E APERTO, ANCHE DI QUESTIONI ESPLOSIVE COME IL CONFLITTO PALESTINESE…”
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Angela Merkel non ha risparmiato un commento al vetriolo su Benjamin Netanyahu nel suo libro di memorie uscito martedì. Nel volume l’ex cancelliera tedesca ha rivelato come il premier israeliano abbia “sistematicamente minato la possibilità di una soluzione a due stati incoraggiando l’insediamento dei coloni. Abbiamo concordato di non essere d'accordo”.
Accanto al forte sostegno a Israele e il suo diritto a difendersi, soprattutto dopo il massacro del 7 ottobre, scrive che, a differenza di Netanyahu, personalmente le piaceva il suo predecessore Ehud Olmert perché poteva parlare con lui in modo diretto e aperto, anche di problemi e questioni esplosive come il conflitto palestinese.
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Nei capitoli in cui Merkel accenna al suo rapporto con Netanyahu, dimentica quasi la sua compostezza tedesca, accusando di essere aver sabotato la possibilità di risolvere il conflitto in Medio Oriente.
Merkel ha poi ricordato le sue visite in Israele. La prima nel 1991, poco dopo la riunificazione della Germania. Poi la seconda, 30 anni dopo la prima, poco dopo aver annunciato che si sarebbe dimessa da cancelliere. Ma la visita più memorabile per Merkel è stata nel 2008, durante le celebrazioni per il 60° anniversario della fondazione di Israele. Merkel tenne un discorso storico al plenum della Knesset, un discorso che ha iniziato in ebraico dicendo che la sicurezza di Israele è parte della "raison d'etre" della Germania.
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Nel libro, Merkel fa riferimento al massacro del 7 ottobre. Afferma che Israele è l'unica democrazia nella regione ed è sotto costante minaccia esistenziale, ed esprime sorpresa e stupore per il fatto che dopo l'attacco terroristico omicida, invece di ricevere solidarietà ed empatia, Israele e gli ebrei abbiano sperimentato un'enorme ondata di antisemitismo e odio in Germania e in molti altri paesi.
Scrive di sostenere pienamente il diritto dei cittadini a manifestare per i palestinesi e contro le politiche di Israele e Germania, ma mette in guardia contro l'abuso del diritto di protesta e della libertà di parola. «Tutti coloro che vivono in Germania - scrive Merkel - sono impegnati a rispettare le sue regole fondamentali, tra cui la lotta contro il razzismo e l'antisemitismo».
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