fabio rampelli giorgia arianna meloni

I DOLORI DI ARIANNA, LA SIGNORA DELLE TESSERE – LA SORELLA DI GIORGIA MELONI, CAPO DELLA SEGRETERIA POLITICA DI FDI, LAVORA PER FAR VINCERE UN CANDIDATO VICINO ALLA PREMIER AL CONGRESSO ROMANO DEL PARTITO, DOVE ANDRA’ IN SCENA UNA SFIDA CON L’ALA DEI “GABBIANI” DI FABIO RAMPELLI – LUNEDÌ SI CHIUDE IL TESSERAMENTO. E LA “SORELLA D'ITALIA” HA CONVOCATO UNO A UNO DIRIGENTI E PARLAMENTARI PIÙ FEDELI E HA CHIESTO A OGNUNO DI PORTARE…

Estratto dell’articolo di Giacomo Salvini per “il Fatto Quotidiano”

 

arianna meloni assemblea fdi

Arianna Meloni, sorella della presidente del Consiglio Giorgia e capo del tesseramento di Fratelli d’Italia, sta lavorando per far vincere un candidato vicino alla premier al congresso romano del partito, l’unico in tutta Italia dove si potrebbe verificare una sfida vera tra l’ala meloniana e quella dei “Gabbiani” di Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e padrino politico di Meloni.

 

Lunedì scadono i termini per il tesseramento del partito a Roma e l’obiettivo della sorella della premier è quello di arrivare a quella data con più tesserati rispetto a quelli portati da Rampelli ed esponenti a lui vicini: le regole del congresso devono essere ancora scritte da una commissione presieduta proprio da Arianna Meloni, ma l’anima di Fratelli d’Italia che avrà più tessere avrà un maggior vantaggio per assicurarsi il partito romano.

 

francesco lollobrigida e le sorelle Meloni meme by edoardo baraldi

Così negli ultimi giorni la sorella della premier non ha solo ricordato ai dirigenti romani di tesserare più persone possibili entro il 16 ottobre, ma si è mossa anche per far sì che questo avvenisse in favore dell’ala meloniana: ha convocato uno a uno dirigenti e parlamentari più importanti vicini a lei e alla sorella Giorgia nella Capitale, e ha chiesto loro quante tessere fossero in grado di portare alla causa di Fratelli d’Italia [...]

 

Arianna Meloni ha chiesto a ogni dirigente una quota specifica a seconda del peso politico e anche l’esperienza nel partito. Ai più “anziani” è arrivata a chiedere fino a mille-duemila tessere nei municipi di Roma in cui il partito va meglio (quindi quelli di periferia: dal sesto “delle Torri”, zona ovest della città, al quattordicesimo che si estende a nord della Capitale) e una media di 300-500 per quelli in cui Fratelli d’Italia storicamente va peggio, come il primo municipio del centro storico.

 

fabio rampelli

Quelli delle periferie sono anche i municipi dove c’è più competizione con l’ala di Rampelli e per questo Arianna Meloni ha chiesto uno sforzo ulteriore per vincere la partita delle tessere in quelle zone. Obblighi anche per i “novizi” che si sono visti chiedere 200-300 tessere [...]

 

Dopo un inizio non proprio positivo – 5 mila tessere rinnovate su 12 mila con la scadenza prorogata di due settimane, dal 30 settembre al 16 ottobre – adesso nel partito si sta giocando una sfida all’ultima tessera tra meloniani e rampelliani: un dirigente a conoscenza della questione parla di 15 mila tessere tra rinnovi e nuovi iscritti come obiettivo finale in città. Qualcuno ipotizza che il tour de force delle ultime ore possa portare la quota finale a sfiorare 20 mila nuovi iscritti in città.

 

GIORGIA MELONI CON LA SORELLA ARIANNA E PATRIZIA SCURTI

Una volta concluso il tesseramento, la commissione composta da 32 dirigenti – tutti meloniani tranne il rampelliano Andrea De Priamo (l’unico romano insieme ad Arianna Meloni) – dovrà scrivere il regolamento del congresso di Roma e poi saranno ufficializzate le candidature.

 

Per i meloniani dovrebbe correre uno tra Francesco Filini (molto vicino al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari) e Marco Perissa, mentre i “Gabbiani” spingono per Massimo Milani, già capo del partito romano commissariato a febbraio, ma c’è chi dice che potrebbe candidarsi direttamente Rampelli. [...]

GIORGIA E ARIANNA MELONIANNA PARATORE - GIORGIA E ARIANNA MELONI - FRANCESCO LOLLOBRIGIDA - FEDERICO PALMAROLI - POSTER BY MACONDOMeloni e Rampellifabio rampelli ai funerali di andrea augello arianna meloni ospite della trasmissione tv tempo reale di michele santoro 12 gennaio 1995 5

Ultimi Dagoreport

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...