benetton autostrade concessione ponte morandi

AUTOSTRADE: IL PONTE È CROLLATO DA SOLO - IL DIRETTORE DI TRONCO, STEFANO MARIGLIANI: ‘’SUL PONTE MORANDI NON C’È MAI STATA UNA SITUAZIONE D’URGENZA, MAI UN CAMPANELLO D’ALLARME, MAI UNA SEGNALAZIONE DI PERICOLO DAI TECNICI DELLA SPEA CHE SI OCCUPANO PER NOI DELLA SORVEGLIANZA NÉ DA ALTRI, COME CHI HA FATTO IL PROGETTO DI RETROFITTING”

http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2018/09/03/ADJKaXVB-situazione_autostrade_morandi.shtml

 

la lettera di febbraio accusa Autostrade e Ministero

«Posso intervenire sul traffico in situazioni di urgenza. Ma sul ponte Morandi non c’è mai stata una situazione d’urgenza, mai un campanello d’allarme, mai una segnalazione di pericolo dai tecnici della Spea che si occupano per noi della sorveglianza né da altri, come chi ha fatto il progetto di retrofitting». Lo ha detto il direttore del I Tronco Stefano Marigliani che ieri era stato indicato da Aspi come colui che aveva la facoltà «e l’obbligo di assumere in piena autonomia i provvedimenti sulla circolazione conseguenti a eventuali situazioni di urgenza o somma urgenza». Marigliani ha concluso affermando di non aver mai avuto «a che fare con il progetto, non ho mai visto lo studio del Politecnico e nemmeno quello del Cesi».

 

stefano mariglianila lettera di febbraio accusa Autostrade e Ministero

Autostrade per l’Italia ieri ha diffuso una nota in cui spiega che non era facoltà del cda valutare la sicurezza e che il direttore di tronco, Stefano Marigliani, aveva ampi margini nell’eventuale decretazione dell’urgenza (la posizione ufficiale del gruppo potrebbe pesare nell’indagine). Marigliani, a sua volta, ha sempre detto finora di non aver mai ricevuto informazioni tali che potessero motivare la chiusura del viadotto .

 

la lettera di febbraio accusa Autostrade e Ministero

Intanto i consulenti nominati dalla procura di Genova che indaga sul crollo del viadotto Morandi, Pier Giorgio Malerba e Renato Buratti, sono tornati sul Polcevera per nuovi accertamenti. I due esperti sono accompagnati dalla Guardia di finanza e dalla squadra mobile e hanno eseguito sopralluoghi sia sotto il moncone est che sotto quello ovest del viadotto.

 

E questa mattina anche i tecnici della Direzione del I Tronco Autostrade hanno avuto accesso alla zona del crollo del viadotto Morandi. Per loro è la prima volta dal giorno del disastro.

LA PARTNERSHIP TRA AUTOSTRADE E LA7

 

Il ministro Costa: «Nel Cdm discusse anche misure per Genova»

autostrade spinoza

Nel corso del Consiglio dei ministri, «il primo dopo tre settimane, che è servito anche per fare il punto su una serie di questioni, si è cominciato a parlare anche di misure per Genova: il ministro Toninelli ha fatto un’introduzione e le ha indicate come un’urgenza». Lo ha detto, al termine del Cdm, il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, in merito ai provvedimenti a cui l’esecutivo sta pensando per far fronte alla situazione determinatasi dopo il crollo del ponte Morandi. «Una prossima riunione del Cdm si terrà in settimana, giovedì o venerdì», ha aggiunto Costa, specificando che non sono ancora noti i temi all’ordine del giorno.

 

Confindustria chiede «tempi certi» per la ricostruzione

campagna pubblicitaria autostrade per l italia

Il presidente di Confindustria Genova Giovanni Mondini chiede «tempi certi» per la ricostruzione del nuovo ponte che sostituirà il Morandi. «Ho ricevuto moltissime telefonate dall’estero in questi 15 giorni, tutti chiedono di conoscere i tempi. È difficile dare garanzie, ma un conto è poter dire che entro due anni avremo un ponte nuovo, un altro l’incertezza che regna oggi», ha detto a un incontro organizzato dal Pd.

 

«Come demolire e ricostruire nel minore tempo possibile il ponte è la prima cosa da stabilire. Il problema è decidere chi lo fa, come e in deroga al contratto degli appalti» ha spiegato. Per quanto riguarda la Zona economica speciale (Zes) a Genova, che piace anche agli Spedizionieri genovesi, Mondini apre, in subordine, se la Zes non fosse realizzabile, pure ad una Zona logistica semplificata, con semplificazioni amministrative appunto, per far ripartire gli investimenti.

 

graziano delrio

Il Pd: «Legge speciale per Genova, una Zona economica speciale e tempi certi»

E si è svolto un incontro sulle conseguenze del crollo del ponte Morandi convocato dai Gruppi del Partito Democratico regionale, comunale e parlamentare alla sala della trasparenza di piazza De Ferrari, che ha visto protagoniste le forze sociali ed economiche genovesi e liguri. Tra le proposte emerse: una legge speciale per Genova, la richiesta di una Zona economica speciale (Zes), tempi certi per la demolizione e la ricostruzione del ponte, ammortizzatori sociali per le piccole aziende, nuove soluzioni per migliorare la viabilità e la necessità di realizzare opere fondamentali come Gronda e Terzo Valico.

 

gilberto benetton

Associazioni di categoria, sindacati e aziende hanno partecipato a un confronto costruttivo, nel segno della collaborazione istituzionale, sugli interventi da mettere in atto per far ripartire la città, è quanto afferma in una nota il Pd. «Le proposte principali del Pd - ha detto il capogruppo in Regione Giovanni Lunardon - sono essenzialmente tre: costruire il ponte il più rapidamente possibile e accelerare la realizzazione del Terzo Valico e della Gronda; una legge speciale per Genova in cui si dica, tra le altre cose, che tutti i danni, diretti e indiretti, devono essere pagati da Autostrade (in modo che le risorse nazionali vengano utilizzate per misure strutturali).

autostrade benetton

 

La legge speciale, come accaduto per altri eventi calamitosi come i terremoti, deve prevedere la sospensione del pagamento dei tributi, lo stanziamento di finanziamenti agevolati che consentano, una volta finito tale periodo di sospensione, di poter riprendere a pagare le imposte e una serie di misure a sostegno delle imprese; la “Zes”, che oltre a snellire le procedure amministrative prevede importanti incentivi fiscali come un credito di imposta fino a 50 milioni di euro».

autostrade benetton

 

«Domani alla Camera inizierà la discussione che si concluderà con un ordine del giorno con il quale si dirà se verrà predisposto o meno un provvedimento ad hoc per la città di Genova e, se sarà un sì, con quali contenuti e quale sarà il perimetro». Lo ha annunciato il deputato del Pd Andrea Orlando. Orlando, che ha parlato della necessità che il governo proceda con «rapidità e certezza», anche di risorse, ha aggiunto: «Nell’ordine del giorno credo debba essere scritto che la legge preveda un tavolo che coinvolga enti locali e forze sociali». L’ex ministro della Difesa Roberta Pinotti ha sottolineato l’impegno per la richiesta di Zes a Genova che preveda sgravi fiscali e semplificazioni burocratiche: «Presenteremo un emendamento per le Zone economiche speciali già nel Milleproroghe, per ammortizzatori sociali e sgravi fiscali si tratterà di trovare il veicolo più rapido».

 

 

Ultimi Dagoreport

francesco milleri gaetano caltagirone philippe donnet andrea orcel unicredit generali

DAGOREPORT – GENERALI DELLE MIE BRAME: L’AGO DELLA CONTESA POTREBBE ESSERE ANDREA ORCEL, BANCHIERE IRRAGGIUNGIBILE NEL CAMPO DELLE ACQUISIZIONI E FUSIONI. L’AD DI UNICREDIT, CHE HA IN TASCA IL 5,2% DEL LEONE DI TRIESTE (UN ALTRO 5 SAREBBE NEL CASSETTO) ASPETTERÀ L’ULTIMO MINUTO PER DECIDERE CON CHI STARE, IN BASE A QUALI VANTAGGI OTTERREBBE UNICREDIT (BANCA GENERALI? BPM? MEDIOBANCA?) – ALTRO NODO: IL 4,82% DI BENETTON - IN CASO DI SCONFITTA DEL DUO FILOGOVERNATIVO CALTA-MILLERI SUL LEONE DI TRIESTE, DIPENDERÀ IL FUTURO DI MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS. POTREBBE ANCHE SUCCEDERE L’ARRIVO DI UN CAVALIERE BIANCO (BANCA INTESA? UNICREDIT?) CON UNA CONTRO OPA…

antonella antonia rosa costanzo - ex moglie di paolo berlusconi vittorio feltri

DAGOREPORT - ALLA VENERANDA ETÀ DI 81 ANNI, VITTORIO FELTRI ANCORA IGNORA CHE IL GALANTUOMO GODE E TACE. COME QUANDO HA SPIFFERATO IL MOTIVO DELLE SUE DIMISSIONI DALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE”: “ME LA FACEVO CON LA MOGLIE DELL’EDITORE”, ALIAS PAOLO BERLUSCONI - OVVIAMENTE LA REAZIONE DI ANTONELLA COSTANZO NON SI È FATTA ATTENDERE. E VITTORIONE HA PENOSAMENTE RINCULATO: “IL NOSTRO RAPPORTO ERA DI SIMPATIA E AMICIZIA” - DA PARTE SUA ANTONELLA COSTANZO CI TIENE A FAR SAPERE A DAGOSPIA LA SUA VERSIONE DEI FATTI… – VIDEO

milan gerry cardinale zlatan ibrahimovic marcella verini giorgio furlani pierdonato vercellone donato

DAGOREPORT – ALTA TENSIONE AL MILAN TRA IL SENIOR ADVISOR IBRAHIMOVIC E L’AD FURLANI. LA SOCIETA’ E’ SPACCATA IN DUE FAZIONI: DA UNA PARTE CARDINALE, IBRA E LA POTENTISSIMA COMUNICATRICE DI RED BIRD E ELLIOTT MARCELLA VERINI, DALL’ALTRA FURLANI E IL CAPO DELLA COMUNICAZIONE DEL CLUB PIERDONATO VERCELLONE. LE DUE ANIME SI RIMBALZANO LA RESPONSABILITA’ DEL MANCATO INGAGGIO IN ESTATE DI ANTONIO CONTE – FURLANI GODE DELLA FIDUCIA DI PAUL SINGER, CHE CON ELLIOTT È DI FATTO IL PADRONE OMBRA DEL MILAN. È PROBABILE CHE IN ESTATE QUALCUNO SALTERÀ, SE NON TUTTI…

maurizio gasparri simona agnes

FLASH! - MAI DIRE RAI: PER IL FORZISTA MAURIZIO GASPARRI, MEMBRO DELLA COMMISSIONE VIGILANZA, SIMONA AGNES NON ESISTE, FDI SE NE FOTTE E SONO INIZIATE LE PRESSIONI SU GIANNI LETTA PER CONVINCERE LA SUA PROTETTA, SIMONA AGNES, PLURI BOCCIATA PER LA PRESIDENZA DEL CDA RAI, A DIMETTERSI LIBERANDO COSI' UN POSTO A UN NOME CHE POSSA OTTENERE I VOTI ANCHE DELL'OPPOSIZIONE... – LA REPLICA DI GASPARRI A DAGOSPIA: “OVVIAMENTE LA NOTIZIA CHE AVETE PUBBLICATO SU ME E SULLA AGNES È L’ESATTO CONTRARIO DELLA VERITÀ”

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT - LA "SPECIAL RELATIONSHIP" DI GIORGIA MELONI CON DONALD TRUMP ERA SOLO NELLA TESTOLINA BIONDA DELLA DUCETTA: QUANDO SI TRATTA DI COLPIRE L'EUROPA, IL TYCOON NON FA DISTINZIONI (LE TARIFFE AL 25% COLPIRANNO ANCHE L'ITALIA, MENTRE IL REGNO UNITO SARÀ ESENTATO) E LA PRESUNTA AMICIZIA CON LA "MERAVIGLIOSA LEADER" ITALIANA VA A RAMENGO - L'HANNO CAPITO ANCHE A DESTRA: BASTA SBIRCIARE IL TITOLONE DI PRIMA PAGINA DEL "GIORNALE" DI OGGI ("TRUMP, I PRIMI DUBBI DELLA LEGA") E ASCOLTARE LE PAROLE DEL MINISTRO URSO (FRATELLI D'ITALIA): "L'AMERICA PUNTA A DIVIDERE GLI ALLEATI EUROPEI" - LA "THATCHER DELLA GARBATELLA" E' INSOFFERENTE PER L'ATTIVISMO DI MACRON E STARMER MA I DUE SONO LEADER DI PAESI "PESANTI", CON ARMI NUCLEARI - PRIMA O POI L'UNDERDOG DOVRÀ ACCORGERSI CHE BACIARE LA PANTOFOLA DI "KING TRUMP" NON È STATA UNA BUONA IDEA...

donna sarda sardegna elly schlein

DAGOREPORT – ALLA DIREZIONE DEL PD, I RIFORMISTI DEM SONO SOBBALZATI SULLA SEDIA ALLE PAROLE DI ELLY SCHLEIN SULLA GUERRA UCRAINA: “NON SIAMO PER IL FINTO PACIFISMO DI TRUMP MA NEMMENO SIAMO CON L’EUROPA CHE VUOLE CONTINUARE LA GUERRA” - IL CLOU: QUANDO ELLY HA ATTACCATO LE INIZIATIVE SINGOLE DI MACRON E DI STARMER PER LA PACE, HA DETTO, TESTUALE: "ALL'EUROPA SERVE UN SALTO QUANTICO" (MA CHE CAZZO STAI A DI'?) - PICIERNO, PIERO DE LUCA, FASSINO NON CREDEVANO ALLE PROPRIE ORECCHIE: “QUINDI LA PACE SONO LE CONDIZIONI DETTATE DA PUTIN? ELLY, QUANDO LA SMETTI DI GIOCARE A NASCONDINO?” – ALTRO SCAZZO SUL REFERENDUM DELLA CGIL SUL JOBS ACT E SULL’ESERCITO COMUNE UE (TRANQUILLIZZATE LA DUCETTA: CON QUESTI SINISTRATI ALTRI 20 ANNI A PALAZZO CHIGI SONO SICURI…)