“FRANCESCHINI, SIAMO NELLE TUE MANI” – L’APPELLO DI LUCA BARBARESCHI AL MINISTRO: “HA GLI STRUMENTI PER AIUTARE L’ELISEO. ALTRIMENTI IL TEATRO NON SOPRAVVIVERA’- CHIUDERE UN’ISTITUZIONE COSÌ LONGEVA È UNA COLTELLATA ALLA CULTURA E A ROMA"
(ANSA) ''Caro Franceschini, siamo nelle tue mani. Non esistono bacchette magiche, ma strumenti ministeriali per aiutare il teatro. Lo avete fatto per 50 anni, a volte con forse con leggerezza. Ma altrimenti l'Eliseo non sopravviverà''.
L'appello arriva diretto da Luca Barbareschi, in una conferenza stampa ''convocata d'urgenza'' per denunciare il rischio chiusura della centenaria sala romana, all'indomani dell'annullamento dell'emendamento del Milleproproghe che gli avrebbe garantito una tantum di 4 milioni di euro.
Numeri alla mano, tra investimenti fatti, costi ''obbligatori'' di gestione "come fossimo un'istituzione pubblica", ''disparità clamorose di finanziamenti'' e 'impossibilità di godere dell'Art Bonus'' che frena la ricerca di soldi privati (''nei prossimi due mesi mi batterò per trovare tutti i soldi possibili immaginabili"), Barbareschi incalza. ''Non posso imporre a Dario Franceschini un amore per il teatro che non ha. Posso però riportarlo alle sue responsabilità di ministro, perché chiudere l'Eliseo, un'istituzione più longeva anche del Piccolo, è una coltellata alla cultura e a Roma, non a me: io sopravviverò. E una coltellata così dolente è una coltellata mortale''.