droga spaccio

QUASI QUASI MI FACCIO UN TIRO! - ARRESTATI A TORINO TRE VENTENNI: ERANO IN POSSESSO DI 60 CHILI DI DROGA, ORDINATA VIA TELEGRAM - GLI STUPEFACENTI DI CUI ERANO IN POSSESSO AVREBBERO POTUTO FRUTTARE MEZZO MILIONE DI EURO - I RAGAZZI ERANO TUTTI PISCHELLI DELLA “TORINO BENE”: IL FIGLIO DI UN IMPRENDITORE E UN GIOVANE EREDITIERO CHE VIVEVA DI RENDITA (AH, I CALCI IN CULO COME SERVIREBBERO…)

(ANSA) - TORINO, 12 LUG - Tra di loro c'è un figlio di un imprenditore e un giovane erede che viveva di rendita. Tre amici di 22 e 25 anni sono stati arrestati perché trovati in possesso di sessanta chili di droga, in un loft che avevano affittato alla periferia di Torino, via Pianezza. Droga che veniva ordinata via Telegram. Gli agenti della squadra mobile di Torino li hanno fermati, come viene riportato dal quotidiano La Stampa, su ordine del gip. Non risultano legati ad associazioni criminali.

COCAINA

 

La droga che avevano in possesso avrebbe potuto fruttare mezzo milione di euro. Titolare dell'inchiesta è la pm Lisa Bergamasco. Nel loft divenuto una base per questi tre giovani di famiglie benestanti c'erano 40 chili di hashish, 21 di marijuana, alcuni grammi di cocaina, confezioni di sigarette elettroniche che si ricaricano con liquido a base di Thc. Secondo quanto avrebbero raccontato agli inquirenti i tre indagati, difesi dagli avvocati Riccardo Magarelli e Wilmer Perga, la droga veniva acquistata tramite la nota applicazione di messaggistica istantanea, dove se sei interessato ti viene inviata dal 'grossista' la lista delle sostanze da comprare e il quantitativo.

COCAINA MARIJUANA

 

Poi la droga viene consegnata per strada o al parcheggio di un supermercato. Ed è in uno di questi che gli agenti della squadra mobile hanno visto arrivare due dei tre giovani che già stavano seguendo da tempo. Hanno visto lo scambio e li hanno pedinati fino alla palazzina dei loft, dove hanno fatto irruzione.

 

Dentro ai tre sacchi di tela c'erano i sessanta chili di droga. I giovani dopo l'arresto hanno fatto qualche ammissione "Negli ultimi giorni siamo andati in ansia perché ci sentivamo seguiti - ammetterà uno dei tre amici - Abbiamo iniziato con poco, 10 chili. La seconda volta 48 chili. Il fumo costa 1500 al chilo, l'erba 3 mila. Ti portano tutto a casa. Non devi fare altro che aspettare la consegna".

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…