don giulio mignani

"ERO PREOCCUPATO DI NON FAR CONSIDERARE LA CHIESA MENO CREDIBILE" - PARLA DON GIULIO MIGNANI, IL PRETE PRO-ABORTO, PRO-GAY E PRO-EUTANASIA SOSPESO DALLA CHIESA: "LA SOSPENSIONE NON È INGIUSTA. LE MIE POSIZIONI NON SONO CONFORMI ALL'INSEGNAMENTO DELLA CHIESA" - "HO RICEVUTO EMAIL, MESSAGGI, TELEFONATE DI SOLIDARIETÀ DA ALTRI PRETI MA NON SI ESPONGONO PERCHÉ SAREBBERO SOSPESI. CREDO CHE ALLA BASE DELLA DECISIONE DEL VESCOVO CI SIA…"

don giulio mignani 5

Alessio Ribaudo per il “Corriere della Sera”

 

Bonassola non ci sta e si schiera al fianco del suo parroco don Giulio Mignani al quale, lunedì scorso, è stata notificata la sospensione a divinis dal Tribunale ecclesiastico della Spezia per le tesi a favore dell'eutanasia, dell'aborto e delle famiglie arcobaleno. Domenica, contro il provvedimento firmato dal vescovo Luigi Ernesto Palletti, è stata indetta una manifestazione dal neonato comitato #IostoconDonGiulio «per mostrare solidarietà, vicinanza, affetto e riconoscenza per un grande uomo, attento ai bisogni di tutti, intriso di grande senso di libertà, umanità e rispetto».

don giulio mignani 2

 

Don Giulio, i suoi parrocchiani sembrano aver scelto da che parte stare: la sua.

«Sono dispiaciuto per la vicenda e invito i fedeli a esternare il disappunto con rispetto per chi non è d'accordo».

 

La sospensione è ingiusta?

«No, perché le mie posizioni non sono conformi all'insegnamento della Chiesa. Sono stato accusato di aver turbato i fedeli ma penso sia più esatto che solo alcuni lo siano rimasti in qualche modo».

 

don giulio mignani 3

Farà appello?

«No, il vescovo ha applicato il codice di diritto canonico».

 

Cosa pensa delle coppie omosessuali?

«Dove c'è amore, quello vero, c'è l'amore di Dio e questo prescinde dal sesso. Per questo ho protestato contro un documento della Congregazione per la dottrina della fede che vieta la benedizione delle unioni di coppie omosessuali. In Chiesa si benedice di tutto ma non l'amore vero tra omosessuali».

don giulio mignani 6

 

E sull'eutanasia?

«Lo scorso marzo dissi a un convegno a Genova con Marco Cappato che la vita è un dono di Dio e se diventa insopportabile, l'eutanasia è un atto d'amore perché c'è un'autodeterminazione e, quindi, spiritualità. In questo caso non è una svalutazione della vita ma una scelta difficile che va rispettata. Abbiamo il dovere di riflettere senza tabù sulle ipotesi di leggi che la regolamentano. Allo stesso modo, nella mia esperienza pastorale non ho mai visto donne che hanno abortito con leggerezza. Non è che cancellando una legge non si praticherebbe più ma, anzi, verrebbe meno la sicurezza sanitaria perché aumenterebbero quelli clandestini».

 

Si aspettava conseguenze?

DON GIULIO MIGNANI

«Sì e mi dispiace se qualcuno si è scandalizzato per le mie parole, tutto si supererebbe se si desse possibilità di camminare insieme pur nella diversità».

 

Lascerà l'abito talare?

 «No, sarebbe ammettere che c'è un solo modo di vivere la fede. Sono sereno perché gran parte dei parrocchiani apprezza le mie idee, traendone motivo di crescita e rimotivazione spirituale. Sono gli stessi che si sono scandalizzati ma per alcuni documenti del Magistero e per l'immagine di una Chiesa ferma in uno scoraggiante immobilismo, non disposta a un dibattito. C'è un fiume carsico che scorre nel popolo di Dio, in parte sotterraneo ma in cerca di punti di emersione e di un bacino di raccolta».

 

don giulio mignani bonassola

 Gli altri preti che le dicono?

«Ho ricevuto email, messaggi, telefonate di solidarietà ma non si espongono perché sarebbero sospesi».

 

Se incontrasse papa Francesco che cosa gli direbbe?

 «Che non intendevo polemizzare o offendere. Ero preoccupato di non far considerare la Chiesa meno credibile nella società di oggi in cui sono cambiate conoscenze e sensibilità. Credo che alla base della decisione del vescovo ci sia la convinzione di possedere la verità escludendo ogni possibilità di dialogo. Invece dovrebbe essere normale quando si riflette su ciò che è più grande di noi ma al contempo ci contiene: come il mistero della vita o di Dio».

Articoli correlati

DON GIULIO MIGNANI ALLE IENE: MI SENTO A DISAGIO CON UNA CHIESA CHE DICE DI NO ANCHE A UNA...

DON GIULIO MIGNANI: \'SE NON POSSO BENEDIRE LE COPPIE GAY, ALLORA NON BENEDICO NEPPURE LE PALME\'

\'LA CHIESA NON BENEDICE LE COPPIE GAY? ALLORA NON HA SENSO BENEDIRE LE PALME\' - LA PROTESTA DI DON..

SOSPESO DON GIULIO MIGNANI, IL PARROCO LIGURE PRO-GAY E PRO-EUTANASIA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...