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PANICO IN CORSIA – ARRESTATO A ROMA UN 55ENNE SOSPETTATO DI OLTRE 60 FURTI NEGLI STUDI MEDICI DI TUTTA ITALIA – PER RUBARE SPRUZZAVA SANGUE FINTO NEI BAGNI ALLARMANDO MEDICI E PAZIENTI, POI NE APPROFITTAVA PER FREGARE DENARO, CELLULARI E BORSE – ECCO COME RIUSCIVA A OCCULTARE LE SUE IMPRONTE

Marco De Risi e Elena Panarella per “il Messaggero”

 

sangue finto per rubare negli studi medici arrestato 55enne a roma 1

Venti colpi solo a Roma. Quaranta a Milano. Altri in Liguria. Tutti portati a termine con lo stesso modus operandi. Sono i furti compiuti negli ultimi mesi da F.L., romano, 55 anni, individuato e bloccato lunedì pomeriggio dagli agenti del commissariato Borgo, diretto da Moreno Fernandez.

 

LE INDAGINI

Chiaro per gli investigatori lo stratagemma usato dall' uomo, il quale si recava presso vari studi medici della Capitale (odontoiatria, urologia, ginecologia ed altre tipologie) con la scusa di dover sostenere delle visite mediche. Una volta all' interno, dopo aver distratto gli addetti alla reception, metteva in atto il suo piano: chiedeva alle segretarie di turno dei vari studi medici di poter andare in bagno.

 

sangue finto per rubare negli studi medici arrestato 55enne a roma 2

Poi entrato nella toilette, con una bottiglietta, spruzzava ovunque il contenuto che altro non era del sangue finto - liquido rossastro utilizzato solitamente nei set cinematografici - allarmando tutti i clienti presenti e creando il panico. Successivamente, approfittando del caos generato, agiva indisturbato accedendo ai registratori di cassa o alle borse lasciate incustodite, sottraendone denaro, documenti e cellulari.

 

Da tempo gli investigatori erano sulle sue tracce e avevano allertato numerosi studi e laboratori medici diffondendo anche l' identikit dell' uomo. Una volta identificato dagli agenti della polizia giudiziaria del commissariato Borgo, lo hanno fermato in via Cicerone, mentre si apprestava ad uscire di corsa da uno studio medico ed odontoiatrico.

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LA PERQUISIZIONE

Oltre a tentare la fuga ha reagito con violenza colpendo più volte gli agenti che, dopo i primi attimi di confusione, lo hanno bloccato e perquisito. Nelle tasche del giaccone aveva: tre cellulari e cinque schede telefoniche, una carta d' identità contraffatta, un coltello a serramanico, una bottiglietta di liquido color rosso (il sangue finto solitamente utilizzato per effetti e trucchi cinematografici).

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Ma anche una tessera sanitaria intestata ad un' altra persona, tre carte di credito con i numeri alfanumerici cancellati, una bottiglietta di colla rapida, utilizzata dall' uomo per occultare le proprie impronte digitali durante il suo «lavoro», oltre a svariati biglietti da visita di diversi studi medici e diversi fogli con appostinumeri di telefono ed orari di apertura e di appuntamenti degli stessi.

 

LE ACCUSE

Il rapinatore seriale è stato quindi accompagnato negli uffici del commissariato per ultimare le indagini, al termine delle quali, è stato arrestato per tentato furto aggravato, possesso di documenti falsi, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e anche per esecuzione di cumulo pene dovendo espiare 6 anni e 4 mesi per i reati di furto aggravato continuato.

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