sacchetti

BANANE UNO, SACCHETTI ZERO – C’E’ VOLUTO IL CONSIGLIO DI STATO PER SEPPELLIRE LA TASSA SULLE BIOSHOPPER: ORA LE BUSTE DI PLASTICA SI POSSONO PORTARE DA CASA - E PER LE FAMIGLIE ARRIVA UN RISPARMIO DI 12 EURO ALL’ANNO

 

Giuseppe Marino per il Giornale

 

sacchetti bio per la spesa 3

Alla fine la mobilitazione tanto disprezzata da Renzi è servita eccome: è solo dopo la denuncia del Giornale, e l' eco sui social network, che il governo ha deciso di chiedere al Consiglio di Stato un parere sulla possibilità di portare da casa i sacchetti per la frutta il cui acquisto era stato imposto per legge. E ieri è arrivata la risposta che apre alla possibilità per i consumatori di sfuggire all' assurdo diktat imposto ai supermercati (e ai loro clienti) obbligati a far pagare i bioshopper in ossequio a una inconsistente logica ecologista.

 

La scappatoia individuata dal supremo organo della giustizia amministrativa è contenuta nella legge stessa, poco attenta ai consumatori ma molto favorevole al business (il settore è largamente dominato da un' unica azienda, la Novamont). Con il parere numero 859, i consiglieri di Stato argomentano il diritto dei clienti di comprare altrove i sacchetti e portarli al supermercato, visto che la legge conferisce un prezzo agli shopper e quindi li inquadra come «beni autonomamente commerciabili».

SACCHETTI DI PLASTICA BIODEGRADABILI

 

Ma c' è di più: il governo ha giustificato la misura dirigista con il richiamo alla normativa europea che impone di ridurre l' uso di plastica, imponendo l' adozione di sacchetti compostabili e biodegradabili, ma non si era preoccupato minimanente di garantire una vera riduzione dell' uso di plastica incentivando il ricorso ad altri materiali e di contenitori, con un paradossale tradimento di fatto della direttiva europea, che infatti esenta dall' obbligo di pagare proprio i sacchetti per la frutta.

SACCHETTI DI PLASTICA BIODEGRADABILI

 

Il Consiglio di Stato si è però appellato al principio ecologista contenuto nella legge aprendo alla sua applicazione più efficace: usare contenitori diversi dai sacchetti in plastica. Il linguaggio è giuridico ma esplicito: «Deve certamente ammettersi la possibilità di utilizzare, in luogo delle borse ultraleggere messe a disposizione, a pagamento, nell' esercizio commerciale, contenitori alternativi alle buste in plastica, comunque idonei a contenere alimenti quale frutta e verdura, autonomamente reperiti dal consumatore». E non è tutto: i magistrati aggiungono che non si può «inoltre escludere, alla luce della normativa vigente, che per talune tipologie di prodotto uno specifico contenitore non sia neppure necessario».

 

sacchetti 2

La pronuncia smonta i piani di chi ha voluto inserire l' emendamento sui sacchetti in pieno agosto all' interno di una legge che non c' entrava nulla (il decreto sullo sviluppo del Mezzogiorno). E potrebbe anche scombinare i calcoli dell' industria beneficiata dall' emendamento. Assobioplast, l' associazione delle aziende di settore, aveva stimato in 8-10 miliardi di shopper il fabbisogno imposto dalla norma. A conti fatti, visto che il prezzo dei bioshopper si aggira tra i 2 e 4 centesimi, l' affare avrebbe fruttato tra i 160 e i 320 milioni di euro. Molti commentatori, forse non troppo abituati a dover fare di conto per arrivare a fine mese, avevano liquidato come trascurabile la ricaduta sulle famiglie.

 

sacchetti bio per la spesa 1

La spesa media prevista, 12 euro l' anno, non è un' emorragia, ma pur sempre una cifra non trascurabile, considerando che, ad esempio, il rincaro sulla bolletta del gas che ha irritato le associazioni dei consumatori a inizio anno ammonta a una ventina di euro.

 

E, soprattutto, 12 euro di troppo considerato che «l' obbligo di sacchetto» avrà avuto un impatto discutibile sull' ambiente. Resta da vedere come si regoleranno ora i supermercati, cui il Consiglio di Stato rimette l' obbligo di vigilare «sula tutela della sicurezza e igiene degli alimenti». E visto che il governo non ha dettato regole, la possibilità di intoppi e contestazioni non è remota.

Ultimi Dagoreport

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...

mauro crippa nicola porro bianca berlinguer pier silvio berlusconi paolo del debbio

DAGOREPORT – UN "BISCIONE", TANTE SERPI! GLI AVVERSARI DI BIANCA BERLINGUER A MEDIASET LAVORANO PER DETRONIZZARLA: STAREBBERO RACCOGLIENDO UN “PAPELLO” CON LAGNANZE E MALCONTENTI VERSO LA GIORNALISTA DA SOTTOPORRE A PIER SILVIO BERLUSCONI – GLI ANTI-BIANCHINA SONO STATI "INCORAGGIATI" ANCHE DAI FISCHI RISERVATI ALLA CONDUTTRICE AD "ATREJU" DAL POPOLO DI FRATELLI D'ITALIA CHE INVECE HA OSANNATO PAOLO DEL DEBBIO COME LEADER DI FORZA ITALIA IN PECTORE (TE CREDO, DEL DEBBIO E' PIU' ''MORBIDO'' DI TAJANI CON LA MELONI) – TRA I PIU' INSOFFERENTI (EUFEMISMO) VERSO BIANCA IL DUPLEX CONFALONIERI-CRIPPA, CAPO DELL'INFORMAZIONE MEDIASET (PORRO, DEL DEBBIO, GIORDANO, SALLUSTI): TUTTI INSIEME NON HANNO MAI DIGERITO CHE L'EX "ZARINA" DI RAI3 INTERLOQUISCA DIRETTAMENTE CON PIER SILVIO

giovanni caravelli giorgia meloni francesco paolo figliuolo

DAGOREPORT – NEL NOME DEL FIGLIUOLO: MELONI IMPONE IL GENERALE ALLA VICEDIREZIONE DELL’AISE. PRENDERÀ IL POSTO DI NICOLA BOERI (CHE FU SCELTO DALLA CAPA DEL DIS, ELISABETTA BELLONI, IN CHIAVE ANTI-CARAVELLI) – PARE CHE LA DUCETTA SIA RIMASTA STREGATA DAL PIGLIO MARZIALE DI FIGLIUOLO, AL PUNTO DA PIAZZARLO SULL’IMPORTANTE POLTRONA GIUSTO PRIMA DELLA FINE DEL SUO MANDATO POST-ALLUVIONE IN EMILIA E ROMAGNA (26/12/24) – LA NOMINA, ''VOLATA'' SOPRA CARAVELLI E MANTOVANO, FA STORCERE IL NASO ANCHE A VARIE FORZE MILITARI: NON ERA MAI ACCADUTO CHE AI VERTICI DELL’AISE CI FOSSERO TRE GENERALI DELL’ESERCITO (CARAVELLI, FIGLIUOLO E ZONTILLI)...

giorgia meloni matteo salvini luca zaia vincenzo de luca tribunale

DAGOREPORT - SE DOMANI SALVINI SARÀ CONDANNATO, CHE FARÀ LA DUCETTA DEI DUE MONDI? CHIEDERÀ AL LEADER DELLA LEGA DI DIMETTERSI, RISCHIANDO DI FAR CADERE IL GOVERNO, O ATTACCHERÀ LA MAGISTRATURA ACCUSANDOLA DI AVER SFORNATO UNA “SENTENZA POLITICA”? LA SECONDA CHE HAI DETTO! - A QUEL PUNTO, "TOGHE ROSSE" VARRÀ ANCHE PER SANTANCHÈ, CHE RISCHIA IL RINVIO A GIUDIZIO? – ANNO NUOVO, ROGNE NUOVE: LE REGIONALI AD APRILE 2025 CON LE GRANE CAMPANIA E PUGLIA E IL CASO VENETO DEL DOPO-ZAIA – MELONI PONTE TRA TRUMP E L’UE? UNA FREGNACCIA CHE FA INCAZZARE FRANCIA, GERMANIA E POLONIA: PER PARLARE CON IL NUOVO BOSS DELLA CASA BIANCA, NON ABBIAMO BISOGNO DELLE SMORFIE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA…