candy love

AVETE SENTITO PARLARE DI CANDY LOVE? È UNA MORETTA CHE NEGLI ULTIMI MESI STA MONOPOLIZZANDO PORNHUB - NON SI SA CHI È, QUAL È IL SUO VERO NOME, DA DOVE VIENE: SI SA SOLO CHE HA 19 ANNI - BARBARA COSTA: “HA UN FISICO PREGEVOLE, NON SEGNATO DA TATUAGGI. UNA RARITÀ. TUTTA NIVEA PELLE LINDA RICOPRENTE UN CORPO DA CUI EROMPONO DUE SENI E DUE NATICHE SUBLIMI. DAL CULO DI CANDY LOVE NON RIESCI A STACCARE GLI OCCHI, DETTA LEGGE, E NON C’È VIDEO IN CUI NON LO MOSTRI IN PRIMO PIANO SVETTANTE E PRONTO A RICEVERE LA SUA DOSE DI…”

Barbara Costa per Dagospia

 

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Che fai domenica? Ah, sei impegnato. E giovedì? Hai da fare pure giovedì. Non ci sei ogni domenica, ogni giovedì. Non è che vai a… Caz*landia? F*ckland, chiamala come ti pare, è qui che è più facile incontrarsi, te, me, e milioni di altri. Caz*olandia è il posto virtuale dove abita una amica speciale, di tutti coloro che ogni domenica e giovedì aspettano i nuovi video che Candy Love carica su Pornhub!

 

Non sai chi è Candy Love? È una moretta che negli ultimi mesi sta con le sue sc*pate (quasi) monopolizzando Pornhub. Schizza su in classifica tra le più viste e desiderate, sta lì da poco e supera già le 480 milioni di views. E non si arresta, e ne divora, e ci sono sue performance che sommano 20 milioni di porno arrapato audience, cadauna!

 

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E che fa 'sta ragazza di così speciale? Mah. Niente. Lei cavalca. Candy Love è una 19enne di cui null’altro si sa. Non si sa chi è, qual è il suo vero nome, da dove viene (svela che è europea). Di sé Candy Love dice solo che è “una fidanzata tr*ia”. Alla faccia!!! Candy Love è l’ennesima fanciulla di Pornhub che si è aperta lì un profilo, dove a preferenza monta un enorme dildo o un grosso caz*o che a me – ma solo a me? – pare sempre lo stesso.

 

Candy Love ha un fisico pregevole, non segnato da tatuaggi. Una rarità. Tutta nivea pelle linda ricoprente un corpo da cui erompono due seni e due natiche s-u-b-l-i-m-i. Dal c*lo di Candy Love non riesci a staccare gli occhi, detta legge, e non c’è video in cui Candy Love non lo mostri in primo piano svettante e pronto a ricevere la sua dose di tumido pene, e a cavalcarlo, e a onorarlo in doggy-style creampiati che tastano le 3 milioni di cliccate. Minime.

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Se di Candy Love nulla si sa se non che vive in una fantomatica Caz*landia, dove sc*pa felice – e tanto su OnlyFans, per 7 dollari al mese, ma ti fa lo sconto se ti abboni per 6 mesi, maggiore se fai l’abbonamento di un anno – c’è solo una parte di sé che non ci mostra: i suoi occhi. Di Candy vedi ogni cosa, tranne gli occhi. I temi porno che più sfrutta per acchiapparsi crescente attenzione sono quelli step. Di finto incesto.

 

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Tra i video la trovi sorellastra infida, perfida, sadomaso, che svuota il fratellastro di "proibiti" ardori. Anche col condom sfilato sul più bello, perché l’ano di Candy riempito di sperma è apogeo di orgasmi per i suoi fan, di ogni lingua. E c’è pure un video, in tenace ascesa, quello in cui su una sedia Candy afferma di farsi sc*pare da un fan, ovviamente nella posizione del fan – e dai fan – prediletta: il doggy-style.

 

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Tutto qui? Eh sì. Il porno, un certo tipo di porno, quello che da un paio d’anni sfracella consensi, saggia i fruitori muoversi in gruppo. Sono un porno gregge allupato che abbraccia un trend, quello composto da ragazze stupende, che si mettono a 4 zampe, natiche e ano a pieno schermo, e si fanno sc*pare, un po’ tutte dallo stesso pene, che è quello del loro ragazzo, che nel video non deve apparire perché è puro oggetto, strumento di piacere, della protagonista. Un porno che per i detrattori è noioso, banale, non eccitante ma che, per il gregge di cui sopra, conquista estrema goduria.

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Dopotutto son le ragazze come Candy Love che davvero guadagnano, oggi, col porno (e per quei risultati, di views, clip dopo clip, inarrivabili per la maggior parte, specie in così breve tempo) e col porno home-made girato in questo piatto e ripetitivo sistema. Il p*pparolo medio non è di troppe o complesse pretese.

 

Glutei grandiosi, virtualmente lì per lui, con un bell’ano aperto e disponibile, di una donna che è l’opposto – e per disinibizione, e per assenza di morale – di chi, donna, è sua partner, ma pure di chi, donna, è sua collega, amica, conoscente. Un pene, per una s*ga, non vuole pensieri, sì, ma neppure sbattimenti sentenziosi. Credete che riscuotano gonfio interesse le donne che si pongono a probe e sante e vittime asfissiando mente e zebedei?

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