“BASTA PARLARE DI SUICIDIO, MIA SORELLA È STATA UCCISA” – IL FRATELLO DI LILIANA RESINOVICH, LA 63ENNE RITROVATA MORTA E AVVOLTA IN ALCUNI SACCHETTI IN UN BOSCO DI TRIESTE NEL 2022, COMMENTA IL RISULTATO DEI NUOVI ESAMI SUI RESTI DEL CADAVERE RIESUMATO DELLA DONNA, CHE EVIDENZIEREBBERO “UNA LIEVE FRATTURA ALLA LAMINA DELLA SECONDA VERTEBRA TORACICA” – “NESSUNO HA ANCORA DEFINITO LA NATURA DEGLI ALTRI LIVIDI E FERITE SUL VOLTO E SULLA MANO. È COME SE AVESSE RICEVUTO UNO SCHIAFFO, UN PUGNO” – I DUBBI DI SERGIO RESINOVICH SUL COGNATO, SEBASTIANO VISENTIN…
Estratto dell’articolo di Agostino Gramigna per il “Corriere della Sera”
«Basta parlare di suicidio». Sergio Resinovich, fratello di Liliana morta a Trieste nel gennaio del 2022, commenta così il risultato dei nuovi esami sui resti del corpo (riesumato) della sorella Lilly. Esami che evidenzierebbero «una lieve frattura alla lamina della seconda vertebra toracica». A darne notizia è stato il quotidiano Il Piccolo.
Dal nuovo esame autoptico, in sostanza, spunterebbero altri segni sul corpo di Liliana che i precedenti test non avevano riscontrato. «Per ora si tratta di un’indiscrezione giornalistica — afferma al telefono Sergio —. Ma se confermata significherebbe che mia sorella è stata malmenata e che non si è suicidata come hanno voluto farci credere. Chiedo alla Procura di avere un po’ di umiltà e di riconsiderare le indagini fatte fino a ora». […] Chiusa l’indagine, i pm avevano chiesto l’archiviazione. Per gli inquirenti, Liliana si sarebbe suicidata. Ipotesi sempre rifiutata dal fratello Sergio.
I SEGNI SUL CORPO
La lesione alla vertebra, riscontrata nell’ultimo esame, si aggiungerebbe ad altri segni rinvenuti sul corpo di Liliana. La prima relazione, firmata da Fulvio Costantinides e Fabio Cavalli, riferiva che la palpebra destra era «apparentemente tumefatta» e venivano annotate tracce ematiche alla narice destra; inoltre «la lingua presenta una apprezzabile piccola infiltrazione emorragica muscolare anteriore», mentre sulla testa «si nota infiltrazione emorragica a livello di muscolo temporale sinistro e la presenza di piccole petecchie emorragiche».
LILIANA RESINOVICH E SEBASTIANO VISINTIN
Gli esami avrebbero inoltre confermato la data della morte: il 14 dicembre 2021, il giorno della scomparsa da casa. Mentre Liliana fu ritrovata morta venti giorni dopo, il 5 gennaio, nel bosco dell’ospedale psichiatrico di San Giovanni, a due chilometri da casa.
[…] Sergio non ha mai creduto all’ipotesi del suicidio. Tanti gli elementi contraddittori che si sarebbero via via accumulati. […] «Nessuno ha ancora definito bene la natura dei lividi e delle ferite comparse sul volto e sulla mano. È come se Liliana avesse ricevuto uno schiaffo, un pugno».
LE INDAGINI
In una sorta di querelle semantica (indiretta), la Procura aveva risposto ai dubbi di Sergio nelle carte. Il presunto pugno o schiaffo? «Mera ipotesi e non c’è prova di diverbio o colluttazione». Lo stato di conservazione del cadavere per due settimane? «Singolare concorso di circostanze tale da ingannare i medici».
L’AMICO DI LILLY
Il signor Resinovich è un uomo diretto. Non reprime le sue convinzioni. Non ha mai nascosto, per esempio, le sue perplessità sul cognato, Sebastiano Visentin. Tanto da chiedere agli inquirenti di riconsiderare il suo alibi. Del resto, nonostante le 2.600 pagine prodotte dalla Procura, i risultati raggiunti dai pm non hanno convinto il gip. Al punto da sollecitare nuove investigazioni e «analisi del traffico telefonico, celle telefoniche dell’area del ritrovamento, analisi di tutti i dispositivi telefonici e account in uso» alle persone vicine a Liliana. In particolare del marito Sebastiano Visentin e di Claudio Sterpin, l’amico con cui Liliana forse aveva una relazione e con il quale, a detta dello stesso Sterpin, «c’era il proposito di andare a vivere insieme».
SEBASTIANO VISINTIN LILIANA RESINOVICH
Al telefono, Sergio ci parla di una telefonata, a suo dire poco considerata, […] fatta da Liliana a Sterpin (o viceversa) la mattina del 14 dicembre alle 8.22. «I due avevano un appuntamento. Mia sorella lo avvisava che sarebbe arrivata con mezz’ora di ritardo perché doveva andare alla Wind. Era fatta così Lilly, avvertiva anche per la più piccola cosa. Non sarebbe mai uscita di casa priva di telefono. Secondo il marito invece il 14 dicembre sarebbe uscita senza».
Sulla novità della frattura si è espresso anche Visentin. Il quale non esclude possa risalire al passato. A un incidente. «So a cosa si riferisce — replica Sergio —. Circa dodici anni fa mia sorella e il marito sono caduti da una moto, travolti da un mezzo. Liliana riportò solo una ferita a un dito. Ci sono i referti. La frattura evidenziata dall’esame è tutt’altra cosa».
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