“SEMINATORE D’ORO” IN BARBA AL “FIGLIO UNICO” - PECHINO A CACCIA DEL REGISTA ZHANG YIMOU COLPEVOLE DI AVER SFORNATO SETTE FIGLI (DA QUATTRO DONNE DIVERSE) - ORA RISCHIA UNA MULTA DI 20 MLN €

Guido Santevecchi per il "Corriere della Sera"

È cominciata con i gossip sulle molte storie d'amore di Zhang Yimou, il regista che ha firmato «Sorgo rosso», «Lanterne rosse», «I Fiori della guerra». A quanto hanno scritto i siti specializzati, che in Cina sono tanti e aggressivi, l'artista ha collezionato quattro compagne «stabili», un'infinità di avventure. E sette figli.

E qui, dal gossip, la faccenda è passata nei dossier della Commissione per la pianificazione delle nascite di Pechino. Che ha aperto un'inchiesta. Perché nonostante il Partito comunista abbia appena annunciato al mondo un allentamento della «legge del figlio unico», sette figli restano ancora un tabù. Così il maestro Zhang, 62 anni, ora rischia una serie di multe per un totale di 160 milioni di yuan, che al cambio fanno 20 milioni di euro.

La storia ora ha il timbro dell'ufficialità, perché viene raccontata dall'agenzia di stampa governativa Xinhua : l'indagine è partita a maggio, nella città di Wuxi dov'è nata l'attuale compagna del regista, Chen Ting, 31 anni. Ma le autorità locali in questi mesi non sono riuscite a rintracciare la coppia, in continuo movimento sui tappeti rossi dei festival internazionali del cinema.

Dato l'alto profilo del regista, ha spiegato un funzionario, l'ufficio pianificazione familiare «ha dato alta priorità al caso». Sono state spedite più di dieci lettere al domicilio di Zhang, altre sono state mandate alle case di produzione del regista, senza risposta. Gli agenti sono andati anche a Pechino, dove Zhang dovrebbe essere da settembre, per le riprese della sua prossima opera, il dramma storico «Il Ritorno». Nessun risultato.

Intanto gli esperti di gossip hanno continuato a diffondere indiscrezioni sul pluri-padre: che avrebbe abbandonato la prima moglie per Gong Li, la grande attrice che proprio lui lanciò con «Sorgo rosso» nel 1987. Chen Ting sarebbe solo l'ultima della serie, conosciuta durante la selezione dei protagonisti quando lei aveva solo 17 anni. I sette figli sarebbero nati da 4 donne diverse.

La caccia a Zhang per fargli pagare la multa astronomica sembra la trama di una commedia alla cinese. Sulle ammende, però, che in termine burocratico qui si chiamano «tasse di mantenimento sociale», c'è poco da scherzare. Perché probabilmente Zhang Yimou potrebbe anche permettersi di pagarle, o tentare la via della conciliazione. Ma per migliaia e migliaia di cinesi comuni, colpevoli in 33 anni di imposizione del figlio unico di aver messo al mondo un secondo bambino, la multa ha spesso rappresentato un incubo.

La legge non dice quanto si debba pagare esattamente e molti burocrati di piccoli e grandi centri della Cina hanno sfruttato la situazione come forma di autofinanziamento.
E poi, soprattutto nelle campagne, sono stati commessi abusi atroci, dalle sterilizzazioni agli aborti forzati. A milioni. Molti genitori hanno nascosto i loro secondi figli, o hanno pagato tangenti per evitare punizioni più gravi.

Ora la promessa di allentare la politica: le coppie di città in cui almeno uno dei genitori sia figlio unico, potranno permettersi un secondo. Si calcola che in questa condizione si trovino tra i 15 e i 20 milioni di coppie sposate. I sondaggi indicano che forse solo la metà abbia intenzione di dare un fratello o una sorella al primo nato. Quindi, si tratterà di un «mini baby boom».

 

 

zhang yimou tra le donne zhang yimou zhang yimou zhang yimou sul set di lanterne rosse jpegGONG LI E ZHANG YIMOU

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”