
AVETE PRESENTE LE TEORIE SU MOANA POZZI AGENTE SEGRETO? ORA RICICCIANO IN UNA NUOVA BIOGRAFIA DELLA PORNOSTAR DAL TITOLO “TUTTO DEVE BRILLARE” - BARBARA COSTA: “VIENE INTERVISTATO IL SUO BODYGUARD, RICCARDO SINDOCA, CHE ERA IN REALTA’ UN EX AGENTE DEI SERVIZI SEGRETI, IL CUI COMPITO ERA CAPIRE COME SI RELAZIONAVA E SI MUOVEVA MOANA, AL DI LÀ DEL LAVORO…” - L’AEREO PRIVATO CHE PORTAVA LA POZZI A WASHINGTON, LA RELAZIONE CON CRAXI, GLI EVOCATI RAPPORTI CON IL KGB, LE AZIONI INTESTATE A MOANA DELLA "ANLIVERED", UNA SOCIETÀ UCRAINA DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI PERICOLOSI E QUELL’ARCHIVIO SEGRETO CHE…
Barbara Costa per Dagospia
Moana era un agente segreto. E il porno era la sua copertura. Lei prendeva caz*i a iosa, certo, ma in video: in privato ne scovava e ne gestiva di ben diversi. Scottantissimi. Materiale Top Secret. E questa tesi, mooooooooolto alternativa, su chi era in verità Moana, portata avanti in prima linea dal giornalista investigativo Marco Gregoretti, rispunta potente e prepotente in "Tutto deve brillare. Vita e sogni di Moana Pozzi", una nuova biografia sulla pornodiva scritta da Francesca Pellas (Blackie ed.).
E non solo. Pellas intervista Gregoretti, ma pure chi è stato per 5 mesi, dal novembre 1988 al marzo 1989, al fianco di Moana, come suo body-guard: Riccardo Sindoca. Body-guard che a quanto pare tale non era. Questo signore, ex agente dei servizi segreti, fungeva da body-guard, “ma il mio compito reale”, svela Sindoca a Pellas, “era capire come Moana si relazionava, e si muoveva, al di là del lavoro di pornostar. Io ho scoperto e riferito che Moana Pozzi non rappresentava un problema per la sicurezza nazionale.
Di certo lei deteneva informazioni importanti e aveva relazioni importanti con i vertici della cultura, della politica e del mondo ecclesiastico”. Ok, si sa, Moana stava con Craxi (e nel libro di Pellas la storia tra Craxi e Moana è confermata dalla figlia di Craxi, Stefania) ma… chi sono questi alti prelati? E fate i nomi, per una volta! Che problema c’è? Come in questo libro sono anni che il giornalista Marco Gregoretti ribadisce: “Ogni tanto un aereo privato veniva a prendere Moana, e la portava a Washington”.
E da chi? E a fare che? Moana spiava ed era spiata. Afferma Gregoretti: “Lei era il punto centrale di una operazione chiamata "Operazione Moana"” (ehi, che fantasia) “che consisteva nel monitoraggio da parte dei servizi del suo rapporto con Craxi. Moana aveva accesso a Palazzo Chigi. Dentro l’ufficio di Craxi. Parlavano. Moana sapeva tutto”. Tutto che? “Il rapporto con Craxi va ribaltato. È Moana che ha protetto Craxi, e non il contrario. Lo ha protetto informandolo. Questa è la mia idea”.
Ah. Quindi non è vero che Craxi e Moana son stati insieme solo 8 mesi, nel 1982, cioè quando Craxi era "solo" il capo del PSI e Moana era ancora un’attricetta, e manco rifatta? Hanno sc*pato per quanto? Anni? Pure quando Craxi era premier, e Moana pornostar celebre?
Marco Gregoretti è autore della serie tv "Essere Moana: segreti e misteri" del 2023. Anche lui immette come prova l’ex 007 Riccardo Sindoca “assegnato a Moana come bodyguard, in realtà lui doveva controllarla”. Gregoretti sostiene pure che Moana avesse “legami coi sovietici, col KGB. Ho trovato diverse azioni intestate a Moana della "Anlivered", una società ucraina di smaltimento dei rifiuti pericolosi: era una forma di pagamento?”.
Perché sono gli ingenti introiti di Moana che insospettiscono. Ancora Gregoretti: “Moana aveva un patrimonio molto più consistente di quello che si è detto. Miliardi. Guadagnava 60 milioni di lire al mese. Solo con il porno? Non credo. Per me "Diva Futura" era una succursale dei servizi”. Che cooooooooooosa??? "Diva Futura" era l’agenzia di attrici porno creata da Riccardo Schicchi e Ilona Staller. E era roba dei servizi!? Gregoretti collega le sue affermazioni all’incendio che nel 1998 devastò la sede di Diva Futura, distruggendo l’archivio segreto di Schicchi, “fatto anche di filmati privatissimi”.
È vero che Schicchi aveva un archivio segreto. Ci teneva tutti i video e le foto originali al riparo dai numerosi blitz delle forze dell’ordine. Che altra roba vi nascondeva? E su chi? Eva Henger, ai tempi pornostar e moglie di Schicchi, e che ai piani superiori di "Diva Futura" ci viveva, dice che “questo incendio fu opera di un pazzo, un bulgaro, un mio fan, che mi perseguitava: un allucinato convinto che io fossi sua, e che lui fosse il vero padre dei miei due figli” (così Eva Henger in più interviste, questa è su Panorama, a firma di Stefano Lorenzetto).
Gregoretti non fa parte del club di chi è convinto che Moana sia viva, e abbia inscenato la sua morte. Però. Moana è morta, ma non come ci hanno fatto credere: “Avanzo l’ipotesi che l’abbiano uccisa, avvelenata col polonio, come l’ex agente russo Litvinenko”. Moana è morta – a questo punto, ufficialmente? – il 15 settembre 1994, e ai tempi mica pochi associarono la sua improvvisa scomparsa a… Craxi, che lasciò l’Italia per la Tunisia a maggio 1994. Moana andò a Hammamet da lui!? Con lui!? Assurdo, ma ai tempi mica pochi lo hanno sostenuto. E creduto. Dice Marco Gregoretti: “Gli unici che sapevano la verità su Moana erano Schicchi e Bettino Craxi”. Che non possono parlare più.
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