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MA AL BANO NON ERA AMICO DEI RUSSI? – IL CANTANTE È UNA DELLE VITTIME DELL’ATTACCO HACKER DELLA SIAE PARTITO PRESUMIBILMENTE DA UN IP RUSSO: “SONO STATO RICATTATO DIECI GIORNI FA VIA EMAIL DA QUALCUNO CHE MI CHIEDEVA GLI ESTREMI DELLA CARTA PERCHÉ C’ERANO STATI DEI PROBLEMI CON I MIEI DATI SIAE. NON SONO CADUTO NEL TRANELLO E HO FATTO BENE A NON CEDERE AL RICATTO: CON ME NON LA SCAMPANO” - A CANTANTI E MUSICISTI GLI HACKER AVREBBERO CHIESTO 10MILA EURO…
La Siae ha subito un violento attacco hacker, partito presumibilmente da un Ip russo. O almeno è quanto emerso finora dalle indagini italiane, supportate anche da Europol. In pratica il gruppo di hacker denominato Everest ransom ha rivendicato l’assalto digitale alla Siae e ha pubblicato sul dark web oltre 5200 file sottratti, per un totale di quasi 2 gigabyte.
Molti sono dati sensibili dei singoli artisti: stando a quanto appreso dall’Adnkronos, alcuni nelle ultime ore hanno ricevuto richieste via sms di pagamento: una sorta di riscatto, dal valore di circa 10mila euro, con la promessa di riavere indietro i dati sensibili e soprattutto di non renderli di pubblico dominio. Cadere in questi riscatti è però sempre molto pericoloso: il più delle volte si fa il gioco degli hacker. E infatti tra gli artisti-vittima c’è anche Albano Carrisi, che ha raccontato come sta gestendo questa fastidiosa situazione imprevista.
“Sono stato ricattato dieci giorni fa via email - ha rivelato - da qualcuno che mi chiedeva gli estremi della carta perché c’erano stati dei problemi con i miei dati Siae. Non sono caduto nel tranello e ho fatto bene a non cedere al ricatto: con me non la scampano”. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per tentata estorsione e accesso abusivo. A cantanti e musicisti gli hacker avrebbero richiesto 10mila euro a testa.
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al bano intervistato foto di bacco (1)
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ATTACCO HACKER
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