carabinieri

ARMA IMPROPRIA - ARRESTATI CINQUE CARABINIERI A NAPOLI: “ERANO AL SERVIZIO DEI CLAN DI SANT’ANTIMO” - LE PESANTISSIME ACCUSE: CORRUZIONE E RIVELAZIONE DI SEGRETI. L’INDAGINE PARTITA DA UN ATTENTATO AD UN MARESCIALLO CHE VOLEVA INVECE OSTACOLARE LA COSCA. ALTRI TRE SOSPESI

Da ansa.it

 

CARABINIERI

Cinque carabinieri arrestati, altri tre sospesi dalle funzioni di pubblici ufficiali. È questo il principale esito di una indagine coordinata dalla Procura distrettuale antimafia (Dda) di Napoli e condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna che ha scoperto un presunto sistema di connivenze con la criminalità organizzata che negli anni scorsi avrebbe visto coinvolti alcuni militari in servizio alla stazione di Sant’Antimo, un grosso centro della provincia di Napoli. L’inchiesta è partita dalle dichiarazioni di due pentiti.

 

Le informazioni

Secondo quanto emerso dalle indagini, avviate sulla base delle rivelazioni di un collaboratore di giustizia, i carabinieri avrebbero fornito a esponenti del clan capeggiato dal boss Pasquale Puca importanti informazioni relativamente a indagini e operazioni di controllo sul territorio. Il lavoro investigativo ha fatto emergere anche un tentativo di screditare e poi addirittura di intimidire un maresciallo della stazione di Sant’Antimo che si sarebbe impegnato particolarmente nell’ostacolare le attività della cosca.

 
Il maresciallo eroe

carabinieri

Il maresciallo fu pedinato e fotografato nel tentativo di raccogliere informazioni da usare poi per ricattarlo, e successivamente fu fatta esplodere una bomba carta sotto la sua auto. In seguito a quest’episodio il Comando generale ne dispose il trasferimento per motivo di sicurezza. I carabinieri arrestati sono accusati di corruzione. La Procura aveva chiesto che l’ordinanza venisse emessa anche per concorso esterno in associazione mafiosa, ma il gip non ha ritenuto di accogliere la richiesta. Per questo reato, tuttavia, i carabinieri restano indagati. Ai domiciliari anche un politico locale, Francesco Di Lorenzo, in passato presidente del consiglio comunale di Sant’Antimo

Le reazioni

Il procuratore Giovanni Melillo ha voluto sottolineare l’impegno dell’Arma nell’indagare su suoi esponenti infedeli sottolineando che «non c’è alcun bisogno che io ribadisca la fiducia che abbiamo nei carabinieri, visto che le indagini abbiamo voluto affidarle a loro». Il comandante provinciale Giuseppe Canio La Gala ha assicurato che la presunta attività illecita «non ha assolutamente inficiato l’intensa attività di contrasto alla criminalità organizzata svolta negli anni dall’Arma e non può offuscare l’impegno profuso tutti i giorni da tantissimi carabinieri che si sacrificano con abnegazione». Il generale ha inoltre sottolineato che solo nel territorio di Sant’Antimo negli ultimi cinque anni i carabinieri hanno eseguito 420 arresti.

Il precedente

carabiniere

Nel giugno 2018, sempre nel Napoletano, vennero arrestati tre carabinieri in servizio alla Compagnia di Giuliano. Le accuse, in quel caso, furono di falso ideologico, calunnia, detenzione e porto illegale di armi clandestine: secondo la Finanza, che condusse le indagini, i tre avrebbero raccolto false prove contro un extracomunitario per ricattarlo e arrestarlo.

 

Ultimi Dagoreport

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

giorgia meloni gioventu meloniana

DAGOREPORT -  NEL GIORNO DELLA MEMORIA LA MELONI HA SORPRESO FACENDO UNA BELLA ACROBAZIA SUL FAMIGERATO VENTENNIO: “SHOAH, UNA TRAGEDIA OPERA DI NAZISTI CON COMPLICITÀ FASCISTA” - LA DUCETTA CERCA DI EVOLVERSI IN SENSO LIBERALE? PROSEGUIRÀ TOGLIENDO LA “FIAMMA TRICOLORE” POST-FASCISTA DAL SIMBOLO DI FDI? - INTANTO, UNA DICHIARAZIONE CHE DIMOSTRA COME L’UNDERDOG ABBIA GRAN FIUTO POLITICO E  CAPACITÀ DI MANOVRA PER NEUTRALIZZARE LO ZOCCOLO NOSTALGICO DI FRATELLI D’ITALIA - SECONDO: DI FRONTE ALLA IMPETUOSA AVANZATA DELLA TECNODESTRA DI MUSK E TRUMP, LA CAMALEONTE GIORGIA HA CAPITO CHE NON HA ALCUN BISOGNO DI METTERSI IL FEZ IN TESTA. QUINDI VIA DI DOSSO NON SOLO LE SCORIE DEL FASCISMO, A CUI LA SINISTRA SI ATTACCA PER SPUTTANARLA, MA ANCHE MANDANDO IN SOFFITTA POPULISMO E SOVRANISMO E CAVALCARE L’ONDA DELLA TECNODESTRA - L’ABILITÀ DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA È DI SAPER GIRARE LA FRITTATA SEMPRE A SUO FAVORE, AVVANTAGGIATA DA UN’OPPOSIZIONE EVANESCENTE, ANNICHILITA DALLA SCONFITTA

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…