
“BASTA CON L'ECONOMIA DISUMANA!” - PAPA FRANCESCO IN VERSIONE CHE GUEVARA TUONA: "E' UN MONDO A PEZZI FATTO DI ALGORITMI, LOGICHE FREDDE E INTERESSI IMPLACABILI" – NELLE MEDITAZIONI DELLA VIA CRUCIS BERGOGLIO CHIEDE AIUTO A DIO PER UNA "CHIESA LACERATA", INVITA A SMETTERE DI ESSERE "DI ESSERE PRIGIONIERI DI NOI STESSI” E RIBADISCE IL SUO MESSAGGIO DI INCLUSIONE PER "TUTTI TUTTI TUTTI" – IERI LA VISITA A REGINA COELI E L’INCONTRO CON I DETENUTI – “PASQUA? LA VIVRÒ COME POSSO” – E UN GALEOTTO GLI DICE: “AHO’, STA ‘NA BOMBA DOPO...” – VIDEO
Per #PapaFrancesco Giovedì Santo, ieri, con i detenuti. Oggi, Venerdì Santo, si celebra la Passione (dalle 17 a San Pietro), in serata la Via Crucis al Colosseo presieduta dal cardinale Baldo Reina, vicario generale per la Diocesi di Roma.
Francesca Paltracca #GR1 pic.twitter.com/WM4NfsVDft
— Rai Radio1 (@Radio1Rai) April 18, 2025
Il Papa, basta con economia disumana e freddi algoritmi
papa francesco visita regina coeli
(ANSA) "Disumana è l'economia in cui novantanove vale più di uno. Eppure, abbiamo costruito un mondo che funziona così: un mondo di calcoli e algoritmi, di logiche fredde e interessi implacabili". Lo scrive il Papa nelle meditazioni della Via Crucis, che stasera si terrà al Colosseo con il cardinale vicario di Roma Baldo Reina. "La legge della tua casa, economia divina, è un'altra, Signore", aggiunge il Papa nella VII stazione, invocando la forza di "un cambio di rotta e un cambio di passo". Quindi il Papa prega Dio chiedendo "rialzaci!", perché "siamo bambini che a volte piangono", "siamo adolescenti che si sentono insicuri", "siamo giovani che troppi adulti disprezzano", "siamo adulti che hanno sbagliato", "siamo anziani che vogliono ancora sognare".
Il Papa alla Chiesa lacerata, 'Dio salva tutti tutti tutti' Le meditazioni della Via Crucis al Colosseo
papa francesco visita regina coeli
(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 18 APR - Il Papa chiede aiuto a Dio per una "Chiesa lacerata" e ribadisce il suo messaggio di inclusione per "tutti tutti tutti". Nella meditazione della X stazione del testo della Via Crucis, che stasera si terrà al Colosseo con il card. Baldo Reina, il Papa scrive: "Ci conosci uno a uno, per salvare tutti, tutti, tutti. E se la Chiesa ti appare oggi come una veste lacerata, insegnaci a ritessere la nostra fraternità, fondata sul tuo dono. Siamo il tuo corpo, la tua tunica indivisibile, la tua Sposa. Lo siamo insieme".
l arrivo di papa francesco a regina coeli
Papa, il mondo è a pezzi, c'è bisogno di lacrime sincere
(ANSA) – In un "mondo a pezzi" c'è bisogno di "lacrime sincere". Lo scrive il Papa nei testi della Via Crucis che stasera si terrà al Colosseo con il cardinale vicario di Roma Baldo Reina. "La nostra convivenza ferita, o Signore, in questo mondo a pezzi, ha bisogno di lacrime sincere, non di circostanza", scrive nella meditazione dell'VIII stazione. Nella XIV e ultima il Papa ribadisce: "Gesù, che sembri dormire nel mondo in tempesta, portaci tutti nella pace del sabato. Allora la creazione intera ci apparirà molto bella e buona, destinata alla risurrezione. E sarà pace sul tuo popolo e fra tutte le nazioni".
Papa: evitare responsabilita' porta a indifferenza ed egoismo
(AGI) - "Siamo noi ad avere il fiato corto, a forza di evitare responsabilita'. Basterebbe non scappare e restare", smettere "di essere prigionieri di noi stessi. Pesa piu' l'egoismo della croce. Pesa piu' l'indifferenza della condivisione". Lo scrive Papa Francesco nella meditazione della III Stazione, preparata per la Via Crucis di stasera al Colosseo.
Francesco in visita a Regina Coeli, rosari e vangeli regalati ai detenuti «Mi piace sempre venire qui»
l arrivo di papa francesco a regina coeli
Gian Guido Vecchi per il “Corriere della Sera” - Estratti
Come sta, santità? «Seduto». Francesco ha lo sguardo stanco e risparmia le parole, ma non il suo senso dell’umorismo. All’uscita di Regina Coeli fa fermare l’auto e abbassa il finestrino per rispondere ai giornalisti che gli chiedono come viva questa Pasqua così complicata, dopo 38 giorni di ricovero per la polmonite: «Come posso», sorride con un velo di amarezza. «La vivo come posso».
Le grida dei detenuti, «libertà, libertà», arrivano all’esterno del carcere e risuonano in via della Lungara e sul Lungotevere. Il volto del Papa si fa assorto, mentre scandisce a fatica: «Ogni volta che entro in questi luoghi mi domando: perché loro e non io?». Lo ripete sempre, quando visita una prigione.
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papa francesco versione che guevara
Per questo, il 26 dicembre, ha aperto la seconda porta santa del Giubileo a Rebibbia, e non era mai accaduto in un carcere. Nella Bolla di indizione dell’Anno Santo, ha chiesto ai governi del mondo «iniziative che restituiscano speranza, forme di amnistia o di condono della pena volte ad aiutare le persone a recuperare fiducia in sé stesse e nella società». Così, quando alle tre di ieri pomeriggio ha varcato in sedia a rotelle la soglia di Regina Caeli, accolto dal direttore Claudia Clementi e dal personale, dall’interno della prigione si è levato un boato, «padre, padre!», «siamo con te!», «non te ne andare!
», «indulto!». Il Giovedì Santo, di solito, va in un carcere per lavare i piedi a dodici detenuti, ripetendo il gesto inaudito di Cristo ai discepoli durante l’ultima cena. Stavolta era impensabile che riuscisse a chinarsi, Bergoglio è in convalescenza da venticinque giorni, sta migliorando — ieri era senza naselli per l’ossigeno — ma la riabilitazione sarà lunga. Però non ha voluto mancare, ha spiegato ai detenuti: «Sempre mi è piaciuto venire in carcere per fare come Gesù la lavanda dei piedi. Quest’anno non posso farlo, ma posso e voglio essere vicino a voi.
Prego per voi e per le vostre famiglie».
l arrivo di papa francesco a regina coeli
Ci sono settanta carcerati ad attenderlo nella Rotonda, all’incrocio dei bracci di Regina Coeli, ma è l’intera prigione a partecipare, si vedono mani e volti di là dalle grate e dai vetri dei finestroni, il Papa si porta la mano alla bocca e fa il gesto di mandare loro dei baci. I media vaticani registrano le considerazioni di un detenuto: «Ahò, sta ‘na bomba, dopo quello che c’ha avuto, semo contenti de vederlo così». Un altro considera: «Ci pensi? Siamo fortunati, la gente fuori non lo vede e noi dentro sì».
La visita di Francesco è durata mezz’ora. Dopo la benedizione, ha voluto salutare uno a uno i detenuti nella Rotonda, distribuito rosari e vangeli. Chi gli chiedeva una preghiera, chi cercava di raccontargli in pochi istanti la sua storia. Nel cortile, ha alzato lo sguardo ai prigionieri di la dalle grate e li ha salutati levando il pollice: «Pregate per me». Intorno al Colosseo, stasera, risuoneranno i testi che il Papa ha scritto per la Via Crucis. Nell’omelia preparata per la Messa crismale di ieri, la prima della settimana di Pasqua, si leggeva: «Molte paure ci abitano e tremende ingiustizie ci circondano, ma un mondo nuovo è già sorto».
papa francesco incontra la comunita del gemelli in vaticano 3