ANNAMO BENE: IN GRAN BRETAGNA L’EMERGENZA CARCERI È TALMENTE FUORI CONTROLLO CHE IL GOVERNO IMPONE AI GIUDICI DI MANDARE MENO PERSONE POSSIBILI IN PRIGIONE - LA MISURA RIGUARDA CRIMINALI COME STUPRATORI GIÀ CONDANNATI, LADRI E TOPI DI APPARTAMENTO, MA ANCHE CHI STA GIÀ SCONTANDO UNA PENA DIETRO LE SBARRE – L’OPINIONE PUBBLICA ASFALTA RISHI SUNAK E I TORY CHE HANNO FATTO DELLA SICUREZZA IL LORO GRIMALDELLO, MA LA SOLUZIONE DEI CONSERVATORI È DI SPEDIRE I CRIMINALI A…
Estratto dell’articolo di Antonello Guerrera per www.repubblica.it
Le carceri britanniche sono strapiene. Non c’è più spazio. Dunque, i giudici sono stati clamorosamente istruiti dal governo di mandare quante meno persone possibile in prigione dalla prossima settimana, inclusi criminali come stupratori già condannati, ladri e topi di appartamento. Una misura “temporanea”, ma i problemi sono strutturali e nel frattempo infiammano tabloid, commentatori e l’opinione pubblica. Anche perché tutto questo accade con al potere i tory, che hanno fatto della sicurezza e della certezza della pena una loro costante bandiera negli ultimi decenni.
Invece, a vedere le reazioni di oggi, siamo quasi allo psicodramma nazionale. “Ma che vergogna!”, titola il "Daily Express". La realtà è innegabile, come racconta il “Times" di oggi: i penitenziari nel Regno Unito sono colmi fino all’orlo. La massima capacità delle prigioni di Inghilterra e Galles è 88.670 e al momento sono ospitati già 88.016 detenuti.
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Non solo. L’emergenza è così lampante che saranno liberati preventivamente altri detenuti che già stanno scontando la loro pena, un numero che il ministero della Giustizia britannico non ha ancora precisato. Le cose non possono che peggiorare. Secondo stime dello stesso esecutivo di Rishi Sunak, la popolazione carceraria in Inghilterra e Galles è destinata a salire a 89.100 entro il prossimo novembre, a 94.400 entro la primavera 2025 e addirittura a 106mila nel 2027. Una spirale in questo momento inarrestabile.
Ma come si è arrivati a una situazione così drammatica nelle carceri britanniche? Innanzitutto, il governo conservatore in carica non ha rispettato le promesse elettorali: nel 2019 l’ex primo ministro Boris Johnson andò al potere annunciando, tra le altre cose, 20mila nuovi posti nelle prigioni entro la metà del 2020. Tutte fantasie mai diventate realtà. […]
Inoltre, c’è un secondo fattore: nell’ultimo anno, per smaltire il gran numero di casi in attesa di giudizio (63mila) accumulatisi a causa dell’emergenza Covid, il governo ha accelerato i processi, tenendo i tribunali aperti più a lungo. Il risultato è che, nei mesi recenti, i giudici hanno emesso troppe sentenze e ordini di detenzione, oltre l’attuale portata del sistema carcerario inglese e gallese, e così si è arrivati a questa assurda situazione.
Il governo britannico è così disperato che sta cercando addirittura di mandare una parte dei detenuti a scontare la pena all’estero. Il ministro della Giustizia, Alex Chalk, ha chiesto all’Estonia di poter affittare celle libere nel Paese baltico. Da Whitehall sottolineano che anche Norvegia e Belgio in passato hanno fatto lo stesso. Ma certo l’imbarazzo per la Gran Bretagna è evidente. […]
rishi sunak e la sua penna cancellabile 3carcere 2carcere 1rishi sunak fa benzina