big google trips

E LA PRIVACY SE NE VA A FANGOOGLE - LA NUOVA APP PER I TURISTI, “GOOGLE TRIPS”, SETACCIA TRA LE NOSTRE MAIL E CI PROPONE ITINERARI E CONSIGLI PER I VIAGGI. CON IL NOSTRO OK, LE APP SANNO TUTTO CIO’ CHE FACCIAMO, DOVE E QUANDO

Jaime D’Alessandro per “La Repubblica

 

GOOGLE TRIPSGOOGLE TRIPS

Del viaggio in Scozia e di quello in India ricorda molto se non tutto. Google Trips, lanciata da poco sugli app store, è una memoria automatica che setaccia fra le mail e raccoglie in ordine cronologico le prenotazioni di ogni volo, notte in hotel, ristorante o vettura noleggiata. Poi propone itinerari, dà consigli generici sui ristoranti, indicazioni sui trasporti. Fin qui il futuro, quel che faremo. Ma è guardando ai viaggi passati che spaventa, perché a volte ricostruisce con esattezza i percorsi che abbiamo fatto.

KONIGSBERG - KALININGRADKONIGSBERG - KALININGRAD

 

Una giornata ad Edimburgo in sette tappe, dai Princes Street Gardens al Castello esattamente in quell’ordine; un’altra a Cochin, in Kerala, dal vecchio forte al quartiere ebraico in altre sette tappe proposte; una a San Francisco. «Il 74 per cento delle persone si snerva nell’occuparsi dei dettagli del viaggio», spiegano da Google. «Vogliamo ridurre quel fastidio e aiutare a divertirsi in vacanza».

 

E ancora: «Abbiamo unito automaticamente i luoghi, le attrazioni e le gemme locali più popolari in percorsi giornalieri, basandoci sulle visite passate di altri viaggiatori». Persone delle quali si conoscono gli spostamenti. Nel nostro caso si tratterebbe di una coincidenza. Rappresentiamo il cliché del turismo da big data. In sette tappe. Eppure l’app ha chiesto il permesso di accedere, oltre alla posta di Gmail, anche alla nostra posizione e grazie a quella registra dove andiamo.

KONIGSBERG - KALININGRAD 2KONIGSBERG - KALININGRAD 2

 

L’algoritmo di Google Trips è ispirato alla teoria dei grafi che 280 anni fa venne formulata dallo svizzero Leonhard Euler (Eulero) e al suo “problema dei sette ponti di Königsberg”. Oggi la città si chiama Kaliningrad, è sul Baltico, ed è attraversata dal fiume Pregel. Le due isole e le varie zone delle città erano collegate da sette ponti. Per risolvere il problema bisognava tracciare il percorso di una passeggiata che passasse su tutti e sette i ponti una sola volta. Come è stato risolto oggi? Con quel che Eric Schmidt, a capo di Google fino al 2011, ci disse sei anni fa: «Con il vostro permesso, grazie alla tecnologia e alla diffusione degli smartphone, costruiremo dei servizi su misura ora inimmaginabili ».

eric schmidt a davoseric schmidt a davos

 

Fa il paio con quel che ha dichiarato Margo Seltzer, docente di Scienze informatiche a Harvard, al World Economic Forum di Davos del 2015: «La privacy cosi come l’abbiamo conosciuta non è più possibile. Il modo convenzionale che abbiamo di pensarla è morto». Con il nostro permesso, però. Perché poi alla fine quel permesso lo diamo sempre. I servizi sono gratuiti, anche se hanno un prezzo da pagare, e pazienza se poi la nostra vita viene tracciata. Non è una novità.

 

TRIPADVISOR 3TRIPADVISOR 3

Di app che seguono quel che facciamo ce ne sono tante. TripAdvisor forma un diario automatico dei nostri spostamenti punteggiando la mappa di tutte le foto che abbiamo scattato. Rove vi dice dove siete andati e quanto ci siete stati. E lo stesso si può dire di AutoDiary e soprattutto di DayPath. E sono solo alcune fra le tante sul mercato. Mike Lee, ingegnere che alla Apple ha lavorato al dipartimento “App review” destinato al controllo delle app proposte da terzi per il negozio online della multinazionale di Tim Cook, in un’intervista di qualche tempo fa si è lamentato di quanto il suo gruppo fosse sottodimensionato per la mole di lavoro da svolgere e di quanti buontemponi cercassero di farsi pubblicare applicazioni infarcite di immagini di genitali maschili.

tripadvisortripadvisor

 

La sfida adesso è invece cercare di limitare quelli che richiedono senza giustificazioni l’accesso alle nostre pagine sui social network o alla geolocalizzazione. E anche quando la richiesta è sensata in relazione al servizio fornito, non c’è alcuna garanzia che poi quei dati non vengano venduti o usati altrove per fini differenti in altra sede.

 

«Usiamo i big data per sapere più di noi stessi, ma alla fine compagnie private o governi sapranno molto più di quel che vorremmo», disse una volta Jim Gosler, ex direttore del Clandestine Information Technology Office alla Central Intelligence Agency, la Cia. Non esattamente un pericoloso comunista.

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...