antonio urgias alghero

“IO IN GALERA NON CI TORNO, GUARDATE COME MUORE UN UOMO” – ANTONIO URGIAS, L’OPERATORE ECOLOGICO CHE HA GAMBIZZATO DUE COLLEGHI E POI SI È SUICIDATO, AD ALGHERO, CONTESTAVA UNA TRATTENUTA ILLEGITTIMA SULLO STIPENDIO, MA DALL'AZIENDA GLI RIMPROVERAVANO ASSENZE E TURNI SALTATI – URGIAS ERA STATO ASSUNTO POCO PIÙ DI UN ANNO FA E SIN DALL’INIZIO I DIRIGENTI HANNO AVUTO PROBLEMI NEL GESTIRE IL RAPPORTO DI LAVORO A CAUSA DEL SUO CARATTERE “DIFFICILE”– IL COLLEGA CHE L’HA FERMATO: “SONO RIUSCITO A IMPEDIRGLI DI SPARARE ALTRI COLPI AI DUE CHE ERANO A TERRA MA…"

antonio urgias

Alberto Pinna per www.corriere.it

 

Assenze, turni saltati, contestazioni sul lavoro. La discussione fra un netturbino e due dirigenti nell’ufficio della società che gestisce il servizio di igiene urbana di Alghero si è improvvisamente accesa: l’uomo contestava urlando una trattenuta sullo stipendio. Si è precipitato fuori dal cantiere, è ritornato pochi minuti dopo con una pistola:«Adesso vi faccio vedere». Ha puntato l’arma alle gambe dei due e ha sparato. 

 

operatore ecologico spara a due colleghi e si suicida 2

Ha spintonato un compagno di lavoro che cercava di fermarlo e ha urlato:«Io in galera non ci torno, guardate come muore un uomo». Ha accostato la pistola sulla fronte e ha premuto il grilletto. «Sono riuscito a impedirgli di sparare altri colpi ai due che erano a terra — ha riferito il collega Stefano Livesi — ma è riuscito a svincolarsi e purtroppo non ho potuto far nulla per evitare che si uccidesse».

 

Ferimento e suicidio all’alba. Antonio Urgias, 44 anni, piccoli precedenti penali, ha gambizzato l’ingegnere Ivani Cherchi, 47, direttore e capocantiere, e Sergio Florulli, 50 anni, ragioniere. Il netturbino si è presentato al lavoro alle 5,30 nell’ecocentro di Unghias Galantè, vicino alla zona industriale di San Marco, e ha subito contestato orari e destinazione. Cherchi lo ha ripreso. Gli sono stati ricordati rilievi precedenti, pare anche oggetto di note scritte.

 

operatore ecologico spara a due colleghi e si suicida 1

Urgias ha replicato, protestando anche per un centinaio di euro, mancanti — a suo dire — dalla busta paga e non ha ritenuto fondate le spiegazioni di Florulli. Si è alzato ed è uscito gridando dall’ufficio. È andato verso l’auto (dove teneva la pistola) parcheggiata fuori dall’ecocentro. Quando è ritornato era fuori di sé, impugnava la rivoltella e subito sparato. Cherchi e Florulli si sono accasciati, un collega ha cercato di disarmarlo, altri sono usciti per chiedere aiuto e chiamare ambulanza e carabinieri. Urgias si è trascinato su una sedia e si è sparato.

 

operatore ecologico spara a due colleghi e si suicida 3

Era stato assunto poco più di un anno fa; con qualche riserva, per i suoi trascorsi, e per il carattere «difficile»; sin dall’inizio i dirigenti hanno avuto problemi nel gestire il rapporto di lavoro. Per anni Urgias ha campato di lavori precari, viveva a Sa Segada, frazione nei pressi dell’aeroporto di Fertilia, nei locali di una scuola in disuso, affidati al comitato di quartiere e destinati ad uso sociale. Lascia la compagna e una figlia. Cherchi e Florulli sono in ospedale, in prognosi riservata ma non in pericolo di vita.

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