
AVVISATE L'EQUILIBRISTA GIORGIA MELONI: AGLI ITALIANI TRUMP NON PIACE - IL 58,4% DEI CITTADINI NON SI FIDA DEL PRESIDENTE AMERICANO E DELLA SUA POLITICA SCHIZOFRENICA SUI DAZI, L'UCRAINA E IL MEDIORIENTE. GLI ITALIANI (IL 53,2%) VOGLIONO UN ESERCITO EUROPEO. IL 42% TEME CHE STIA PER SCOPPIARE UN CONFLITTO MONDIALE (BENTORNATA GUERRA FREDDA) E LE AMBIGUITÀ DEI PARTITI CONTRIBUISCONO AD ALIMENTARE L'INSICUREZZA. A ESSERE PIÙ SPAVENTATI SONO I GIOVANI...
Estratto dell'articolo di Alessandra Ghisleri per “La Stampa"
Oggi l'intensità e la frequenza delle crisi internazionali fanno percepire agli italiani una minaccia più vicina e concreta di un conflitto su larga scala in grado di evolvere e ampliarsi fino a coinvolgere l'Europa intera compreso il nostro Paese. Il 42,2% degli italiani, infatti, sente vivo il pericolo di giungere a una possibile terza guerra mondiale.
Questo è quanto emerge da un sondaggio di Euromedia Research presentato giovedì scorso nella trasmissione Porta a Porta di RaiUno, dove il 47,5% della gente ritiene che siano minacciati i confini dell'intera Europa. La paura di una guerra "globale" è alimentata da diversi fattori che si intrecciano in un particolare contesto storico, con nuovi assetti geopolitici e importanti dinamiche mediatiche internazionali che ripropongono in loop le varie dichiarazioni, spesso provocatorie e allarmistiche, dei leader dei diversi Paesi di tutto il mondo. […]
volodymyr zelensky donald trump
Tutti questi elementi contribuiscono a creare un senso diffuso di insicurezza e confusione tra la gente, amplificato da crisi internazionali e dalla percezione di un mondo sempre più instabile. Tra i più giovani questa paura coinvolge l'85,4% del target. Il popolo italiano percepisce come minacciosi i conflitti in Ucraina e in Medio Oriente, perché, pur non coinvolgendo direttamente l'Italia, si sviluppano in aree relativamente vicine.
L'instabilità nel Mediterraneo, soprattutto con le tensioni tra Israele e Palestina e le crisi migratorie che coinvolgono fortemente il Nord Africa, rafforzano questa sensazione di insicurezza. L'opinione pubblica nazionale boccia in toto la diplomazia europea con il 60,8% dei giudizi negativi – e il 95,1% nel target tra i 18-24 anni-; solo gli elettori di Forza Italia si dimostrano i più indulgenti nei confronti della Ue promuovendola con il 59,2% dei consensi.
DONALD TRUMP E GIORGIA MELONI A MAR-A-LAGO
Questa situazione di sfiducia sembra trovare le sue ragioni anche nel parere diffuso che l'attuale istituzione europea non sia in grado di creare e gestire un grande esercito di interforze per una difesa comune e autonoma dalla Nato (55,7%), dato che trova conferma e si rafforza in un mese crescendo di quasi 6 punti percentuali.
Eppure il 53,2% dei cittadini desidererebbe un esercito europeo – forse senza i nostri soldati -; anche se inviare contingenti militari italiani in Ucraina non piace alla maggioranza della gente (59,8%). Emerge un timido 9,7% che sarebbe favorevole in ogni caso all'invio di nostre truppe; e un 20,8% che sarebbe disponibile solo se l'intervento fosse gestito sotto l'egida dell'Onu e quindi come forze di pace o Un Peacekeeping.
In questo stato vacillante delle cose, la figura di Donald Trump al posto di sedare le paure e i timori, sembra minare la stabilità globale. Il suo approccio unilaterale alle relazioni internazionali, il disinteresse per le istituzioni intergovernative, la sua visione isolazionista e imperialista sta portando alla luce più l'uomo di affari che lo statista, dimostrando che gli Usa non desiderano alleati, ma sviluppare i propri – legittimi? – interessi […]
Il 58,4% degli italiani non si fida di Donald Trump. I giudizi pienamente positivi arrivano dagli elettori dei partiti di centro destra, mentre la stragrande maggioranza dei partiti delle opposizioni si schiera sulle valutazioni negative. In tutto questo i media giocano un ruolo chiave nel diffondere e talvolta amplificare la confusione e la paura della guerra. Titoli allarmistici sulle parole dei capi di Stato, scenari apocalittici e l'ampia copertura di eventi bellici hanno creato nella gente la percezione di un costante senso di emergenza. I social media, poi, con tutti gli artifici del caso e i fake, contribuiscono a diffondere rapidamente notizie e speculazioni, spesso senza un adeguato filtro critico.
un soldato tedesco abbraccia ursula von der leyen
La visione di Donald Trump rispetto ai pesi politici di Paesi come ad esempio la Russia di Putin, confonde gli italiani, che sicuramente gradiscono la spinta per creare il più rapidamente possibile un accordo definitivo di pace tra Russia e Ucraina (42,3%), tuttavia non ne apprezzano a pieno le modalità e le richieste messe in campo.
Il suo approccio comunicativo ha trovato terreno fertile per consolidare il consenso e mantenere alta l'attenzione del suo elettorato, ma nel lungo periodo The Donald rischia di generare disorientamento e sfiducia soprattutto tra i suoi elettori più moderati, anche perché l'uso continuo di annunci esplosivi e dichiarazioni forti può diventare ripetitivo e meno efficace nel tempo. [...]
DONALD TRUMP E GIORGIA MELONI A PARIGI PER L INAUGURAZIONE DI NOTRE DAME