arresto angelo casamonica

IL SOLITO MAGNA MAGNA – ANGELO CASAMONICA, UNO DEI RAMPOLLI DEL CLAN ROMANO, A GIUDIZIO PER ESTORSIONE AGGRAVATA: ANDAVA A MANGIARE IN DIVERSI RISTORANTI DELLA CAPITALE SENZA PAGARE, CON CONTI CHE ARRIVAVANO FINO A 300 EURO A PERSONA, MINACCIANDO I TITOLARI DI RIPERCUSSIONI – SECONDO LA PROCURA AVREBBE RICATTATO 13 RISTORATORI E ALMENO 6 AVREBBERO RIFIUTATO…

Adelaide Pierucci per "il Messaggero"

 

ARRESTO ANGELO CASAMONICA

Pranzi non pagati, terminati con l' estorsione. Si siede a tavola, ordina menu alla carta, degusta vini pregiati e poi saluta e se ne va. Angelo Casamonica, classe 1981, uno dei rampolli dell' omonimo clan, per mesi si è reso protagonista dal centro alla periferia, di una serie di taglieggiamenti da gourmet. Pranzi e cene a scrocco, intimati a una sfilza di ristoratori, che ora lo hanno portato a giudizio per estorsione aggravata.

 

RISTORANTI ESTORSIONE

A piazzale Clodio infatti i pranzi gratis non sono stati inquadrati come le solite insolvenze fraudolente contestate a chi mangia e scappa via, ma come estorsioni seriali, perché il vitto senza esborsi veniva imposto con atteggiamenti intimidatori.

 

Ogni visita al malcapitato ristoratore di turno, hanno ricostruito i carabinieri del Quadraro, è stata anticipata dall' uomo con una telefonata: «Sono il nipote di Zi' Vittorio, avete presente il potente rom dei funerali alla Padrino? Ecco, siamo in due. Vengo a cena, e in compagnia. Trattatemi bene. Per il prezzo ci metteremo d' accordo in futuro».

 

Ossia: non chiedetemi il conto ed eviterete guai, tanto non pago.

 

IL RICATTO

RISTORANTI

A Angelo Casamonica non interessava il menu del giorno. Ordinava, pretendendo specialità, ma senza esagerare. Le cene più costose contestate si aggiravano sui cento euro per due persone.

 

Il timore degli investigatori che il giro possa essere stato ben più ampio. Non appena un ristoratore stanco delle pressioni di Casamonica ha messo in allerta i carabinieri il cellulare del sospettato è stato sequestrato, su ordine del pm Andrea Cusani, e controllato. Ed è emerso che in poche settimane l' indagato aveva chiamato un centinaio di ristoratori, da Colli Albani a Centocelle da Torrespaccata a Monti.

SCROCCONI AL RISTORANTE

 

I destinatari delle telefonate del ricattatore non si sono dimostrati sempre collaborativi. Alcuni hanno preferito tacere o glissare. Ora ad Angelo Casamonica, 39 anni, il suo vizio criminale costerà un processo.

 

L' ACCUSA

La Procura ha chiesto e ottenuto il suo rinvio a giudizio contestandogli 13 estorsioni nei confronti di altrettanti ristoratori, di cui 6 non sono andate a buon fine perché alcuni, fiutato il ricatto, si sono rifiutati di farlo sedere a tavola.

 

SCROCCONI AL RISTORANTE

L' indagine è partita dalla denuncia presentata tre anni fa da un ristoratore. Quest' ultimo ha riferito di aver ricevuto una telefonata da un uomo che si era presentato come «un Casamonica», per poi precisare di essere il nipote di zio Vittorio e Quirino (ossia, Guerino Casamonica).

 

Aveva poi aggiunto che doveva festeggiare una ricorrenza con la propria compagna, con «la precisazione intimidatoria rivolta al proprio interlocutore che avrebbe dovuto sapere come andavano certe cose e che non poteva certo spiegarle per telefono».

 

SCROCCONI AL RISTORANTE

Un giro di parole per far intendere al titolare che voleva cenare a credito. Partendo da questa denuncia gli investigatori hanno acquisito i tabulati telefonici dell' utenza in uso ad Angelo Casamonica e hanno individuato un centinaio di chiamate effettuate negli ultimi mesi a vari ristoranti sparsi per tutta Roma.

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