gatto divorzio

E IL GATTO CHI SE LO PRENDE? – IN UN PAESE DOVE NASCONO SEMPRE MENO BAMBINI I TRIBUNALI ORMAI SONO COSTRETTI A OCCUPARSI DELL’AFFIDAMENTO CONGIUNTO DI CANI E GATTI NEI CASI DI SEPARAZIONE – IN SICILIA IL MICIO DI UNA COPPIA POTRÀ FREQUENTARE GLI EX CONIUGI A SETTIMANE ALTERNE, PROPRIO COME FOSSE UN FIGLIO: È LA PRIMA SENTENZA DEL GENERE IN ITALIA

Azzurra Barbuto per “Libero Quotidiano”

 

DIVORZIO 6

L' amore nei confronti del partner finisce, quello verso il proprio animale domestico resta e non deve essere compromesso in caso di divorzio bensì salvaguardato nell' interesse delle parti e soprattutto della bestia stessa. In virtù di questo sacrosanto principio la settimana scorsa il tribunale di Sciacca, provincia di Agrigento, ha emesso una sentenza innovativa destinata a fare giurisprudenza, con la quale ha deciso il destino dei cuccioli di casa nell' ambito di una separazione non consensuale: il micio è stato dato in affidamento all' ex marito, mentre fido potrà frequentare gli ex coniugi a settimane alterne, proprio come fosse un figlio.

 

motociclista con gatto a rio de janeiro

«Rivelato che in mancanza di accordi condivisi e sul presupposto che il sentimento per gli animali costituisce un valore meritevole di tutela, anche in relazione al benessere dell' animale stesso, (il tribunale) assegna il gatto al resistente che dalla sommaria istruttoria appare assicurare il migliore sviluppo possibile dell' identità dell' animale e il cane, indipendentemente dall' eventuale intestazione risultante nel microchip, ad entrambe le parti, a settimane alterne, con spese veterinarie e straordinarie al 50%», si legge sul dispositivo.

 

È la prima volta in Italia che un giudice, riconoscendo ai nostri amici a quattro zampe piena tutela giuridica in caso di separazione e valenza affettiva, stabilisce le regole inerenti al loro affidamento nonché la ripartizione delle spese che li riguardano tra marito e moglie che vogliano prendere strade diverse.

non voglio. piu

 

PARI DIRITTO

In una società in cui le coppie fanno sempre meno figli ed adottano sempre di più animaletti, considerato anche l' aumento del numero delle separazione, si è creato un vuoto normativo che adesso impone un intervento legislativo che non può essere demandato solo alla giurisprudenza: a chi spetta tenersi il cane?

 

GATTO

Allorché lui e lei, avvelenati dai rancori che spesso accompagnano la separazione, tanto più se giudiziale, non riescano a mettersi d' accordo, ecco che interviene il tribunale statuendo il pari diritto degli ex di continuare a coltivare la relazione personale con fido, il quale non deve patire sul suo pelo le ripercussioni della fine della storia d' amore tra i suoi padroni.

cani e gatti per un obiettivo comune

 

Dal momento che cani e gatti da compagnia che vivono in modo stabile nelle abitazioni degli italiani sono circa 15 milioni e il numero dei divorziati è più che quadruplicato dal 1991, seguitando a lievitare di anno in anno, la problematica è più che sentita dalle famiglie della penisola e adesso esiste finalmente un precedente giurisprudenziale, in base al quale l' affido condiviso dovrebbe costituire oltre che la norma anche la scelta migliore per tutti. Di certo è la meno traumatica sia per i protagonisti principali sia per i cuccioli.

 

il gatto dietro la tv

DISTACCO TRAUMATICO

Se la separazione è uno degli eventi più stressanti che possano capitare nel corso dell' esistenza, essa diventa ancora più pesante qualora al distacco dal partner, al trasloco, al cambio di abitudini, si aggiunge l' allontanamento forzato e brusco dal nostro migliore amico, fido o micio che sia. Rinunciare alla presenza del nostro pet può accentuare di gran lunga il dolore e l' eventuale stato depressivo che insorge a ridosso della disgregazione di un nucleo familiare, la quale viene spesso vissuta come un fallimento da entrambe le parti. Insomma, di un marito e di una moglie si può - sebbene con fatica - fare a meno, il nostro animale domestico invece è indispensabile.

ll cane nora con archie e il gatto

 

Senza le sue fusa, la sua presenza silenziosa, il suo scodinzolare, ci sentiremmo persi. Ci piace tornare a casa e trovare lì, fermo sulla soglia ad aspettarci felice chi non ci tradirà mai. E se nostro marito è scappato via con la sua giovane amante o nostra moglie ci ha scaricati per un uomo più aitante, pazienza. Ce ne faremo una ragione.

mary sedgwick 4buongiorno!

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…