SCOPATA MICIDIALE – UN 47ENNE DELLA PROVINCIA DI TORINO È STATO CONDANNATO A CINQUE ANNI DI CARCERE PER AVER ACCOLTELLATO UN VICINO DI CASA, “COLPEVOLE” DI AVER BATTUTO CON LA SCOPA SUL SOFFITTO. IL MOTIVO? VOLEVA SEGNALARGLI CHE IL SESSO RUMOROSO LO STAVA TENENDO SVEGLIO – QUANDO LA VITTIMA È ANDATA A LAMENTARSI ALLA SUA PORTA, L’AMANTE FOCOSO LO HA PUGNALATO TRE VOLTE…
Il primo febbraio 2015 in provincia di Torino, a Rosta, successe un fatto grave che ieri ha portato alla condanna di cinque anni di reclusione (in via definitiva) per Paolo Cappello, 47 anni, per tentato omicidio.
Quel giorno colpì con tre fendenti il suo vicino di casa, «colpevole» di aver battuto con la scopa un paio di volte sul soffitto per far attenuare le rumorose effusioni tra l’allora quarantaquattrenne e la sua compagna.
L’arma utilizzata, un coltello con una lama di 10-12 centimetri, non è mai stata ritrovata, ma le prove sono state ugualmente sufficienti secondo il giudice per dichiararlo colpevole.
Come dicevamo, furono tre le coltellate che raggiunsero il vicino di casa, S.P., un italiano di origini slave. Quel giorno, dopo i colpi al soffitto che non servirono a granché, decise di salire, ma quando si trovò di fronte Paolo Cappello non ebbe nemmeno il tempo di parlare che ricevette le coltellate: due al torace e all’addome che raggiunsero la zona del polmone e un terzo lo ferì al gomito.
Dopo l’aggressione S.P. colpì con un paio di pugni il suo vicino prima di rifugiarsi in casa e chiamare un’ambulanza. Mentre quest’ultima era in arrivo, Cappello raggiunse l’esterno dell’abitazione della vittima per minacciarla che se avesse provato nuovamente a fare una cosa del genere lo avrebbe ammazzato. Da lì in poi per S.P. ci fu l’ospedale a Rivoli mentre per l’aggressore l’arresto e ieri la condanna.