don alberto bastoni

BASTONI TRA LE RUOTE – UN PRETE DELLA DIOCESI DI ASCOLI PICENO, DON ALBERTO BASTONI, È INDAGATO PER DETENZIONE E CESSIONE DI COCAINA E PER SCAMBIO DI MATERIALE PEDOPORNOGRAFICO – SULLA VICENDA INDAGANO DUE PROCURE, IL SACERDOTE GIÀ NEL 2016 ERA FINITO IN UNO SCANDALO LEGATO AGLI STUPEFACENTI, MA IL VESCOVO DI ASCOLI LO AVEVA ACCOLTO E PROTETTO. NEI SUOI COMPUTER È STATO TROVATO ANCHE…

 

 

 

Da www.ilrestodelcarlino.it

 

don alberto bastoni 1

Sono gravi e sconcertanti le accuse che sono all’origine dell’allontanamento di don Alberto Bastoni dalla Diocesi di Ascoli, comunicato ieri dal vescovo Giovanni D’Ercole. La notizia che qualcosa c’era nell’aria è cominciata a circolare già nel corso della giornata di sabato. Ieri è arrivata la conferma attraverso la nota della Diocesi che, seppur senza entrare nei dettagli scabrosi della vicenda, ha portato definitivamente a galla quanto sta accadendo ad un sacerdote in servizio ad Ascoli e precisamente nella parrocchia del Carmine, all’inizio di corso Mazzini, in pieno centro, dove fino a qualche giorno fa svolgeva attività, anche con funzioni di vice parroco.

don alberto bastoni 2

 

Sono due le Procure che hanno indagato sui comportamenti di don Alberto Bastoni, quella di Ascoli e quella di Ancona. Il sacerdote è stato iscritto al registro degli indagati dalla magistratura ascolana per l’ipotesi di reato di detenzione e cessione di piccoli quantitativi di cocaina; da quella anconetana per detenzione, scambio di materiale pedopornografico, frequentazione di siti e chat di internet contenenti immagini e video di minorenni ritratti in atteggiamenti a sfondo sessuale.

don alberto bastoni 3

 

Accuse molto gravi, soprattutto alla luce del fatto che coinvolgono un uomo di chiesa al quale la Diocesi di Ascoli, ed il vescovo Giovanni D’Ercole in particolare, aveva dato fiducia accogliendolo dopo lo scandalo: il primo era infatti scoppiato diversi anni fa, nel 2012, quando Bastoni era parroco a Collevalenza, in provincia di Perugia. Dopo un periodo tranquillo nel Piceno, all’incirca tra il 2016 e il 2020, ieri la conferma che qualcosa non va.

giovanni d’ercole

 

L’impianto accusatorio delle due Procure è fondato sul lavoro svolto dai carabinieri che, dopo aver colto il sacerdote con una persona in circostanze equivoche, hanno sottoposto a perquisizione la sua abitazione.

 

giovanni d’ercole papa francesco

Un’indagine che ha consentito di acquisire elementi per accusarlo di aver acquistato sostanze stupefacenti, nel caso specifico cocaina, un po’ come nel 2012 in Umbria. La droga sarebbe stata per uso personale ma il sacerdote originario di Rimini l’avrebbe anche ceduta in alcune occasioni a persone a titolo di regalia, in occasione di incontri. Feste alle quali, allo stato, non è comunque emerso partecipassero minorenni, né che questi randez-vous fossero caratterizzati da violenza o costrizioni di sorta.

 

don alberto bastoni paolo brosio

Si segnala piuttosto la presenza di soggetti equivoci e tra questi probabilmente anche la persona con la quale don Bastoni sarebbe stato trovato in un appartamento della vallata del Tronto. Nel complesso non si parla comunque di grandi quantitativi di droga ma solo di alcune cessioni in occasione di conviviali con altri soggetti sulle cui posizioni sono in corso approfondimenti investigativi, così come si cerca chi gli ha venduto la droga. Ma c’è di più.

 

don alberto bastoni 4

Nei suoi computer è stato trovato materiale pedopornografico scaricato, a quanto emerge, da siti internet e riguardante immagini e video di minorenni anche a sfondo omosessuale. Anche in questo caso, non si parla di grandi quantità: ma comunque c’erano, questa almeno è l’accusa dalla quale dovrà difendersi don Bastoni.

don alberto bastoni

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…