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APOCALYPSE NOW - A SETTE ANNI DALL’INCIDENTE NUCLEARE DI FUKUSHIMA UN FOTOGRAFO 25ENNE SI È ADDENTRATO PER LE STRADE DISABITATE DEL DISTRETTO NUCLEARE, LÌ DOVE IL TEMPO SEMBRA ESSERSI FERMATO ALL’11 MARZO 2011 – “MI HA RICORDATO QUANTO SIA FRAGILE LA VITA”. ANCORA OGGI I VALORI DI CONTAMINAZIONE RADIOATTIVA SONO FINO A 100 VOLTE SUPERIORI ALLA NORMA

 

DAGONEWS

 

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Nel distretto nucleare di Fukushima è tutto fermo all’11 marzo del 2011. È uno scenario post-apocalittico quello fotografato dal 25enne londinese James Galbraith che si è addentrato nelle strade e nei negozi dell’area rimasta per sempre bloccata nel tempo.

 

«Camminare per quelle strade e in quegli edifici mi ha mostrato quell’attimo che è passato alla storia – ha raccontato dopo il suo viaggio – All’interno dei negozi e delle abitazioni è rimasto tutto esattamente come al momento dell’abbandono della zona. Ci sono oggetti sparsi sui pavimenti dei negozi, gettati giù dalla potente scossa, e tutto è immobile. 

 

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L'atmosfera ricorda quanto sia fragile la vita. Ho scattato foto per tutta la mia esistenza, quando ero piccolo mio padre era un fotografo dilettante. Vedevo le sue foto, mi lasciava scattare con la sua macchina e per me è diventata una grande passione».

 

Nel 2011 un potentissimo terremoto, seguito da uno tsunami, devastò le coste del Giappone, causando circa 18mila vittime. Città e paesi vennero distrutti e la centrale nucleare di Fukushima subì danni spaventosi, dando il via alla crisi nucleare più complessa dopo quella causata dall’incidente di Chernobyl nel 1986.

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Subito dopo il disastro, nell’ambiente si dispersero materiali radioattivi: a sette anni di distanza, secondo i dati di Greenpeace Giappone, la situazione a Fukushima è ancora molto grave, con alcune aree che presentano valori di contaminazione radioattiva fino a 100 volte superiore alle norme. 

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